Capitolo 3

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17 luglio: RAUL

Fisso da sdraiato il soffitto dello studio di registrazione, il mio rifugio, immobile e muto. Il sole pomeridiano ci disegna sopra le ombre scure e minacciose degli strumenti sparsi nella sala. Allungo la mano e ruotando il minimo indispensabile la testa per vedere, faccio rotolare via la penna e prendo il foglio su cui stava. È ancora di un bianco immacolato, solo l'angolo è sporcato dall'inchiostro dello scarabocchio di prova.

Sbuffo e mi copro la faccia con la carta. Non ho nessuna idea per scrivere nuova musica. O meglio, nella mia testa ne vorticano talmente tante di cose, che non riesco a buttarle giù. Chiudo le palpebre e mi concentro sui suoni caotici che arrivano dalla costa. Fuori tutto pullula di opportunità e dalla spiaggia riecheggiano le risate e le grida dei turisti in vacanza. Il vento che oggi soffia forte, agita il mare e lo sciabordio delle onde scandisce il tempo. Un tempo che sembra infinito.

La vibrazione improvvisa del cellulare che mi avvisa di una nuova notifica, mi fa sussultare. Non mi muovo e a tentoni tocco il tappeto alla ricerca del telefono.

"Ho sentito che uscivi presto, dove sei? Vieni a farti un giro?"

Leggo il messaggio di Chase quando ho la visuale libera e istintivamente alzo gli occhi al cielo, prima di spegnerlo del tutto. Ho dormito poco e mi serve tranquillità. Saranno state le tre che ce ne tornavamo a casa stanotte ma non eravamo soli, lui ha invitato la sua nuova conquista. Vi lascio immaginare il resto.

E mentre maledico la notte scorsa, mi chiedo come sia essere il tipo di ragazzo da una volta e via.

Io non mi sono mai portato a letto nessuna che non fossi sicuro di amare. Se per tanti la questione sta nell'atto, per me no, è - era - quello che c'è dietro l'importante. Spogliarsi davanti ad una donna è relativamente facile, spogliare la propria anima davanti ad una donna, beh... è diverso. E fa paura. Soprattutto adesso.

Ho paura di vivere di nuovo la magia e di vedermi rinfacciare ancora una volta quello che ho scoperto essere davvero l'amore, un'illusione. 

Sono arrabbiato con Haley per avermi fatto male, ma lo sono di più con me stesso. Perché, mentre ho la certezza che lei è con un altro, io sono tutt'ora bloccato, non faccio che pensare a lei. E più ci penso, più mi rendo conto che amavo solo l'idea di lei, di noi. Due ragazzi che nel caos delle loro vite da star avevano trovato qualcuno con cui confidarsi, con cui essere veri. Ero convinto che lei mi capisse meglio di chiunque altro, che conoscesse la pressione in cui vivo ogni giorno e che insieme avremmo potuto sostenerci a vicenda.

Era un'illusione.

Non so da quanto tempo sto come una mummia a rimuginare, quando entra Matt.

«Ohi» mi riscuote, «che fai lì? Dormi?»

Mi sfrego gli occhi e sollevando la schiena, mi metto a sedere con le braccia e il mento che si adagiano sulle ginocchia.

«Non mi viene l'ispirazione» mi lamento, scrollando le spalle.

Il mio manager si accomoda con cautela sul pavimento per non rovinare il completo porpora da migliaia di dollari. Certe volte mi domando se anche lui punti solo ai soldi o se è ancora quello degli inizi. È stato lui a portarmi al successo dopo il talent show che mi ha incoronato vincitore, gli sono grato che abbia creduto in me allora. Vorrei, tuttavia, ammettesse che è fiero di chi sono diventato.

Al contrario, scimmiotta, «che vuol dire che non hai l'ispirazione

Gli mostro il foglio bianco, «questo significa» e guardo il cielo aranciato al di là della finestra per nascondere la mia preoccupazione. Non mi è mai successo di non riuscire a scrivere niente di interamente mio per, cavolo, quasi un anno ormai. I singoli che avevo composto durante e dopo il periodo con Haley sono tutti usciti facendo contenta anche l'etichetta discografica. Almeno finora.

«Senti, capisco che Haley ti abbia spezzato il cuore ma non puoi continuare così. Hai degli obblighi in quanto cantante, non sei più il ragazzino che si divertiva a imitare le band nella sua cameretta. La produzione si aspetta un nuovo album. E nell'immediato futuro. Raul, mi stai ascoltando?»

Adesso torreggia su di me e recepisco più o meno tutto quello che ha ribadito e già so, distratto che sono da un uccellino sul cornicione. Cammina avanti e indietro e poi spicca in volo verso l'orizzonte.

«Non è solo per lei» borbotto.

«Che hai detto?»

«Non è solo per lei che sto così, va bene? Me ne sono fatto una ragione, circa. Ma, anche ieri alla festa...» mi innervosisco ricordando tutti i flash e video, l'insensibilità della gente. «Sono stufo di essere trattato come un prodotto!»

Matt si gratta il capo ammutolito dalle mie parole, non mi lascia in pace però.

«Tu sei anche questo, Raul, e prima te lo ficchi in testa, prima puoi dimostrare al mondo che Raul Miller è tanto altro. È talento per cominciare.»

Lo guardo scettico, ha usato il mio nome completo di proposito. È buffo, non appena diventi famoso tutti ti conoscono per nome e cognome.

Mi vado a sedere sullo sgabello del pianoforte e pigio una nota a caso.

«Mi impegnerò, te lo giuro Matthew, puoi fidarti.»

«Ehi, sai che mi fido ma non deludermi perché non ne va solo della tua reputazione, hai capito?» mi punta il dito contro.

Vuole aggiungere altro ma anche lui sente il vociare in corridoio. Palesemente i ragazzi che vengono a controllarmi. Che palle, non sto morendo!

«Ma sì te lo dico io, è stata...», Chase si interrompe vedendo Matt nel mezzo di una ramanzina.

Il mio manager mi lancia un'ultima occhiata. «Vado ma voglio le nuove canzoni. Prenditi una vacanza, se ti serve, non lo so, ma ti prego fai qualcosa. Ritrova il Raul che conosco» conclude con una pacca sulla schiena.

Sorpassa i due scemi che si guardano e bisbigliano.

«Ahia amico» dice Chase.

«Almeno non è andato giù pesante» nota Bryan che lo conosce da tanto quanto me.

Chase si avvicina a me, mi appoggia le mani sulle spalle. «Ho sentito bene? Facciamo una vacanza?»

«Sì.»

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Ciao lettori, come state? 

Ultimo capitolo di passaggio prima del fatidico incontro. Mi raccomando lasciate le stelline se la storia vi sta piacendo e fatemi sapere che ne pensate!

IL SUONO DI NOI DUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora