La rapina

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NA

Su grande richiesta (2 commenti di @perchabeth_fangirl) ecco un nuovo capitolo. Scusate la lunga assenza. È un periodo stressante per me a causa della scuola ma ora ci sono le vacanze di Pasqua e posso pubblicare qualcosina.

Reyna POV

Questa mattina mi sono svegliata più tardi del solito quindi per incontrare Nat mi sarei dovuta muovere. Mi sono messa a correre più veloce che potevo e sono arrivata al solito orario al sentiero, ma di Nat nessuna traccia.

La chiamai, ma non mi rispose.

Così decisi di continuare da sola, ma avevo una brutta sensazione. Stava per succedere qualcosa.

Mentre ero sovrappensiero mi sono accorta di essere in ritardo. Ho corso fino a casa di Percy, mi sono fatta una doccia veloce e mi sono fatta accompagnare dalla signora Jackson al lavoro.

«Buongiorno capitano Patel. Dove posso sistemare la mia borsa?» chiesi appena entrata.

«Nella sala in cui ci siamo incontrati l'ultima volta c'è una porta. Lì troverai degli armadietti. Metti tutto quello che vuoi in uno qualsiasi di quelli vuoti e scrivi il tuo nome sul cartellino. Poi torna qui così potrò assegnare le postazioni di oggi» mi rispose.

Feci come mi era stato detto. Quel giorno sarei dovuta stare di guardia nell'angolo sud della banca, proprio di fianco al caveau.

Era molto più noioso e statico rispetto ad una normale giornata al campo giove. Il mio ADHD iniziò presto ad impazzire. Meno male che dopo un paio di ore mi diedero il cambio e mi dissero di andare nella sala di allenamento.

Per la successiva ora e mezza ci allenammo a coppie e devo ammettere che imparai un paio di tecniche nuove.

Nella mezz'ora di pausa decisi di provare a conoscere i miei colleghi. Non mi dispiaceva il lavoro, quindi dedussi che ci avrei lavorato insieme per non poco tempo.

Inoltre in caso di attacco è sempre meglio conoscere le persone con cui combatti.

Così mi avvicinai alla mia compagna di allenamento Sasha. Era una ragazza poco più grande di me con capelli e occhi marroni.

«Ciao, Sasha giusto?»

«Oh ciao. Si giusto. Tu invece sei Reyna, quella nuova. Come va? Ti sta piacendo il lavoro?»

«Si, non mi dispiace. Il mio ADHD non è della mia stessa idea però» risposi scherzosamente.

«Lo so, ti capisco. Anch'io non sono messa meglio. Ci farai l'abitudine prima o poi tranquilla»

«Lo spero» risposi sollevata «Vedo che ti piacciono le patate»

«Ovvio. Sono il cibo migliore del mondo. Non so come fanno a vivere le persone senza le patate»

Mi misi a ridere e gli altri intorno a noi fecero lo stesso.

«Farai l'abitudine anche con lei» disse qualcuno dietro Sasha.

«Ei!» rispose lei fingendo di essersi offesa.

Dopo aver risposto si spostò e potei vedere l'uomo. Era molto simile a Sasha. Con gli stessi occhi grandi e tondi e lo stesso naso.

«Piacere. Io sono Andy, il fratello di quella mangia patate» si presentò.

Gli strinsi la mano che mi stava tendendo «Ho visto di peggio tranquillo»

«Ci potrei scommettere» rispose un'altro dei loro amici.

Continuammo a parlare fino alla fine della pausa che purtroppo arrivò decisamente troppo presto.

Ripresi la mia posizione, ma la mia noia non durò a lungo. Dopo una buona mezz'ora arrivò il primo imprevisto.

Ovviamente non potevo avere una normale giornata di lavoro. Noooo. Infatti dalla porta entrarono 5 uomini armati e con un passamontagna sul viso.

Mi nascosi prima che mi vedessero dentro il caveau.

Fortunatamente non sembravano molto esperti perché a quanto pare non si presero la briga di contare le guardie.

Non appena il primo uomo entrò nella stanza lo misi a terra. Dopo pochi minuti i suoi compagni sembrarono accorgersi della sua assenza e ne arrivarono altri due a controllare.

Ne misi a terra uno e immobilizzai l'altro per poi farlo alzare e usarlo come scudo per uscire.

Quando mi videro gli ultimi due si girarono di scatto. Io non persi tempo e mi avventai su quello più vicino dei due.

Lo feci svenire in poco tempo per poi essere costretta ad alzarmi dall'ultimo tizio che mi stava puntando contro la sua pistola.

Fortunatamente per me qualcuno doveva aver attivato l'allarme silenzioso. Infatti appena il rapinatore sentì le sirene della polizia fuori dalla banca si distrasse e io riuscii a rubargli la pistola.

Lo feci mettere a terra e dissi a Sasha di far entrare la polizia.

Quando rientró insieme a lei c'era anche Nat con mia grande sorpresa.

«Nat»

«Reyna?! Che ci fai tu qui? È qui che sei venuta a lavorare? Ma dai! Potevi dirmelo. Io vivo letteralmente qui di fianco» mi disse appena mi riconobbe.

«Sul serio? Non ho avuto il tempo di guardarmi molto intorno. È solo il mio primo giorno qui»

«Primo giorno interessante direi. Di sicuro non ti sei annoiata»

«TU CONOSCI LA VEDOVA NERA?!» chiese Sasha che aveva osservato il nostro scambio con la bocca spalancata mentre la polizia portava via i rapinatori.

«Si, andiamo a correre insieme la mattina. Questo mi fa pensare che sta mattina non ti ho vista. È successo qualcosa»

«In realtà si. Non voglio parlarne davanti a tutti però. Vieni nella torre qui di fianco nella pausa pranzo e chiedi di me all'ingresso. Ti spiegherò tutto. Ora credo che dovresti tornare al lavoro»

«Si, giusto, grazie. Ci vediamo dopo allora» le risposi per poi correre dal capitano.

«Signorina Arellano, vedo che ha delle belle conoscenze. Ora però sono costretto a farvi andare a casa prima»

«Come? Perché?» chiese qualcuno del personale.

«Beh la banca è appena stata rapinata e noi che abbiamo assistito dobbiamo andare alla centrale di polizia per riferire il tutto agli agenti» spiegò lui.

«Per che ora dobbiamo essere lì?» chiesi io impaziente di andare da Nat.

«Non lo so. Credo che dovremmo chiedere agli agenti qui fuori» rispose.

Così facemmo e venimmo scortati subito alla centrale.

Finimmo in tempo per la mia pausa pranzo e mi feci accompagnare da un agente alla torre.

Ringraziai e mi girai a guardare l'enorme grattacielo che mi si presentava davanti.

Non so come avessi fatto a non notarlo prima. Annabeth lo adorerebbe.

Entrai subito e chiesi di Nat che apparse poco dopo da un ascensore. Mi fece salire e salimmo fino a dove dedussi che lei vivesse.

NA

Adoratemi per aver scritto ora perché non mi sono portata il computer e sono anche in macchina. Sto scrivendo dal telefono e mi stanno morendo i pollici.

Non so quando pubblicherò il prossimo capitolo. Dipende da quando mi si riprendono le dita. Il che potrebbe essere anche oggi stesso.

Spero vi sia piaciuto

-V

Conteggio parole NA escluso (1001)

L'amica di Nat (HOO x Avengers crossover)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora