Capitolo 1

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3 Gennaio 2023
Elena's Pov
La neve è una cosa che ho amato fin da piccola, rotolarmici e fare l'angelo a terra sono cose molto infantili ma che continuo a fare ancora oggi.
"Elena".
Sento urlare il mio nome alle mie spalle, il tempo di girarmi e mi ritrovo una palla di neve in faccia.
Alexandra, mia cugina, ha deciso di sfidarmi in una battaglia con le palle di neve ed io sono pronta a batterla.
"Questa me la paghi stronza".
Inizio a fare palle di neve mentre la rincorro tirandogliele addosso; mio cugino, suo fratello, si unisce a noi come quando eravamo piccoli tirando una palla in testa ad Ale.
Ci fermiamo dopo un po', sfiniti per la corsa fatta con gli stivali pesanti in mezzo a tutto quel bianco. I nostri genitori ci richiamano proprio come tanti anni fa dicendoci che il pranzo è pronto.
Prendiamo i nostri panini e ci ritroviamo seduti a terra ad ammirare l'immensa Sicilia dalle cime dell'Etna.
Sono questi pochi attimi di spensieratezza che mi portano a lottare con la depressione ogni giorno. Per ora sono più felice del solito: ho sempre amato il periodo natalizio; la famiglia si riunisce e stiamo quasi tutti insieme come nel lontano passato.
Chiudo gli occhi sdraiandomi a terra guardando il cielo, è azzurrissimo, non c'è nemmeno una nuvola. Mi ritrovo a respirare a pieni polmoni l'aria di montagna che gelata com'è mi porta a tossire.
Ale si avvicina lentamente e si sdraia accanto a me.
"Come ti senti Lena?"
"Oggi meglio, mi sento tranquilla quando siamo tutti insieme qui sopra, lo sai."
La vedo annuire con la coda dell'occhio.
"A febbraio stiamo pensando di andare in Trentino a sciare."
"Sarebbe stupendo..."
Dico con un po' di malinconia pensando a quando ci andavamo anche con zia Giovanna, l'altra sorella di mamma, che era un punto fondamentale della mia vita fino al suo trasferimento in Svizzera avvenuto 10 anni fa.
"So che ti manca zia."
"Non scende quasi mai qui."
"Lo so, lo so...magari la convinciamo a venire con noi a sciare però."
"Non ci spero nemmeno, meglio non farsi aspettative, le persone le deludono sempre."
Il telefono mi vibra in tasca, segnale di un messaggio. Lo prendo curiosa di chi possa essere; è una notifica di Instagram.
Spampistefania ha aggiunto qualcosa alla sua storia
Un sorriso nasce spontaneo sul mio volto, apro curiosa la notifica ed il mio cuore perde un battito.
Una sua foto in mezzo alla neve con Jeff. Il tag 'Etna' e la frase 'Quanto mi sei mancata terra mia.' risaltano ai miei occhi che sono ancora incerti su quanto stanno vedendo.
Inizio a correre come una vera e proprio bambina e ad urlare.
"Non ci credo! È qui!"
Alexandra si allarma vedendomi fare la pazza mentre i miei genitori, dopo avermi lanciato uno sguardo, si disinteressano della situazione sapendo che sarà uno dei miei normali scleri.
"Ale, Stefania è qui."
"Chi?"
Il suo sguardo è confuso, io inizio a gesticolare non riuscendo più a spiccare parola.
"Oh." Dice lei capendo.
"Oh!" Urla realizzando quanto sta succedendo.
"Perché non prendiamo la macchina e la andiamo a cercare? Sono poche le zone in cui potrebbe essere." Mi propone. Farebbe di tutto per rendermi felice.
"Ale ma che dici, potrebbe essere dal lato opposto in cui siamo noi e magari ad un'altitudine diversa. È impossibile trovarla e poi magari si sta rilassando, non vorrei disturbarla per nessuna ragione al mondo."
"Senti Elena, è da settembre che mi stressi, anzi stressi chiunque, su quanto tu voglia incontrare Stefania. Parli solo e soltanto di lei. So bene cosa lei significhi per te. Andiamo forza!"
Saliamo in macchina in fretta dicendo ai nostri genitori che torneremo entro 2 ore, prima che faccia buio, e che faremo attenzione.
Non poche urla ci arrivano alle orecchie ma noi saliamo ormai convinte su cosa fare.
"Abbiamo 2 ore scarse, alle 16 dobbiamo tornare Ale. Non possiamo scendere con il totale buio."
"Lo so Lena, pensa positivo."
Il tempo passava in fretta, di lei nessuna traccia.
"Magari è una foto vecchia, magari è già andata via. Dovremmo tornare."
"Facciamo l'ultimo tentativo e poi torniamo va bene?"
Annuisco ormai rassegnata.
La tristezza prende possesso del mio cervello e del mio cuore e lei lo nota.
"Guarda, ci sono delle macchine parcheggiate, vado a guardare se c'è lei e torno subito a chiamarti in caso."
Annuisco cercando di non far uscire le lacrime che si stanno formando nei miei occhi. Un groppo si crea nella mia gola. Dannata sensibilità e dannate aspettative. Queste le ho create io.
Alexandra ritorna negando con la testa.
Io faccio spallucce.
"Ti prometto che te la farò incontrare Elena. Ti prometto che accadrà prima o poi."
Cerco di pensare positivo mentre mia cugina guida per tornare dai nostri genitori.
Carichiamo le cose in macchina ed Ale decide di fare la discesa con me in macchina così da farmi i massaggini in testa che sa che mi rilassano tanto.

Come mi innamorai di STe (Stefania Spampinato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora