Capitolo 1

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Notte del 16-17 luglio: RAUL

Le luci dei flash mi accecano nella notte. Il rumore di mille macchine fotografiche che scattano sovrasta perfino le domande dei paparazzi a caccia dello scoop da prima pagina. Mi riparo gli occhi con una mano e la folla di gente, tenuta a bada dai bodyguard e da Chase, si apre come il Mar Rosso, mentre mi avvicino all'entrata del locale.

Ormai ci ho fatto l'abitudine. La fama, si sa, porta anche questo. E se all'inizio mi piaceva avere l'attenzione del pubblico, con il passare degli anni l'eccitazione del novellino ha lasciato il posto all'esasperazione e al disgusto. In serate così, vorrei solo uscire insieme agli amici e godermi la festa con un drink tra le dita e bella musica a riempirmi le orecchie. Divertirmi senza freni e soprattutto senza la paura costante di trovare, la mattina dopo, il mio nome infangato su qualche rivista rosa. Mi capita di rimpiangere l'essere famoso, più spesso di quanto ammetta, ma poi mi ricordo che diventare uno dei cantanti pop in vetta alle classifiche era il mio sogno. E non tutti possono dire di essere arrivati dove volevano, nemmeno dopo una vita intera.

All'interno l'atmosfera non si può dire che sia diversa, le luci e il baccano restano, ma in questo caso sono coerenti con l'ambiente della discoteca. Mi guardo intorno un secondo e poi mi infilo tra i vip che si dimenano e bevono, alla ricerca della festeggiata. La sola e unica Nora Banks, una cantante R&B latina tra le più popolari del momento nonché una delle mie poche amiche nel settore musicale. E quando dico amica, non mi riferisco certo alle gallinelle snob il cui unico scopo è di farsi vedere in mia compagnia per catalizzare i media.

Dietro di me, Chase mi picchietta una spalla e accenna con la testa ai divanetti poco più in là. Dovrebbe colpirmi Nora, vestita da palla stroboscopica, e invece il mio sguardo si fissa subito sulla mora al suo fianco.

«Non sapevo venisse anche lei» articolo bene verso Chase.

Non mi risponde limitandosi a scuotere la testa perché avrei dovuto immaginarlo. Anche lei è nel giro.

«Ciao! Tanti auguri vecchietta» urlo sopra la musica, non appena sollevo Nora da terra in un abbraccio.

Lei è voltata di schiena mentre chiacchiera con un tipo sconosciuto. Alto, spalle large da palestrato e la faccia spigolosa.

«Oh grazie tante Raul! Presto sarò io a dirlo a te. Alla buon'ora, comunque. Dai, ti prendo da bere, siediti.»

Sulla traiettoria di Nora, scorgo i capelli cespuglio di Chase ondeggiare mentre si intrattiene già con una ragazza. Le cinge i fianchi avvicinandola a sé per parlarle all'orecchio, i suoi occhi che indugiano sulla scollatura e la mano di lei poggiata saldamente sullo sterno del mio amico.

Bella spalla che sei.

Sghignazzo, spostando lo sguardo al centro e nell'attesa, cerco qualcuno con cui ho davvero voglia di conversare, quando nella confusione sento la sua voce.

«Ehi, non mi saluti?» mi domanda la mia ex, Haley.

Il suo tono dolce e sporcato dall'ebbrezza mi trasporta indietro ai nostri attimi, aprendo ferite che fanno fatica a rimarginare nonostante abbiamo chiuso un anno e mezzo fa. Ogni volta che ci rivediamo mi fa uno strano effetto, la bacio, la tocco ma non nel modo in cui vorrei. Brucia.

«Ciao. Congratulazioni per il nuovo film, sta andando alla grande!» le dico sincero. È sempre stata una brava attrice, forse fin troppo anche nella nostra relazione.

«Sono davvero contenta che piaccia, tu come stai?» mi chiede per tenere vivo il dialogo.

«Bene» e stavolta mento con un bel sorriso.

Non ho il tempo di riproporre la domanda che Nora è di nuovo con me e Haley se ne va. Tra le due non scorre buon sangue.

«Banks, una birra mi hai portato?»

«Pensavo volessi quella, se vuoi ti ordino altro. La tequila magari, così fai la fine dell'ultima volta» ribatte sarcastica.

«Quando la smetterai di rinfacciarmelo? Ero sbronzo, okay? E la tequila ha fatto traboccare il vaso.»

«Sì letteralmente. Non posso ancora crederci che hai pisciato nella fioriera. Per fortuna che non c'erano fotografi! Anche se...»

Le dò un buffetto, «ma finiscila che posso anch'io ricattarti, ho alcune tue foto compromettenti. Il vestito blu con le paperelle, ricordi?» e al pensiero di quell'obbrobrio, scoppiamo tutti e due a ridere.

Noi siamo sempre sembrati una di quelle coppie sposate che bisticciano e si stuzzicano a vicenda, non mi è mai passato per l'anticamera del cervello, però, di pensare a Nora come alla mia possibile metà. Siamo perfetti per un'amicizia fatta di musica e cavolate ma niente di più. E di questo ne è consapevole.

Quindi, quando mi leva dalle mani la bottiglia a cui ho dato solo un breve sorso e mi trascina sulla pista da ballo, so che le sue movenze ammiccanti non hanno secondi fini. Le piace ballare, in particolar modo se il dj mette una delle sue hit più conosciute.

Ci muoviamo a ritmo con la canzone e al ritornello ci guardiamo complici, prima di urlarci addosso le parole come due quindicenni fuori controllo. Tutt'intorno a noi la gente inizia a saltare, il che rende inevitabile che qualche schizzo delle bevande agitate in aria ci colpisca e ci becchiamo anche qualche spintone. Chase e le amiche di Nora si sono aggiunti nel frattempo invece non vedo Haley. Non che mi importi, sia chiaro, ma dalle note introduttive capisco che il brano successivo è Nights of love. La mia ballad scritta dopo la fine della storia con lei.

Chase mi fissa, «stai bene fratello?»

La mia espressione indurita gli ha suggerito che sentirla è un colpo al cuore, il secondo stasera. Anche Nora mi guarda strana ma tenta di muovermi le braccia come un burattinaio. E mi sorride, un sorriso caldo che mi scioglie un po'. Le mie labbra seguono la strofa, molto naturalmente, e sputano fuori il dolore che mi tenevo ancora dentro. Indico e gesticolo verso Nora pensando che davanti a me ci sia Haley. Che possa vedere quello che ha perso.

«Guarda, è Raul Miller!»

La vista dei presenti pronti a filmare la scena con i telefoni mi fa accapponare la pelle. Odio quando non interessa niente a nessuno dei miei sentimenti. Non sono un manichino, cazzo!

Mi allontano di buon passo in direzione dei divanetti e mi cade l'occhio su un'uscita secondaria. Haley esce mano nella mano con il tizio di prima.

Lei è andata avanti.

Devo farlo anch'io. 

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Eccomi con il primo capitolo! 

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IL SUONO DI NOI DUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora