Capitolo 6

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<Dai sedetevi>
<Io vado a prendermi un caffè, volete qualcosa?> chiede Juliett avvicinandosi alla porta.
<Un caffè anche io, grazie> risponde Noah
<io no, qui fa schifo tutto> rispondo io
<io no grazie> risponde Dylan

<hai litigato con tua madre per caso?> gli chiede Noah.
<cosa te lo fa pensare? > risponde lui ironico.
<sai non lo so> ribatte il mio migliore amico con lo stesso tono.
<comunque niente di che tranquillo>
<mh... non mi convingi> il ragazzo sorride.
<è che mi sono rotto di stare continuamente in ospedale> confessa lui.
<soprattutto per il cibo immagino> cerco di sdrammatizzare riuscendoci dato la piccola risata ricevuta dai due.
<esatto, non si può mangiare niente. >concorda il moro.
<già... ok dai ora ti svelo un segreto> mi appoggio con i gomiti sulle ginocchia guardandolo negli occhi.
<spara> segue lui i miei gesti.
Gli faccio segno con un dito di avvicinarsi.
<devi chiedere di Berta la prossima volta, chiedi di farla venire in camera e fattela Amica. Se ci riuscirai allora avrai il cibo migliore dell'ospedale>  sussurro come se qualcuno potesse sentirci. In realtà stavo facendo tutta questa "scenetta" solo per fargli dimenticare il litigio con la madre.
Lui annuisce pensieroso.
<Davvero la tua stupidità coinvolge davvero tutti> si rivolge Noah a me. Io lo guardo e faccio una piccola risata per poi alzare le spalle come per dire 'modestamente'.

<Ecco a te il tuo caffè> entra Julie porge do il Caffè a Noah che la ringrazia.
Mi squilla il telefono e rispondo vedendo che si tratta di Marcus.

<ehi mia dolce sorellina dai capelli soffici che fai?> ok ha combinato qualcosa.
<che cazzo hai fatto?> vado dritta al punto.
<cosa? perché mi fai questa domanda? Cosa ti fa pensare che io abbia fatto qualcosa?> non mi lascia nemmeno rispondere che dopo due secondi confessa < ok ho accidentalmente fatto esplodere un'uovo, come cazzo ho fatto NON LO SO, NON CHIEDERMELO. Forse era andato a male o c'era una bomba dentro e doveva venir usato nella guerra o->
<Marcus lo hai cucinato nel microonde?> dico esasperata dalla sua stupidità.
<Si?> risponde dopo qualche secondo.
Sospiro ma poi scoppio a ridere sotto gli sguardi confusi dei miei amici.
<sei un coglione fattelo dire>
<perché? non si può fare?> chiede confuso.
<No> dico ovvia
<ok ma ora come pulisco?>mi chiede serio.
<non è un mio problema mio dolce fratellino dai capelli soffici >
<DAIIII> mi supplica alzando la voce.
<come vuoi pulire scusa? Prendi un tovagliolo e pulisci e poi ci passi la pezza>
<Non posso è sparso ovunque>
<ok Marcus è un uovo, quanto mai potrebbe aver sporcato? >
<Io... >
<Marcus parla >
<è finito sul centrino ricamato che è stato regalato a mamma dalla bisnonna>
<ah... quando hai scoperto come pulirlo fammi sapere. Ciao ti voglio bene> chiudo la chiamata. Adoro farlo arrabbiare.

Alzo lo sguardo dal cellulare e guardo i miei amici che mi guardano confusi.
<Tuo fratello ha fatto una delle sue cazzate?> chiede Noah inclinando la testa e annuendo sapendo già la risposta.
<ha cotto le uova nel microonde>
<merda l'ho fatto anche io una volta. Mia madre non mi ha fatto avvicinare alla cucina per tre mesi. È stata dura data la mia continua fame> racconta Dylan facendoci ridere.

Continuiamo a parlare del più e del meno.
<ragazzi devo fare la pipì ed ho bisogno anche di qualcosa da sgranocchiare. >ci informa Noah.
<Oddio si, vengo con te. > si aggiunge Jas.
I due escono velocemente dopo aver detto <arriviamo subito>.

Appena escono la stanza cade nel silenzio e soprattutto nell'imbarazzo.
Cerco di mettermi comoda sulla sedia più che potevo. Il mio sedere iniziava a chiedere pietà.
<Vuoi sederti sul letto?> mi chiede il ragazzo evidentemente capendo.
<Oh nono tranquillo, sto bene qui>
<sicura? Quella sedia sembra davvero scomoda e ci sei seduta forse da un' ora>
<Non voglio creare fastidio>dico quasi in un sussurro.
<Dai alza quel sedere e vieni qui> dice facendo spazio. Io gli sorrido e mi alzo per poi sedermi sul letto.

<Vai all'università?> chiede lui per rompere il ghiaccio.
<in realtà dovrei iniziare l'anno prossimo. Dopo il liceo ho deciso di prendere un anno sabatico>
<e cosa vorresti studiare>
<medicina> dico abbassando la testa.
<bella tosta>
<già... ma mi piacciono le cose difficili> ammetto sorridendo leggermente.
<tu invece?> gli chiedo
<bhe in realtà non lo so....Non so neanche se uscirò mai da qui in realtà> sussurra l'ultima parte sperando che io non lo senta ma con scarsi risultati dato la nostra vicinanza.
<Dai ci sarà sicuramente qualcosa che ti appassiona e che vorresti approfondire> faccio finta di nulla per non metterlo in imbarazzo.
<beh... forse qualcosa c'è, ma è una cosa stupida> abbassa la testa muovendo la mano come per scacciare una Mosca.
<non sono qui per giudicarti> dico. Lui alza lo sguardo facendolo incontrare con il mio. I miei occhi incontrano i suoi e subito sento una sensazione strana alla pancia.
Il verde dei miei occhi si scontro con il marrone dei suoi. In realtà i suoi erano più sul color nocciola.

La porta si apre facendoci sobbalzare e distogliere lo sguardo l'uno dall'altro.
<Ei ti ho preso una barretta a non so che cosa ma sembra buona> dice Noah porgendomela.
<Noah è al cocco> dico guardando la carta.
<e quindi?> mi chiede non capendo. Io lo guardo con la bocca aperta e facendo la finta ferita.
<ODDIO! VERO! SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA> si inginocchia facendomi ridere.
<ok ok stavo scherzando> dico facendolo alzare
<Non ci ho fatto proprio caso. Ora vado a cambiartela subito>
<cosa n-> non finisco la frase che Noah era già uscitamo dalla camera.
Mi giro e incontro lo sguardo confuso di Dylan.
<non mi piace il cocco> dico alzando le spalle.

<Ei bea sai se Marcus è riuscito a pulire?>mi chiede Jas.
<in realtà no. Ora lo chiamo> e così faccio.

<ei> rispondo come se non lo avessi lasciato da solo a pulire l'uovo dal centrino della bisnonna al quale la mamma tiene più di ogni cosa al mondo.
<sei una stronza>
<musica per le mie orecchie>dico sospirando e facendo una voce da snob. Ok lo ammetto posso sembrare antipatica, ma in realtà cerco di far di tutto per far sorridere le persone e con mio fratello funziona così. Anche perché amo farlo incazzare e lui ama far incazzare me.
<hai risolto? >si intromette la mia migliore amica.
<Non del tutto. L'ho girato al contrario e ci ho messo un vassoio piccolo di vetro e l'ho riempito di caramelle. Almeno la macchia è nascosta>.
<bhe ha senso>
<si lo so sono un genio> dice usando lo stesso mio tono di prima.
<seh convinto tu>
<comunque dolcezza a che ora torni?>
<non lo so, ti faccio sapere> gli rispondo.
<va bene, per stasera ordino qualcosa o preferisci mangiare qualcosa cucinata da me?>
<non so, fai come preferisci, importante che non mi fai esplodere>
<ah ah ah divertente. Ciao e non tornare tardi> chiude la chiamata.

<Ecco a te un bel bicchiere d'acqua> dice Noah entrando dalla porta all'improvviso.
<Un bicchiere d'acqua?> chiede cunfuso Dylan.
<okay che ci posso fare io se il cibo qua fa letteralmente vomitare?> risponde lui fulminandolo.  Il ragazzo alza le mani e noi ridiamo.

SPAZIO AUTRICE
Faccio schifo a scrivere lo so. Ma ci provo. Comunque lasciate una stellina ✨

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 17, 2023 ⏰

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