/tu·mó·re/
sostantivo maschile
1.In medicina, neoformazione patologica dovuta a proliferazione più o meno rapida di cellule, che, in modo più o meno atipico, presentano la struttura delle cellule normali del tessuto da cui hanno origine.
2.In patologia vegetale, massa di tessuto dovuta a proliferazione di una o più cellule, eccitate da qualche stimolo.Il tumore è una malattia genetica, causata da cambiamenti nei geni che controllano il funzionamento delle cellule e il modo in cui si riproducono
Esistono più di 100 diversi tipi di tumore che colpiscono l'uomo.
Ci sono i tumori maligni (cancro) e benigni, con i primi si può vivere massimo 18-24 mesi solo il 5% dei pazienti sopravvive a questa media. Quelli benigni non mettono in pericolo la vita. Ma possono comunque diventare maligni.Se prendiamo in esempio il caso di mio padre parleremo di un tumore celebrale.
Il tumore al cervello è una lesione occupante spazio all'interno della scatola cranica che colpisce adulti e bambini. Le cellule che compongono la massa tendono, comprimendo o infiltrando il parenchima cerebrale, ad alterare le diverse funzioni del cervello, a seconda del tipo, dello stadio, delle dimensioni e della localizzazione del tumore.
I sintomi del tumore al cervello dipendono naturalmente dal tipo e grado di tumore, dalla grandezza e dalla sede della massa. Solitamente, si manifestano con mal di testa (che tende a peggiorare al mattino e contestualmente allo svolgimento di attività), crisi epilettiche, vertigini, difficoltà nella marcia e nel linguaggio, problemi visivi e perdita di forza di un arto o di una metà del corpo (emisoma).Le neoplasie sono formate da cellule patologiche. Tali anomalie delle cellule sono dovute ad un errore che porta ad una mutazione genetica delle cellule stesse, per cui iniziano a crescere e a moltiplicarsi ad un ritmo maggiore rispetto al ritmo naturale che interessa le cellule sane.
I tumori sono classificati da Grado I a Grado IV. Quanto più aggressivo e pericoloso è il tumore, più alto è il grado. La stadiazione è un altro modo per descrivere un tumore. Lo stadio è usato per comunicare se un tumore si è diffuso.Grado I: questi sono i tumori meno maligni e sono di solito associati con una sopravvivenza a lungo termine. Essi crescono lentamente e hanno un aspetto quasi normale, osservato attraverso un microscopio. La rimozione chirurgica da sola può essere un trattamento efficace per questo grado di tumore. Astrocitoma pilocitico, craniofaringioma, e molti tumori neuronali - gangliocitoma e ganglioglioma, per esempio - sono tumori di I grado.
Grado II: Questi tumori sono a crescita lenta e hanno un aspetto un po' anomalo al microscopio. Alcuni possono diffondersi nel tessuto normale vicino e recidivare, a volte come un tumore di grado più elevato.
Grado III: questi tumori sono, per definizione, maligni. Le cellule di un tumore di grado III generano attivamente cellule anomale, che crescono nel vicino tessuto cerebrale normale. Questi tumori tendono a ripresentarsi, spesso come un grado IV.
Grado IV: Questi sono i tumori più maligni. Essi si riproducono rapidamente, possono avere un aspetto bizzarro quando esaminati al microscopio, e invadono facilmente il vicino tessuto cerebrale normale. Questi tumori formano nuovi vasi sanguigni in modo che possano mantenere la loro crescita rapida. Essi hanno anche aree di cellule morte nel loro centro. Il glioblastoma multiforme è l'esempio più comune di un tumore di grado IV.
Pazienti con diagnosi di tumore di stadio I hanno un tasso di sopravvivenza a 5 anni maggiore del 70% che scende tra il 50 e il 70% quando il tumore è allo stadio II. Tumori di stadio III determinano un tasso di sopravvivenza tra il 30 e il 40%.
CIAO A TUTTII FINALMENTE SONO RIUSCITA A PUBLICARD UNA STORIA!! VI PIACE?
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In quella camera d'ospedale
RomanceMi chiamo Beatrix Bass ho 19 anni e so quanto le persone possano soffrire per via di una malattia. A causa del cancro di mio padre ho vissuto l'intera mia vita nell'ospedale. Ho imparato a non temere quell'edificio ma ad ammirarlo. Il mio sogno è ai...