8. Le risposte del cuore

136 17 0
                                    

Dopo quanto accaduto alla Northland Bank mi ero allontanata un po' da tutti, raramente mi imbattevo in Zhongli e quelle poche volte che accadeva ci scambiavamo un rapido saluto. Rifiutavo ogni suo tentativo di rimediare, il fatto che anche lui mi avesse pugnalata alle spalle mi aveva ferita nel profondo. Paimon provava a distrarmi parlandomi di Mondstadt e del fatto che Venti ci avesse assicurato che le porte della sua città fossero sempre aperte per accoglierci. Spesso pensavo che forse ritornare nella città della libertà con tutti i miei amici fosse la scelta giusta, anche perché il mio viaggio nel trovare mio fratello sembrava giunto ad un vicolo cieco e, non parlando più con la persona che avrebbe potuto darmi risposte, tanto valeva andare nel posto che più mi rendeva felice.
Così, in una calda giornata primaverile, preparai le ultime cose e mi rivolsi a Paimon: -Andiamo a trovare Venti e gli altri, che dici?-
-Siiiiii, speravo me lo chiedessi. Andiamo! Andiamo! Andiamoooooo!-
Prima di lasciare Liyue, mi recai alla locanda Wangshu per salutare Xiao. Salii sulla terrazza ma non c'era, probabilmente era a caccia di hilichurls e non avrei dovuto disturbarlo; tuttavia avevo bisogno di parlare con qualcuno, avere la certezza che, anche se me ne fossi andata, ci sarebbe stato qualcuno ad aspettarmi. Per cui chiamai a gran voce il suo nome e immediatamente accanto a me, con una nube di particelle verdi e nere, si palesò anche lui.
-Mi hai chiamato Lumine?-
-Sì, volevo salutarti-
-Mh? Salutarmi e perché mai?-
-Torno a Mondstadt, ho bisogno di allontanarmi da qui e dalle ferite che questo posto mi ha procurato-
-Parli di quel fatui? Tsk, non c'erano dubbi che fosse una persona poco affidabile-
-Non dare interamente la colpa a Childe. Certo ha preso la mia fiducia, il mio affetto e il mio rispetto e li ha gettati via in un attimo, ma se Zhongli mi avesse detto la verità sin da subito credo che tutta questa situazione si sarebbe evitata-
-Avrà le sue motivazioni, conosco Rex Lapis da secoli ormai e non agisce mai senza uno scopo preciso- scrutò il mio sguardo perplesso, affrettandosi a spiegare le sue motivazioni -Ascolta Lumi- mi appoggiò la mano sulla spalla, era la prima volta che qualcuno diverso da Paimon mi affibbiasse un soprannome -Se decidi di tornare indietro non troverai mai tuo fratello e il tuo viaggio non si concluderà mai. Rimarrai bloccata in un punto non potendo né andare avanti né tornare indietro, in cerca disperata di un luogo da chiamare casa. Vedi, a causa del mio Karma non posso vivere la vita che desidero. Ho visto i miei amici più cari uccidersi a vicenda e cedere alla disperazione di questo mondo e da allora non sono riuscito più ad affezionarmi a qualcuno che potessi considerare un amico. Ho sempre vissuto come un lupo solitario, incutendo timore e rispetto alle persone che avevo davanti. Anche se ci sono i Qixing e gli altri adepti al mio fianco, quando la mia maledizione torna a farsi sentire di più sono da solo e non voglio nessuno per evitare di ferirlo. Per cui, so come ti senti-.
Non potei far a meno di sorridere e di guardarlo con gli stessi occhi con cui da piccola guardavo Aether mentre mi illustrava le ragioni per cui la casa sull'albero sarebbe stata il nostro posto felice. Ero ancora troppo piccola per capire che non era la casa sull'albero, che nostro padre aveva costruito, a renderci così felice, ma era la nostra presenza a dare un senso a tutto ed ora che lui era assente, mi sentivo come quella casetta durante i temporali: abbandonata a sé stessa.
-Quindi implicitamente mi stai dicendo di andare a fare pace con Morax-
-Non dico questo, dico solo di non ridurti come me- si appoggiò alla ringhiera guardando un punto indefinito -non voglio che anche tu provi questa solitudine-
Lo osservai, una lieve brezza gli scompigliava i capelli e mi vennero in mente le parole di Venti "Che il vento possa proteggerti". Xiao aveva una vision anemo e mi aveva salvato la vita, forse in qualche modo anche Venti cercava di comunicarmi di restare attraverso quella brezza. Così presi Xiao per un braccio e lo attirai a me, abbracciandolo. In un primo momento rimase impietrito, poi si rilassò e ricambiò l'abbraccio. Il suo profumo di menta mi inondò di nuovo, stavolta le sue braccia mi stringevano delicatamente.
-Vedi Xiao, forse non hai considerato una cosa. Io, così come Paimon e gli altri, non abbiamo paura del tuo Karma. Siamo tuoi amici e faremo in modo di trovare una soluzione ogni volta che ce ne sarà bisogno. Ma tu- mi staccai dall'abbraccio e i miei occhi sprofondarono nei suoi -devi permetterci di farlo-
Xiao non rispose, si limitò solo ad affondare il viso nella mia spalla e a mormorarmi un "ti voglio bene".
-Anch'io Xiao- gli accarezzai i capelli -Penso che parlerò con Morax e metterò da parte l'orgoglio-
-Sono felice che hai deciso di restare. Da quando ha perso l'amore della sua vita Morax non è più lo stesso e credo che il pensiero di aver perso un'amica come te lo stia logorando dentro-
-L'amore della sua vita? - ero sorpresa, immaginavo che Morax nel tempo avesse avuto delle relazioni, ma non credevo che l'amore avesse potuto segnarlo così tanto.
-Sì, un tempo Rex Lapis era innamorato di Guizhong, la dea della polvere. Il loro amore faceva invidia al mondo, tuttavia durante l'archon war Guizhong perse la vita trasformandosi in polvere. Da allora Rex Lapis ha riempito Liyue di glaze lily e, nel luogo in cui le loro anime e i loro corpi erano soliti diventare una cosa sola, sono nate le Guili Plains-
-Wow... Non pensavo che avesse vissuto tutto questo-
-Non lo dà a vedere, però ogni giorno di più sente la sua assenza-
All'improvviso sentii un vuoto dentro. "Assenza" quella parola era diventata la definizione della mia vita, non ero altro che in una ricerca disperata di mio fratello e ogni giorno di più percepivo il vuoto che aveva lasciato. Ma quella spiegazione non bastava a spiegare quella sensazione che avevo dentro. Non capivo, sentivo la mancanza di qualcosa o qualcuno, ma quel qualcuno non era solo Aether.
Ringraziai Xiao e lo salutai, appena uscita dalla locanda un tuono squarciò la serenità del cielo e la pioggia iniziò a bagnare il terreno. Sospirai. Non avevo un ombrello ed ero di fretta quindi, rassegnata, mi incamminai sotto quel diluvio. Appena percepii il freddo di quelle goccioline d'acqua addosso, il mio cuore diede un nome a quel vuoto che mi asfissiava.
Childe.

𝑈𝑛𝑡𝑖𝑙 𝐼 𝑓𝑜𝑢𝑛𝑑 𝑦𝑜𝑢| 𝘊𝘩𝘪𝘭𝘶𝘮𝘪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora