Jungkook, era di ritorno dalla lezione di Taekwondo pomeridiana, mentre a Jimin stava succedendo l'impensabile.
Quando varcò il cancello socchiuso dell'abitazione lo trovò: piegato su sé stesso, in stato di shock mentre, cercava di abbracciare le proprie ginocchia; riuscendoci a fatica.
Era davanti la porta d'ingresso di casa sua che piangeva a dirotto, da chissà quanto tempo.Il ragazzo, poggiò il borsone da palestra con dentro i vestiti di ricambio e si accovacciò di fronte a lui.
Dalla premessa non pensava che sarebbero state belle notizie.
《Hyungie, perché stai piangendo?》Gli domandó con dolcezza: iniziando subito ad accarezzargli i capelli.
《Non sto morendo, come pensavo: ma la mia vita é rovinata lo stesso.》Rispose, scoppiando a piangere ancora più forte.
《In che senso la tua vita é rovinata?》 Chiese ancora una volta.
《Hey... Hyungie: smettila di piangere. Qualsiasi cosa sia, sei abbastanza forte da poterla gestire, ok?》Aggiunse subito dopo: non immaginando minimamente quanto fosse grave la cosa.
《Kookie... Quella donna lì, che dovrebbe essere mia madre, mi ha tenuto nascosto una cosa per tantissimo tempo. Qualcosa che se avessi saputo prima, mi avrebbe evitato il problema in origine.》 Replicó con voce ancora incrinata dal pianto.
《Posso avere figli come le donne e in questo momento, c'è un coso dentro di me che da tre mesi e mezzo mi fa solo stare male.》Continuó: se non gli avesse creduto, lo poteva capire; in fin dei conti, anche per lui questa cosa sembrava impossibile.
《Hai ragione: scusa se lo dico ma, tua madre é una grandissima stronza egoista. Adesso sarai costretto a tenerlo senza possibilità di scelta.》Disse Jungkook in suo sostegno.
Almeno, aveva qualcuno dalla sua parte che lo capiva decisamente meglio della sua genitrice.
《Ma sai qual'é la cosa più brutta di tutte? Ha pensato veramente che fossi tu l'altro responsabile.》Mormorò decisamente imbarazzato.
《Oh, andiamo!》Esclamò scoppiando a ridere.
《Di certo non posso essere io. Sono più passivo di una foglia morta che cade: ma se vorrai, farò lo zio bravo che gli porta i giochini e i biscottini, mentre tu sarai il padre che lo sgriderá sempre.》Continuò strizzandogli l'occhio.
《Non sono sicuro di volerlo tenere: non stiamo parlando di un cane...》Disse, abbassando lo sguardo.
Aveva diciassette anni.
Era solo: adesso anche senza casa, senza soldi e lavoro.
Come poteva mantenere un altro essere se non riusciva nemmeno a provvedere a sè stesso?《Non sei solo Jiminie: sono sicuro che mia mamma ti aiuterà in tutto e poi ci sono io. 》Affermó con certezza: non ci aveva pensato neanche per un attimo al fatto che non volesse tenerlo.
《Poi, di quanti mesi sei?》Gli chiese subito dopo.
《Di Tre e mezzo: te l'ho detto prima Kookie.》Rispose in tono pensieroso.
《Non puoi fare più nulla. Penso che lo abbia fatto apposta: se era già consapevole di questa cosa.》Ribatté Jungkook.
In quel momento Jimin odió ancora di più sua madre: adesso capiva perché continuava a rimandare il giorno della visita.
Se avesse agito in tempo, si sarebbe sbarazzato del coso che sarebbe diventato un bambino.《Lo posso dare in adozione, dopo che ho partorito.》Disse perplesso.
《E se più avanti potresti pentirtene?》Gli chiese nuovamente.
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Single Dad's Life |Yoonmin|
FanfictionJimin e Yoongi s'incontrarono la prima volta ad una festa: o meglio, Minnie incontró Yoongi per la prima volta ad una festa. Fu una vera e propria notte di passione, ma anche l'ultima della sua vita perché da quel momento in avanti le cose per lui...