15. La notte delle stelle cadenti

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Childe's pov

-Non mi aspettavo conoscessi quella storia - osservai Lumine, abbozzando un lieve sorriso. Ero solito raccontare quella favola a Tonia quando era più piccola, non pensavo se ne ricordasse ancora e, soprattutto, che la raccontasse a qualcuno.
-In verità me l'ha raccontata Tonia...- mi rispose, giocherellando con una ciocca bionda che le cadeva sul viso. Evitava il mio sguardo, probabilmente mia sorella le aveva raccontato altro.
-Che altro ti ha raccontato quella piccola peste? - ridacchiai cercando di rianimare l'atmosfera, già fredda di per sé a causa della penombra che dominava nel corridoio.
Lumine non rispose, continuando semplicemente a camminare davanti a me. Mi arrestai, osservandola per un momento: la flebile luce della luna che filtrava dalle finestre si scontrava sui ricami dorati del suo abito, facendolo quasi brillare.
-Lumine - ipnotizzato dalla sua bellezza cercai di richiamare la sua attenzione, ma quello che venne fuori dalla mia bocca fu solamente un respiro strozzato. Parve udirmi e si voltò, così i suoi occhi ambrati si scontrarono con i miei. Nel chiarore della notte le sue iridi sembravano pozze di miele e, se prima il mio respiro era strozzato nella gola, ora sentivo le gote andarmi a fuoco e il cuore scalpitarmi nel petto.
Lumine si avvicinò lentamente a me, posandomi con delicatezza le mani sul petto: -Vorrei riuscire a guarire tutte le tue cicatrici...- mormorò, giocando con il colletto della mia camicia porpora.
-Tonia ha parlato troppo, vero? - sospirai sonoramente e appoggiai le mie mani sulle sue, accarezzandone il soffice dorso con il pollice - Lumi, non preoccupartene. Ormai è passato... - forzai un sorriso, ma da come mi guardava capivo che non bastava a convincerla.
- Non funziona con me, lo sai benissimo Ajax. -
Sentire il mio vero nome pronunciato da lei mi fece saltare un battito, avrei dovuto immaginare che, dopo aver incontrato la mia famiglia, anche lei avrebbe iniziato a chiamarmi in quel modo. Tuttavia fu del tutto inaspettato ed il modo in cui mi guardava mentre parlava, non aiutava a placare le pulsazioni del mio cuore.
-E quindi? - ribattei osservando quel cerchio luminoso nel cielo - L'importante è che io sia ancora qui no? In più se ora sono alquanto bravo nel combattimento, lo devo solo alla mia maestra Skirk. Quindi se non fossi caduto lì dentro, io non sarei quello che sono ora - spostai di nuovo lo sguardo su di lei.
-Anche Aether è nell'abisso - tolse delicatamente le sue mani dal mio petto e si avvicinò alla finestra, assorta tra i pensieri.
La osservai per un po', per poi dirigermi verso di lei e cingerle i fianchi da dietro, appoggiando il mento nell'incavo tra il suo collo e la spalla, mentre alcuni miei ciuffi le sfioravano la guancia.
- Mi domando perché non sia voluto tornare indietro con me... - mormorò osservando il cielo.
- Forse non siete sotto lo stesso cielo e non potrete guardare le stesse stelle in questo momento - la strinsi un po' più forte a me - Tuttavia sono sicuro che in un modo o in un altro le vostre anime siano collegate. Lo stai cercando da mesi ormai, forse non potrà assistere a tutti i tentativi che fai nè potrà vedere tutti i problemi che affronti pur di ritrovarlo, ma sono sicuro che in un modo o in un altro può percepire quanto tu voglia ricongiungerti con lui -.
Una dolce risatina le sfuggì dalle labbra e tracciò i miei avambracci, accarezzando ogni mia singola cicatrice con i polpastrelli.
-Parlando di problemi, tu sei il problema più grande che mi potesse capitare -
-Ehi! - protestai - E perché sarei un problema io? -
Lumine si voltò verso di me, avvolgendo le braccia attorno al mio collo: -Perché io non mi sarei dovuta innamorare, tanto meno di un Fatui - ribattè con un sorrisetto, accarezzandomi le labbra con il suo respiro.
- Il fascino del cattivo ragazzo - ammiccai, facendo scivolare le mani lungo i suoi fianchi e attirandola a me.
-Ma sta un po' zitto - roteò gli occhi
-Altrimenti? - ridacchiai avvicinando il mio viso al suo
-Altrimenti...- mi posò l'indice sulle labbra - rischierai di non sentire più la sensazione di queste dolci labbra sulle tue - sussurrò, facendo combaciare i nostri bacini.
Lentamente percepii un calore diffondersi nel mio petto e le guance arrossarsi.
- Stai giocando con la persona sbagliata, viaggiatrice - sussurrai mordendole delicatamente il dito
-Ah sì? Eppure, se non ricordo male, l'ultima volta che hai detto questa frase ti ho fatto tornare dalla tua amata sovrana con la coda fra le gambe - sogghignò, ritirando la mano - In più, ho sempre amato giocare con il fuoco - disse in un sussurro per poi far congiungere le nostre labbra. Chiusi gli occhi, il contatto tra i nostri corpi e tra le sue delicate labbra con le mie era estasi pura. Percepivo le sue dita insinuarsi sicure tra le ciocche ramate dei miei capelli, mentre il nostro bacio diventava più umido e passionale.
Si staccò delicatamente dalle mie labbra e mi rivolse un sorrisetto di sfida: -Lumine 1, Ajax 0. -
-Ti correggo biondina - sussurrai, premendo le mie labbra sul suo candido collo - Ajax 2, Lumine 0 -
-Huh? Sei un imbroglione! - mormorò dolcemente - Dimmi, che cos'altro avresti vinto?! -
-Il tuo cuore - sogghignai tracciando una scia di baci fino all'angolo della sua bocca, provocando in lei una risatina.
-Non ci sperare così tanto - disse, dandomi un piccolo buffetto sul naso ed allontanandosi da me. La guardai interdetto per un attimo, scoppiando poi a ridere -Chiedo venia principessa - le feci la linguaccia, avviandomi verso la mia camera. Una volta in stanza, calò il silenzio. Mi sentivo stordito, come se quel luogo non appartenesse più a me, in fin dei conti non ci rientravo da un po'. Era come se il tempo si fosse fermato a quando avevo 14 anni: la mia chitarra appoggiata al lato dell'armadio, il copriletto azzurro e le mie foto da bambino sparse sul muro come congelate nel tempo. Congelate proprio come la mia innocenza, avevo solo 14 anni quando caddi nell'abisso. 14 anni, ero praticamente un ragazzino ed i miei genitori mi spedirono dai fatui perché ero diventato un problema. Non che avessero torto. Dopotutto per la mia sovrana sono solo un'arma, un oggetto volto al puro male; per la mia famiglia, invece, probabilmente sono un mostro. Il solo pensiero che un giorno Teucer avrebbe scoperto che non ero un venditore di giocattoli mi faceva venire un nodo allo stomaco ed un profondo disgusto verso me stesso.
-Ajax? - la voce di Lumine mi riportò alla realtà.
-Huh? Scusami, ero -
-Perso a rimuginare troppo su cose che non dipendono da te? - disse con quel suo sorrisetto adorabile, che mi faceva impazzire.
-Non del tutto... Insomma, gran parte delle cose le ho fatte di mia spontanea volontà, quindi... - biascicai, evitando il suo sguardo.
-Ciò tuttavia non ti rende un mostro. Ognuno di noi ha una storia, degli ideali e dei sentimenti diversi. Non spetta né a te né a nessuno altro giudicare se ciò che fai sia giusto o sbagliato. Se c'è una cosa che sto imparando viaggiando per Teyvat è che il mondo può essere un posto  terribilmente stupendo e orribile allo stesso tempo e che noi siamo semplici attori che recitano una storia che non ci appartiene, ma che è semplicemente determinata dal destino. Guarda il cielo, ad esempio, nessuno ci dice se la volta celeste che amiamo ammirare sia reale o meno, ma tutti si perdono nel bagliore delle stelle e affidano loro i desideri più profondi che nascondono nelle parti più celate dei loro cuori -
-Lumi... -
-Ti amo, Ajax. Questa è l'unica costante di cui sono certa e che non muterà né in questo mondo né in qualunque altro - e così dicendo, premette le sue morbide labbra sulle mie, lasciando che le mie preoccupazioni svanissero e, in qualche modo, curando quelle ferite che avevo occultato nei meandri più oscuri della mia anima.





SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti bimbi belli! Sono tornata dopo secoliiii <33
Ammetto che mi era mancato tanto scrivere la chilumi e penso anche che delle scuse vi siano dovute, visto che vi ho appesi da 3 mesi e mezzo HAHAHAHAH
Questa credo sia la prima volta che mi ritaglio uno spazietto per me, devo dire che forse dovrei farlo più spesso. Non mi dilungo tanto perché solitamente nelle ff salto sempre queste parti LMAO.
Sostanzialmente voglio solo ringraziarvi perché nonostante la mia assenza avete continuato a leggere la mia storia e avete avuto pazienza. Vi meritate tanti biscotti eheh~
Scherzo, vi lovvo tanto.
-Shorty💜

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 30, 2023 ⏰

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𝑈𝑛𝑡𝑖𝑙 𝐼 𝑓𝑜𝑢𝑛𝑑 𝑦𝑜𝑢| 𝘊𝘩𝘪𝘭𝘶𝘮𝘪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora