Capitolo 5

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Dopo il film pranzarono insieme con una pizza ordinata via telefono e, finito il film e la pizza, si ritrovarono (senza alcun motivo apparente) a giocare al gioco della bottiglia.

Non era mai molto divertente in tre, ma i giocatori di quella partita sapevano essere molto subdoli.

-Obbligo o verità?- chiese Will a Nico, per l'ennesima volta, con aria maliziosa.

-Direi che siccome ho scelto obbligo per tre volte di seguito, mi tocca veritá.- disse Nico con aria rassegnata.

-Per chi hai una cotta attualmente?

Nico guardó Will come se stesse scherzando: il biondo sapeva benissimo chi piaceva a Nico ed era dell'idea che dovesse dirglielo chiaro e tondo, ma Nico non era pronto e l'aveva ripetuto più volte al giovane Solace.

-Beh, devo dire che quel tale...Ehm... Logan Lerman non é male.- disse deglutendo, la bocca secca. Sapeva che Will non intendeva la sua celebritá preferita, e infatti:-Non celebritycrush

Il moro lanció uno sguardo di fuoco a Will e poi guardó timoroso Percy negli occhi.

-A me piace...-- Qualcuno suonó il campanello. "Grazie al cielo". -Vado ad aprire.

-"Vado ad aprire" bel nome per un ragazzo!- gli gridó dietro Percy ridacchiando.

Sì, Percy sapeva che Nico era gay, era uno dei primi a cui l'aveva detto, ma non sapeva chi piacesse a Nico.

Appena aprì la porta, una folta massa di capelli riccioluti gli venne addosso.

-Hazel! Mi stai stritolando!- disse Nico ricambiando l'abbraccio. Quando l'adorata cugina si staccó da lui, Nico poté notare con piacere che non era venuta da sola: c'erano anche Frank, Jason e Leo... E due ragazze che non aveva mai visto.

Li fece accomodare in casa, facendogli posare giacche ed eventuali borse sulla cassapanca dell'entrata.

Will spuntó dalla sala:-Nico, cos'è tutto questo voc-- il biondo si interruppe. -C'è per caso una festa?

-Ragazzi, direi che é tempo per le presentazioni.-fece accomodare tutti in sala. Jason e Percy, come al solito si salutarono a suon di pacche sulle spalle.

-Beh, tutti conoscete Percy.... Ma nessuno conosce il simpatico ragazzo biondo qui vicino a me.

-Piacere, io sono Will Solace.

-Beh, loro sono Hazel, Frank, Jason e Leo... E poi... Non credo di aver avuto l'occasione di conoscere quelle due affascinanti ragazze.

-Loro sono Piper e Calypso, rispettivamente la mia fidanzata--

-E la mia- disse Leo interrompendo Jason e schioccando un bacio sulla guancia di Calypso.

Passarono tutto il resto del pomeriggio a parlare di tutti gli avvenimenti degli ultimi mesi: Hazel e gli altri vivevano a San Francisco, ed erano venuti nella Grande Mela per il funerale delle povere Maria e Bianca Di Angelo.

Hazel disse che si sarebbero fermati un paio di settimane in un appartamento in affitto nello stesso palazzo di Nico, che avrebbero condiviso.

Tutti tornarono a casa propria dopo un paio d'ore, tutti tranne Will.

-Ti avrei voluto picchiare.-disse Nico al biondo. -Sul serio. Lo sai che non voglio dichiararmi a Percy e, di sicuro, non ora... Non ora che sicuramente crollerei dopo un rifiuto.

-Nico.. Volevo solo darti una spintarella. Credevo ti avrebbe aiutato.

-La prossima volta non farlo.

La porta di casa si aprì ed entro Ade di Angelo.

-Buona sera ragazzi!

-Ciao papà.

-Salve signor Di Angelo.

-Papà, prima sono passati Hazel e gli altri, mi hanno detto che... Che li hai invitati al funerale.

Ade lanció uno sguardo significativo a Will. -Oh mio dio, scusate, devo andare in bagno molto urgentemente!- disse il biondo con la stessa aria teatrale di un cucchiaino da thé.

-Nico..- disse il signor Di Angelo facendo segno a Nico di sedersi sul divano accanto a sé. -Capisci che prima o poi dovremo farlo... Il funerale intendo: non possiamo lasciare tua madre e tua sorella insepolte.

-Lo so, papà. Ma non credevo...--

-Anche tua cugina ha il diritto di dire addio a Maria e i tuoi amici vogliono esserti di supporto, sanno quanto eri e sei ancora affezionato a loro.

-Ho capito, papà. Ma.. C'è già una data per il funerale?

-Questa domenica.

-Okay..

Ade fece per andarsene, ma Nico lo prese per una manica. -Papà aspetta.- disse quasi con voce spezzata.

-Che c'è Nico?

-Ti voglio bene- disse Nico, abbracciando il padre e iniziando a singhiozzare.

-Oh... Nico... Anch'io te ne voglio.- Ade ricambió l'abbraccio. Quando Nico si staccó dal padre mormoró:-Sto...sto bene.

Poi notó che anche a suo padre stavano lacrimando gli occhi.

-Ora.... Devo fare una cosa... Ci vediamo dopo a cena.- esordì Ade mentre scompigliava i capelli al figlio, poi si diresse verso camera sua.

Nico bussò alla porta della propria camera (cosa alquanto bizzarra) per poi aprire e trovare Will con in mano il suo cellulare.

-Will! Quello é..--

-Il tuo telefono. Ci sono molte cose interessanti.

-Ma io... Non ti ho detto... Come fai a sapere la password?!

-Potrei aver guardato casualmente nella tua direzione mentre sbloccavi il telefono.- disse l'altro alzando le spalle.

Nico era alquanto sbigottito. Non aveva niente da nascondere a Will ma... Se voleva guardare il suo telefono, bastava chiedere.

-Siete carini tu e Percy insieme.-L'aveva detto quasi con freddezza.

-Will...? Cosa...? É gelosia quella che sentono le mie orecchie? P..Prima hai praticamente cercato di farmi confessare la mia cotta per--

-Non fare l'idiota. Sto parlando dei messaggi di ieri sera... Insomma, se volevi parlare, c'ero io! Ed ero a neanche dieci centimetri da te!

-Tu stavi dormendo...

-Potevi svegliarmi, se ti sentivi triste! Sono qui a posta!

-Will Solace! Non ti azzardare a farmi scenate di gelosia!

Will si alzó in piedi:- Questa non é una scenata!- Nico alzó un sopracciglio.

-Sei proprio insopportabile quando hai ragione!

Come foglie nel vento ~Solangelo~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora