IX

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Namjoon era piuttosto nervoso dopo essersi lasciato così male con Jin: non aveva nessuna voglia di sapere cosa volesse la ragazza alla reception.
Dopo molte chiamate assillanti si decise finalmente a rispondere; in un modo o nell'altro avrebbe dovuto mandare avanti la baracca.

《Alla buon'ora, eh.》Disse la ragazza ridacchiando: sapeva esattamente cosa stava facendo in realtà, ma era una delle poche sulla quale il giovane capo dallo sguardo perennemente triste e magnetico, non riusciva proprio ad esercitare il suo fascino.

《Scusa, lo sai che ero impegnato con Jin.》Rispose, pronunciando dolorosamente quel nome.

《Vabbé, lasciamo perdere. Non posso parlare apertamente ora: ma sappi che qui c'è un certo Park Jimin con un bambino, che vuole fare il colloquio per prendere il posto di Jeanne.》Lo informò, frettolosamente la ragazza.

《Park Jimin hai detto?》Le chiese in tono sorpreso.

Quante probabilità c'erano che fosse proprio quel Jimin?
Non lo aveva più visto in giro dopo la sua festa di compleanno.

I ricordi di quella notte gli causarono dei sentimenti molto contrastanti: poiché anche per lui quello, segnava l'inizio della sua fine.

《Si, Mr Kim. Ho detto proprio Park Jimin.》Rispose leggermente confusa.

《Allora, mandali da me subito.》Disse, chiudendo la chiamata.

Era davvero curioso di sapere per quale motivo Jimin avesse con sé un bambino: se fosse stato veramente lui, era impossibile che lo avesse avuto da una ragazza.

Per quanto ricordasse era molto più femminile lui di alcune di loro.

La porta si aprì e con sua sorpresa, una figura minuta dalla chioma rosata fece ingresso nel suo ufficio susseguito da quello che sembrava la versione più piccola e carina del suo migliore amico.

❝Mioddio, com'era possibile tutto questo?❞ Pensó incredulo.

《Ciao, Jimin.》Lo salutò il ragazzo dall'altra parte del tavolo.

《Namjoon?》Chiese con aria sorpresa.

《Vedo che ti ricordi di me.》Rispose ridacchiando: anche se in realtà, avrebbe voluto sotterrarsi in quel preciso momento.

《Non é che ti si possa scordare facilmente.》Disse, accomodandosi su una delle poltroncine di fronte a quello che sarebbe potuto diventare il suo capo.
Poco distante da loro, c' era il piccolo Sunnie seduto sul divanetto che si guardava intorno affascinato, mentre agitava i piedini.
Sapeva che non doveva interferire con le attività dei "grandi" per cui, sarebbe stato seduto lì buono buono ad aspettare che il suo papà finisse di parlare con quel ragazzo che sembrava conoscere.

《Ah beh, meglio. Dimmi un po'... come sei finito ad essere  genitore?》Gli chiese curioso: d'altra parte lo ammirava.
Perché sembrava che nonostante avesse un figlio, non si era lasciato sopraffare da questo impegno.

《Ti ricordi quella notte con chi sono stato, vero?》Domandó a sua volta il ragazzo.

《Aspetta non dirmelo... Quindi é davvero il suo. 》Rispose Namjoon: beh tutto sommato la somiglianza era evidente.

《Esatto. Io posso averne ma l'ho scoperto quasi tre mesi dopo quella notte e penso che come me pochi altri possano farlo.》Gli spiegó cercando di non farsi sentire troppo dal piccino.

In quel momento il giovane vice direttore, si sentì tremendamente in colpa: era stato lui a permettere ai due di vedersi per realizzare il desiderio di Yoongi, di poter avere Jimin tutto per sé per una notte.

《Per me non é un problema se hai un bambino: anzi, la nostra azienda offre  molti vantaggi per facilitare la gestione del lavoro e della famiglia.》Lo informò.

《Quello che conta é il tuo lavoro e da quello che mi hai mandato, hai davvero le carte in regola per sostituire Jeanne.》Aggiunse poco dopo, facendo arrossire Jimin per il complimento appena ricevuto.

《Grazie, non pensavo di essere così bravo...》Disse ridacchiando imbarazzato.

《Oh, invece lo sei.》Replicó  armeggiando al computer: riuscendo a modificare una piccola parte del contratto intanto.

Forse, era il momento di far tornare Yoongi in città.
Chissà come si sarebbero evolute le cose, adesso che non stava più insieme a Taehyung.

《Prenditi il tempo che vuoi per leggerlo.》Gli disse con gentilezza dandogli subito dopo il contratto fresco di stampa.

Si, aveva deciso.
Una volta che Jimin sarebbe uscito dal suo ufficio col figlioletto avrebbe proprio chiamato Yoongi.

Magari questa volta le cose sarebbero andate in modo completamente diverso.

O forse, erano proprio non destinati a stare insieme?

Non lo avrebbe mai saputo se non avesse almeno provato.

《Wow, quindi davvero ho diritto ad una babysitter a casa?》Chiese  una volta che ebbe finito di leggere il contratto: gli sembrava davvero un ottimo vantaggio.
Aveva iniziato a lavorare quasi subito dopo il diploma e non aveva mai ricevuto una facilitazione simile.

《Certo, te la pago io. Unica cosa é che per comodità dovrà alloggiare nel tuo appartamento.》Rispose Namjoon: pregustando sin da subito la riuscita del suo piano perfetto.

Almeno se non poteva essere felice lui con Jin, avrebbe provato ad aiutare qualcun'altro ad esserlo.

《Non é un problema, c'è un letto in più nella camera del piccolo: almeno finché non riesco a liberare una stanza  o prendere una casa più grande.》Disse ridacchiando.
Era davvero contento che qualcun'altro sarebbe rimasto a casa con Sunnie: per lui era difficile riuscire a gestire tutto da solo.

《Tranquillo, con i soldi che avrai potrai permetterti persino una villa con giardino.》Replicó l'altro ridendo.

Jimin, ancora incredulo firmó finalmente quel contratto di lavoro: presto le cose sarebbero cambiate.

Ignaro che presto, la sua vita sarebbe stata di nuovo un totale casino.

《Quando inizio?》Gli chiese carico di aspettative.

Non vedeva l'ora di cominciare.
Quello era il lavoro che aveva sempre sognato di fare.

《La settimana prossima, tempo che trovo la persona che si occuperà del tuo piccino.》Rispose, cercando di prendere tempo.
Se il piano non avrebbe funzionato, doveva considerare davvero di cercarne una.

《Va bene, allora grazie.》Disse Jimin sorridendo.

Dopodiché, si salutarono ed il ragazzo dai capelli rosa lasciò la stanza.
Namjoon attese alcuni minuti prima di prendere il suo telefono e digitare il numero telefonico del suo migliore amico: Yoongi non rispose subito e questo lo fece spazientire non poco.

《Alla buon'ora.》Disse quando sentì la chiamata partire.

《Eh scusa, stavo dormendo.》Rispose con aria assonnata.

《Smettila di dormire e ascoltami bene: ho una proposta per te...》

Angolo angoloso dell'autrice che non si caca mai nessuno:

Namjoon passione: farsi gli affari degli altri.
Disponibile per switch dal settordici ottembre del 2000 e mai.

👀👀👀
Chi lo vuole prenoti ora.

Secondo voi accetterà il buon Yoongi?
👀👀👀

Spero che vi sia piaciuto il capitolo.
Alla prossima e buona lettura

Single Dad's Life |Yoonmin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora