Alcune storie sono così bizzarre che anche solo a sentirle raccontare, si fa fatica a crederci; altre sono così complesse che potrebbero sembrare tranquillamente la trama di un film.
Mentre altre ancora sono facilmente dimenticabili e quando ci ripensi o ti fai una grassa risata oppure, le ricordi con amarezza.
Ma non esistono storie della nostra vita che non vale la pena ascoltare.
Jimin era un ragazzo che si autodefiniva nella norma: aveva un amico fidato, Jungkook, con la quale uscire e spettegolare dei casi della vita. Una famiglia che lo amava e credeva in lui nonostante tutto, delle passioni, dei sogni nel cassetto e degli hobby.
Ma questa tranquillitá che lo faceva brillare quasi a fatica in mezzo agli altri, venne spazzata via quasi in un attimo: lasciando posto all'instabilità e al caos.
E ciò che sembrava, in realtà era tutt'altro.
Tutto era cominciato nel più normale dei modi: il duo di amici si stava preparando per andare alla festa di compleanno di un loro amico in comune.
Ci sarebbe stata un sacco di gente nuova, anche più grande, che non avevano mai visto prima e per loro; due adolescenti che non avevano fatto gran parte delle esperienze, era un' occasione d'oro per farsi notare e stringere nuovi legami.
Jimin si era preparato con minuziosità quasi maniacale: ma difficilmente quella notte sarebbe passato inosservato.
Sulla chioma rosata aveva applicato una coroncina di fiori e si era persino truccato; cosa che non faceva spesso. Soprattutto durante la settimana.
Le labbra erano lucide e rimpolpate.
Il suo viso sembrava così perfetto da farlo sembrare irreale.
La sua bellezza delicata ed eterea come il singolo petalo di una rosa, riusciva ad intrappolarti e non lasciarti più andare: un po' come le spine di un rovo.
Il rovo di una rosa.
Anche Jungkook, che aveva scelto di vestirsi in modo meno appariscente dell'amico era rimasto a bocca aperta quando; proprio quest'ultimo uscì dal bagno.
《Dove vuoi andare vestito così?》Gli chiese alludendo agli shorts a vita alta e il maglioncino bianco che a malapena gli arrivava alla vita.
《Alla festa di Moonie.》Rispose ridendo a sua volta.
《Hyung, hai deciso di far morire tutti con la propria saliva?》Gli Domandó nuovamente in tono sarcastico: anche se sapeva che quella fosse la verità.
《Ma figurati se qualcuno s'interesserà a me.》Rispose facendo spallucce.
Non diede peso alle sue parole. Ma più tardi, quando raggiunsero la casa del festeggiato realizzó quanto avesse ragione: perché tutti, compresi i quadri della sala avevano gli occhi puntati sulla sua figura minuta.
Ma come al solito fece finta di nulla, nonostante gli dessero fastidio tutte quelle occhiate languide ed insistenti.
Quando partí la musica era già molto brillo ed istintivamente, inizió a danzare con fare suadente e sensuale: era sempre stato molto bravo, tant'è che per molto tempo lo praticò come sport.
All'improvviso, due grandi mani lo afferrarono per la vita e lo strinsero forte per non lasciarlo andare.
Jimin si voltó, per scoprire il volto di chi con tanta insistenza aveva deciso di voler ballare insieme a lui.
《Concedimi un solo ballo.》Gli sussurró all'orecchio lo sconosciuto: mentre dall'altra parte alcuni ragazzi ridacchiavano indicandoli.
《Sempre se riesci a stare al mio passo.》Rispose sogghignando compiaciuto.
Non avrebbe mai immaginato che quella serata, avrebbe preso una piega così strana.
《Come ti chiami?》Gli chiese il ragazzo, avvicinandolo a sé.
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Single Dad's Life |Yoonmin|
FanficJimin e Yoongi s'incontrarono la prima volta ad una festa: o meglio, Minnie incontró Yoongi per la prima volta ad una festa. Fu una vera e propria notte di passione, ma anche l'ultima della sua vita perché da quel momento in avanti le cose per lui...
