Capitolo 8

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Nico preparó i caffè e tiró fuori anche qualche stuzzichino (si erano fatte le 12 e mezza) e raccontó tutte le cose succedesse a Jason. Dal gioco della bottiglia, alla scena di gelosia di Will, dal bacio, alla conversazione di quella mattina.

Jason passó un dito sul bordo della tazzina di caffè ormai vuota. - Quindi... Hai scoperto che non ti piace Jackson ma questo... Will Solace. E lui crede che i tuoi sentimenti nei suoi confronti siano comandati dalla... Ehm... Tua perdita.

Nico annuì rassegnato.

-E la tua opinione ovviamente é diversa.

-La sai già la mia opinione, Grace- Jason aveva 16 anni e ne dimostrava molti di più, sia come corporatura, sia come modi di fare e di pensare, ma talvolta era un tale idiota.

Il cellulare di Nico si mise a vibrare.

-Oh, fantastico! Ci mancava solo questa!

-Cosa? Chi é?

-Percy.

Jason rivolse uno sguardo divertito a Nico e quest'ultimo sospiró. Jason mimó con le labbra "vivavoce".

Nico rispose al telefono e mise in vivavoce.

-Oh, eccoti, credevo stessi ancora dormendo!

-Hey, Jackson!

-Il messaggio... Mi ci é voluta Annabeth per capire. "Per C". La "C" in inglese si pronuncia tipo "si". "Persi", Percy: il mio nome. Tu hai una cotta per me.

Nico sbruffó.-Avevo una cotta per te... E poi quel messaggio l'ho inviato per sbaglio.

Percy si mise a ridere:- Quindi sei andato oltre... E come? Considerato che io sono adorabile?

-Pff... Semplicemente non sei il mio tipo.

-Io sono il tipo di tutti!

-Jackson, non far preoccupare troppo il tuo piccolo cervellino.

-Okay... Non era questo il punto della telefonata. Di chi ti sei innamorato piccolo birbante?

-Will- sussurró Nico, sperando che l'altro non lo sentisse.

-Lo sapevo!- e invece lo aveva sentito. Nico sospiró. -A quando il matrimonio?

-Jackson, oggi non ho voglia di scherzare. Diciamo che io e Will abbiamo litigato...

-Avete...--

-Non voglio scendere nei dettagli. Ora ho da fare, ci sentiamo dopo.-Nico mise giù senza dare il tempo all'altro di rispondere.

-Mi immagino la faccia di Jackson ora!- rise Jason, Nico gli lanció un'occhiata di fuoco. -Okay, evito. Comunque credo che dovresti dargli del tempo per riflettere e magari durante quel tempo ti fai anche tu un'esame di coscienza.

Qualcuno bussó alla porta.

Nico si alzó sbruffando e aprì la porta. -Chi... Leo?!

-Heey! Lo zio Leo é venuto a trovarti!

-Hey, Leo!- salutó Jason, che li aveva appena raggiunti sulla soglia di casa.

-Ciao Jas! C'era Piper che ti cercava.

Jason tiró una pacca sulle spalle ad entrambi. -Ciao ragazzi, ci si vede, e.... Nico, se hai bisogno basta chiamare, a differenza del solito, sono solo a un paio di piani di distanza.

-Grazie Jason, ciao...

Nico fece accomodare Leo mentre Jason usciva chiudendosi la porta alle spalle.

Come foglie nel vento ~Solangelo~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora