9. Domani è un altro giorno.

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"Childe"
Non riusciva a togliersi il suo nome dalla testa. Correva per le strade di Liyue, fuggendo dai suoi stessi sentimenti e dalla pioggia battente.
Si faceva largo tra gli ombrelli colorati, ignorando tutti. Fu in quel momento che lui la vide, avrebbe voluto fermarla o almeno darle il suo ombrello per evitare che si bagnasse e prendesse freddo; invece rimase lì fermo, con il cuore che batteva all'impazzata e le gambe che fremevano dal correrle incontro, stringerla forte e chiederle scusa per tutta la sofferenza che le aveva procurato. Ma Childe non riusciva a muovere un passo. Fece per girarsi, ma una voce richiamò la sua attenzione: -Stai spiando le signorine Ajax?-
-Pulcinella! Che piacere vederti qui- esclamò il rosso all'anziano signore.
-Quante formalità, da piccolo ricordo mi chiamavi sempre nonno... Ahimè, evidentemente da quando hai conosciuto l'amore sei diventato grande anche tu-
-Oh andiamo, non prendermi in giro anche tu. Già mi bastano Arlecchino e Colombina-
-E dici che non fanno bene? Andiamo guardati come sei conciato! Basta solo che tu la segua con lo sguardo e subito le tue gambe iniziano a tremare, per non parlare del fatto che ti manca il fiato e nei tuoi occhi si vede un mondo. Sai, quest'atteggiamento non si confà al tuo ruolo e alla faccia da duro che cerchi di mantenere-
Quella fu la prima volta in cui Childe era faccia a faccia con i suoi sentimenti. Provava una lieve vergogna, dopotutto per anni aveva dimostrato un sangue freddo ed una crudeltà senza limiti che gli avevano fatto guadagnare, nonostante la giovane età, gran rispetto e ammirazione tra i fatui. Inoltre, riteneva anche abbastanza ridicolo l'essersi innamorato della sua acerrima nemica e, in un posto remoto del suo cuore, temeva che una loro eventuale relazione avrebbe potuto mettere a rischio la vita della bionda. Ma perché farsi tutte queste paranoie, si domandò, prendendosi beffa di sé stesso; dopotutto Lumine lo odiava e lo voleva morto. Probabilmente andava così di fretta perché doveva incontrare qualcuno, forse proprio quel moccioso del Cacciatore di Demoni. Tuttavia provare gelosia era da stupidi: come si può essere gelosi di qualcosa che non si può avere? Improvvisamente si sentì come quando, da bambino, suo papà lo portava con sé a pesca tra i laghi di Snezhnaya e lo sgridava perché goffo ed inesperto il piccolo Childe faceva qualche danno; quella sensazione di impotenza, di rabbia perché doveva sottostare a qualcosa di più grande di lui, tutto ciò non era nulla di nuovo per lui.
Ma se da una parte l'amore aveva causato all'harbinger un ritorno all'infanzia, dall'altro la viaggiatrice correva disperata e senza ombrello verso il Wangsheng Funeral Parlor per scambiare due chiacchierata con un certo geo archon, nella speranza di incontrare con lui il fatui.
Quando la porta si aprì Zhongli si ritrovò la ragazza bagnata fradicia, fece per dire qualcosa ma il sordo schiocco di un ceffone lo precedette.
-Vaffanculo Morax-
Il castano si portò una mano alla guancia dolorante -Lumine io-
-No, non voglio che tu dica una singola parola. Avete tradito la mia fiducia e sono incazzata a bestia, ma ciò non toglie che tu sia l'unica speranza che ho per trovare mio fratello. Per questa ragione ora sono qui, non voglio scuse o altro anche perché so che non sarebbero sincere e, anche se lo fossero, non le percepirei come tali. Ho bisogno di tempo, ma non ne ho dunque sono qui davanti a te. Puoi mandarmi anche via, dopotutto ho mancato di rispetto ad una divinità, ma sappi che non mi pento di ciò che ho fatto. Ho bisogno solo di chiederti se sai dove posso trovare mio fratello poi me ne andrò e non mi vedrai più-
Zhongli mise una mano sulla spalla di Lumine -Viaggiatrice, prendi un bel respiro. Comprendo la ragione per cui tu sei incazzata e non ti biasimo perché probabilmente anch'io avrei fatto lo stesso. Per quanto riguarda tuo fratello, non posso dirti nulla a causa di un contratto stipulato ormai anni fa. Puoi tirarmi un altro schiaffo se vuoi, è il minimo. Tuttavia posso dirti che la prossima tappa del tuo viaggio, Inazuma, è sotto il controllo di Baal: l'electro archon. So che ciò non ti basta, ma è tutto quello che posso darti per ora- mormorò il castano abbassando lo sguardo.
Lumine fece un profondo sospiro e lasciò andare la sua rabbia.
-Ti ringrazio Zhongli-
-...-
-Allora vado ad Inazuma- in verità non si sentiva pronta a partire e a lasciare tutto così all'improvviso, aveva ancora da risolvere diverse questioni, tra le quali spiccava in particolar modo il nome di Childe. In cuor suo sperava che Zhongli la invitasse a restare e, forse perché le divinità riescono sempre a percepire i desideri delle persone o forse per una semplice coincidenza, il ragazzo la fermò per un braccio.
-Ad Inazuma è in atto una tempesta ora come ora, ti conviene restare qui almeno per un po'-
La ragazza si slanciò in un abbraccio e scoppiò in un pianto liberatorio tra le braccia del castano. Aveva un caos nella sua testa e sapeva che i suoi sentimenti nei confronti di quel fatui erano sbagliati ed avrebbero compromesso tutto il suo viaggio e la conseguente ricerca di suo fratello. No, non era vero. Aveva semplicemente paura di ammettere i suoi sentimenti, era la prima volta che si innamorava davvero e aveva tremendamente paura di perdere qualcosa che neppure poteva avere. Si sentiva davvero una stupida e quel piangere nelle braccia di Zhongli, le faceva bene. Dal canto suo quella era la prima volta dopo secoli che il geo archon si trovava a consolare qualcuno. Dalla scomparsa di Guizhong aveva tagliato tutti i contatti con i suoi amici e si era distaccato anche dal governo del suo amato paese, nessuno l'aveva stretto in un abbraccio quando la notte piangeva perché il letto senza la dea della polvere era troppo vuoto, nessuno gli aveva detto una parola di conforto. Era distrutto e si è costretto a rimettersi in piedi da solo, pagandone le conseguenze. Ora però aveva la possibilità di dire a qualcuno ciò che avrebbe voluto sentirsi dire quando tutto gli stava crollando addosso. Così la strinse tra le braccia e le accarrzzò la bionda chioma ancora fradicia a causa della pioggia.
-Domani è un altro giorno Lumine-

𝑈𝑛𝑡𝑖𝑙 𝐼 𝑓𝑜𝑢𝑛𝑑 𝑦𝑜𝑢| 𝘊𝘩𝘪𝘭𝘶𝘮𝘪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora