"Dannato puffo" mormorò Karma una volta uscito dall'acqua, con un tono serio, ma da cui si intravedeva che quel tuffo inaspettato l'aveva divertito.
Nagisa guardava il ragazzo imbarazzato.
"Che c'è? Non ti togli la maglia? Dovrebbe essere fradicia." lo guardò in modo strano il rosso.
Quest'ultimo si era tolto la divisa scolastica, infastidito dall'acqua che bagnava l'indumento.
Dopo aver appoggiato il vestito su un tronco nel tentativo di farlo asciugare era rimasto completamente a petto nudo.
L'azzurro distolse lo sguardo, il corpo dell'amico lo mettevano in soggezione, provocandogli strane emozioni.
"C'è qualcosa che non va?" Karma ruppe quei secondi di silenzio che si erano creati, vedendo il volto del compagno per gran parte rosso.
La risposta arrivò dopo un po' di secondi, mentre Nagisa cercava di non pensare all'imbarazzo che quella risposta gli avrebbe creato "Rimettiti la maglia" sussurro infine, diventando ancora più rosso di prima.
"Nha, è bagnata e poi non fa freddo" rispose velocemente Akabane.
Qualche altro secondo separò le parole del rosso da quelle dell'azzurro.
"Non per il freddo..." sussurrò a voce ancora più bassa, ma il rosso riuscì lo stesso a udire quelle parole.
Gli venne istantaneamente il dubbio che quel dialogo fosse in qualche modo collegato all'evento della gita.
Insomma, a quella specie di bacio...
Sorrise, c'era un solo modo per scoprirlo, anche se sarebbe bastato un minimo fraintendimento a rovinare tutto.
"Ok, ma a una condizione".
Nagisa trovò finalmente il coraggio di guardare di nuovo negli occhi il rosso "Quale sarebbe questa condizione?".
"Baciami" affermò Akabane, indicando la guancia sinistra, in tono ironico.
Le parole calarono, come il velo di silenzio che da quel momento in poi occupò le menti dei due.
Il vento divenne più forte, come per qualche strano sortilegio.
Il tono di Karma era chiaramente scherzoso, probabilmente aveva dato quella condizione solo per scherzare e fare una risata e magari anche ironizzare l'evento della gita.
Eppure Nagisa prese quella condizione sul serio.
Chiuse gli occhi, quasi per un istante.
Di colpo di trovò in un luogo totalmente diverso.
Nella dimensione che celava la sua prigione.
Aveva nelle mani la chiave, la chiave delle catene che lo tenevano legato.
Sarebbe bastato afferrarle e sarebbe stato libero.
La sua mano si muoveva piano, avvicinandosi alle chiavi.
Le prese lentamente, e ancora più lentamente iniziò a girare la chiave lungo le serrature che lo tenevano imprigionato da anni.
In quel momento probabilmente non era cosciente, perché in caso il motivo per cui Nagisa strinse ancora di più le catene invece di aprirle resta ancora un mistero.
Eppure lo fece.
Sprecò quella libertà che avrebbe potuto ottenere.
Riaprì gli occhi, ma questa volta c'era qualcosa di diverso in quelle pupille azzurre come il cielo, qualcosa di gelido.
"Amo già un altra persona".
Le parole uscirono dalla bocca di Nagisa quasi in modo spaventoso.
La sua voce sembrava aver preso uno strano accordo nel dire quella frase.
Scottava.
Bruciava tutto.
Sembrava essere entrati nell'inferno.
Era da tanto che le fiamme non diventavano così forti.
Karma assaporò il dolore di quella sua fiamma interiore, che ora bruciava, incendiando il suo cuore, anche se lentamente.
Temeva quel calore.
Lo teneva a morte.
"Un fuoco che non brucia..." pensò istintivamente, nonostante quel fuoco bruciasse.
Karma non aveva quasi mai avuto paura, ne di delinquenti, ne di suo padre, ne di bestie feroci...
Penso istintivamente a Korosensei.
Anche contro quella specie di polpo si era spaventato, sì, perché anche in quel momento non sapeva per quale motivo ma aveva paura.
Sembrava che tutto quel che aveva dato per scontato gli si fosse mostrato in un altro lato, un lato più oscuro.
Il sorriso sulla bocca del rosso scomparve lentamente.
Sembrava come un sogno dissolto, anche se Akabane non capiva il motivo per il quale le parole del compagno gli causassero così tanta tristezza.
"Scherzavo..." mormorò lentamente Karma, mentre pian piano si rimetteva la maglia fradicia.
Nagisa aspettò un po' prima di dire qualcosa.
"Continuiamo a camminare?" propose il puffetto, cercando di parlare in tono normale.
Il rosso scosse leggermente la testa "Io torno verso la classe. Tu fai come vuoi, ma non mi seguire per favore.".
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A fire that does not burn. Pt.2. -Karmagisa-
Fanfiction"Sul serio non ti ricordi di me?" aveva chiesto al rosso. "Rio mi ha detto che eravamo amici ma no, io non mi ricordo di te." ammise Karma. Erano passati mesi da quel giorno. Il vento soffiava, spingendo avanti e indietro quelle candide nuvole in un...