X

133 13 18
                                    

《No, non posso accettare.》Rispose Yoongi: per lui tornare a Seoul significava fare i conti col proprio passato ed i propri fallimenti.

《Non fare il bambino, Hyung.》Disse in tono provocatorio Namjoon.

《Invece, dovresti proprio tornare.》Provó ad insistere.

《Pensa, ti ho trovato già un lavoro e fidati che verrai pagato profumatamente.》Aggiunse poco dopo.

《Dammi una valida ragione per dirti di si e partirò col primo treno disponibile.》Rispose il ragazzo piuttosto infastidito: ormai non c'era più niente che destasse il suo interesse.

《Sai, ho trovato Jimin.》Ribatté, conscio di far leva sui sentimenti mai svaniti dall'amico per quel ragazzo.

《Non prendermi in giro, Joonie.》Disse in tono spento.
Erano passati anni da quando lo aveva visto l'ultima volta: il suo cervello si rifiutava categoricamente di crederci.

O meglio, il suo cuore rigettava l'idea.

《Allora, se pensi che io ti stia prendendo in giro vai tu stesso di persona a questo indirizzo.》Replicó Namjoon, sorridendo sornione.

《Avanti, segnatelo.》Aggiunse e poco dopo gli comunicó la via in cui abitava il ragazzo.

Anche se Yoongi era ancora incredulo e poco convinto, prese carta e penna e scrisse obbedientemente ciò che gli venne dettato.

Dopodiché, i due terminarono la conversazione e si salutarono.

Trascorsero un paio di giorni: periodo nella quale il ragazzo era in conflitto con sé stesso  ed il prendere decisioni importanti.

Se non fosse andato , forse si sarebbe perso davvero un'occasione importante.
Ma, in caso contrario: se veramente in quella casa ci viveva Jimin come avrebbe reagito quando si sarebbero rivisti?

Le sue paure tutto sommato non erano infondate: non aveva avuto tempo per conoscerlo bene; riuscì a parlargli solo quella famosa sera.

E poi mai più.

Era sparito.

Nonostante lui avesse provato a cercarlo di nascosto.

Forse, doveva veramente andare in quell'appartamento e scoprire se il suo amico gli aveva detto la verità.

Aveva lo stesso il timore che non sarebbe andata bene.

Però cosa  aveva veramente da perdere se fosse andata male?

Almeno poteva dire di averci provato e nel peggiore dei casi, si sarebbe finalmente messo l'anima in pace.

Così, sarebbe riuscito ad andare avanti.

Yoongi era completamente ignaro che in qualunque modo si sarebbe evoluta la situazione, ci sarebbe stato lo stesso qualcosa o meglio, qualcuno che li avrebbe legati per sempre.

Ma molto probabilmente, se lo avesse saputo sarebbe stato tormentato dai sensi di colpa per tantissimo altro tempo.

Senza soffermarsi a pensare troppo, prese le sue valigie e cominciò a riempirle delle sue cose senza alcuna premura nel sistemarle ordinatamente: Prima i vestiti, poi i documenti e lo stretto necessario per la sua igiene personale.

Dopodiché, corse fuori dalla sua stanza ed uscì in tutta fretta con un'unica destinazione in testa: la stazione dei treni.
Non era molto distante da casa sua e ci sarebbe potuto arrivare anche a piedi; ma la sua memorabile pigrizia ed il peso dei bagagli, gli avrebbero impedito di compiere ulteriori passi se non quelli necessari a raggiungere la fermata dell'autobus.

Single Dad's Life |Yoonmin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora