III

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Jimin non arrivò a casa del suo migliore amico ad occhi aperti; infatti, si addormentò durante il tragitto.

《Non sarebbe meglio portarlo in ospedale?》Gli chiese Jin, parcheggiando il taxi davanti l'indirizzo richiesto: lui non era un vero taxista.
O meglio, suo padre lo era con tanto di licenza: ma quella notte sotto richiesta di Namjoon di recitare un attimo la parte sotto compenso, avrebbe dovuto portare a casa i ragazzi.

Ma chi era veramente Namjoon?

Uno di quelli che poteva fare tutto grazie al potere del Dio denaro: i suoi genitori erano molto ricchi e, avevano comprato casa in una delle zone più IN della città.
Essere notati da lui, significava di conseguenza entrare a far parte della parte più esclusiva della società.

Ma tutto questo, era possibile solo se avresti accontentato le sue richieste.
Se lui ti chiedeva di fare l'autista, tu dovevi farlo: altrimenti, la prossima volta non ti avrebbe neanche più considerato.

E Jin, voleva essere notato da lui: ne aveva bisogno.
Ma non per entrare a far parte di una noiosa comunità di miliardari annoiati, no non era questo il motivo.

《Non ha bevuto molto é solo stanco e scombussolato per la serata.》Rispose pensando al fatto che effettivamente, non sono mai usciti la sera ad ubriacarsi.

《Va bene ragazzi, allora buonanotte.》Disse scendendo dalla macchina per aprire loro la portiera: aveva letto che faceva parte del servizio.

Lui voleva recitare bene il suo ruolo.

Aiutó senza molta fatica a tirare fuori
l'amico addormentato di Jungkook: era leggerissimo.

Ma mangiava quel ragazzino?

Provò un moto di tenerezza per lui e gli dispiacque nel vederlo in quello stato: ma non poteva costringerli a seguirlo in ospedale con lui.
Jimin d'altra parte sentendosi sollevato, aprì di scatto gli occhi e saltó spaventato in braccio al suo amico che li guardava confuso.

《 Si é svegliato...》Disse ridacchiando.

《Grazie comunque, sei stato gentilissimo.》Aggiunse poco dopo.

《Non c'è di che, buonanotte ragazzi.》Li salutò.

❝Spero che abbia una buona spiegazione a tutto questo.❞ Pensò fra sé e sé: mentre ripartiva per tornare indietro.

Quando tornò alla villa, c'erano ancora poche persone e questo voleva dire solo una cosa: finalmente la festa stava per finire.
Namjoon lo stava aspettando davanti l'entrata e gli lanciò uno sguardo freddo, ma carico di aspettativa.

《Allora?》Gli chiese.

《Sono a casa, sani e salvi.》Rispose, ridandogli i soldi indietro: non era questo quello che cercava da lui ma, sembrava proprio non volerlo capire.

《Tienili. Per me 3.500 ₩ non sono niente.》Rispose facendo spallucce.

《Quante volte te lo devo dire che non voglio i tuoi soldi.》Disse abbassando lo sguardo: non riusciva ancora a reggere troppo a lungo il contatto visivo con lui.

《E allora, cosa vuoi da me bambolina?》Gli chiese divertito: tirandogli su il viso dal mento utilizzando la punta delle dita.

《Ii-io, nn-nien-tte》Balbettó Jin imbarazzato.

《Ah, davvero?》Disse, sarcasticamente.
Poi, scoppiò a ridere, lo spinse contro al muro ed infilò una gamba fra le sue coscie.

《Lo so, cosa vuoi. 》Gli sussurró all'orecchio mentre gli accarezzava la coscia.

Single Dad's Life |Yoonmin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora