In quella camera d'ospedale

Presentazione

Mi chiamo Beatrix Bass, ho 19 anni e la mia vita è davvero complicata.
Ho un carattere difficile, non mi fido subito delle persone. All'inizio posso essere scontrosa e sembrare antipatica ma quando inizio a prendere confidenza divento una persona completamente diversa.
Ho un fratello, Marcus Bass, con il quale ho sempre avuto un buon rapporto, ma dopo la morte di papà siamo diventati ancora più uniti. Non ci assomigliamo molto, infatti a volte possiamo dare l'impressione di essere una coppia di fidanzati.

FLASHBACK
Io e Marcus stiamo camminando in giro per i negozi ridendo e scherzando quando all'improvviso ci ferma un signore.
<Scusate ragazzi, potreste gentilmente fare una foto a me e mia figlia?> Dalla pronuncia credo sia un turista.
Io e mio fratello accettiamo ed io scatto la foto.
<Comunque siete una bella coppia, complimenti.> Ci dice il signore mentre gli passo la macchina fotografica. Stavo per ribattere quando sento il braccio di Marcus cingermi la vita attaccandomi a lui e subito dopo la sua voce.
<La ringrazio, ci amiamo molto> dice dandomi un bacio a stampo sotto il mio sguardo interdetto.
<Amore andiamo prima che i negozi chiudano> mi prende per mano delicatamente e mi strascina lontano dai turisti.
Lo fermo e lo guardo con uno sguardo scioccato.
<Ma che diavolo ti è preso?> chiedo cercando di rimanere seria.
<Cosa bocconcino? Non ti è piaciuto il bacetto? Vuoi approfondirlo? Vieni> Mi prende per i fianchi ma io li tiro uno schiaffo, scherzoso, sulla guancia e lui scoppia a ridere seguito da me.
FINE FLASHBACK

Con mia madre il rapporto è buono, cerco sempre di aiutarla insieme a Marcus. Anche se siamo grandi e potremmo andare a vivere da soli, preferiamo stare con lei e non lascarla sola.
Ho un bel gruppo di amici, ma come ogni persona in questo mondo vado d'accordo con una in particolare, la mia migliore amica Juliett. Se per caso ci vedete in giro in tarda sera vestite con pigiama o cose ridicole, non preoccupatevi, stiamo andando a buttare carta igienica o petardi nei palazzi.

Il mio sogno nel cassetto? Diventare un neurochirurgo. Voglio trattare il cervello, è straordinario come una cosa così piccola possa controllare tutto il nostro corpo.