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L'indomani Hermione svegliò Ginny di buon'ora, entrando con furia nella sua stanza.
"Ma che fai! Ma sono le nove, ti prego Hermione sembri mia madre!"
"Alzati Ginevra, dobbiamo uscire. Ho bisogno di una consulente!"
Ginny aprì gli occhi, sorpresa.
"Cccosa? Consulente? Di cosa stai parlando?"
Hermione si infilò sotto alle coperte dell'amica, cercando un po' di privacy. Poteva essere sincera con lei, dirle la verità.
"Ginny, io... non so come dirtelo. Ma... "
"Sputa il rospo, s u b i t o!"
"Io non so nulla sul sesso. Niente di niente."
"Ti sei intrufolata nel mio letto per provarci? Hermione io ti trovo bellissima, ma... diciamo che attualmente sono occupata ecco, in caso non lo avessi capito."
"Smettila Ginny, sono seria. Voglio imparare, voglio rendermi più sensuale agli occhi degli altri... io..."
Le due amiche si guardarono, Ginny l'abbracciò stretta.
"Hermione... qualsiasi cosa tu abbia in mente, non funzionerà. Non possiamo andare ad Hogsmeade e trovare qualcuno che voglia fare del sesso con te. Certo, lo troveresti sicuro con quel paio di tette che ti ritrovi. Ma non credo sia l'idea migliore, anzi. Dovresti partire da te... da come percepisci la cosa."
Hermione osservò l'amica.
"Spiegati meglio" disse asciugandosi una lacrima solitaria.
"Devi prendere confidenza con l'argomento. Pensi che non ti abbia vista che ogni volta che si parla di qualcosa legato alla sessualità tu te ne vai? O arrossisci? Devi vederti con occhi diversi, considerare che il sesso non è una cosa diabolica e del quale vergognarsi, comincia a prenderti cura del tuo corpo e a vederti davvero per la donna piacente che sei. Esci da quel guscio Hermione. Cerca di considerarti come la donna bella ed emancipata che sei!"
Ginny sembrava un fiume in piena, aveva espresso un concetto così complesso con una voce piena di amore e comprensione, aveva semplicemente detto alla sua migliore amica di darsi una svegliata e di non vergognarsi più.
"Da quando sei diventata così saggia Ginevra?"
"Da quando io ed Harry..."
"Shh shhh ok ok... chiaro."
"Ecco vedi? Lo hai appena fatto! Quindi adesso sai che cosa? Ti racconterò nei minimi dettagli cosa ho fatto la sera prima di venire qui, ok?"
"No, ti prego..."
"Si invece, e tu mi devi guardare negli occhi senza vergogna. E oggi possiamo andare a comprare qualcosa di sexy per te..."
"Ginny io non so se sono pronta..." Hermione era davvero in difficoltà, sarebbe riuscita?
"Intanto vieni qui, ci vuole un abbraccio d'incoraggiamento. Poi passiamo subito al sesso orale!"
Le due amiche si guardarono negli occhi e scoppiarono in una risata complice. Lo svezzamento di Hermione era appena iniziato.

***
Quel pomeriggio le due ragazze passarono in rassegna tutti i negozi di intimo della zona.
Non erano moltissimi, ma Ginny conosceva qualche posto un po' diverso dagli altri. A fine giornata Hermione tornò al dormitorio piena di cose nuove: slip di pizzo, body succinti e reggiseni a balconcino, creme profumate e lozioni per capelli, tutto scelto con cura.
Ginny era stata adorabile e le aveva consigliato tutto ciò che potesse in qualche modo valorizzare le sue forme. Inizialmente la giovane Grifondoro si sentiva a disagio, un po' imbarazzata, poi però guardarsi allo specchio con quegli indumenti la incuriosiva, si sentiva sexy e non aveva mai pensato di esserlo.
"Io se fossi un uomo impazzirei..." le aveva detto Ginny spiandola nei camerini.
Quindi Hermione l'aveva ascoltata e aveva comprato tutto ciò che l'amica le aveva fatto provare.
"Diciamo che per la festa di Halloween sei sistemata, no?"
"Manca poco! Non ci avevo pensato..."
"Eh invece devi metterti in gioco, vedrai che troverai un bellissimo cavaliere."
"Ginny, non mi piace nessuno!" piagnucolò Hermione sistemando la biancheria nei cassetti.
"Dobbiamo trovare qualcuno... ma non ci pensiamo adesso. Andiamo a cena, sto morendo di fame."
Le due amiche scesero nella sala grande e presero posto vicino ai loro compagni di casa.
"Pss, Hermione, guarda la... Lewis non ti piace?"
Hermione scosse la testa.
"Adrew?"
"No Ginny, è brutto!"
"Quel Serpreverde laggiù?"
"No, è uno stronzo."
La sfilza dei NO pronunciati da Hermione esaurì tutti gli studenti della sala grande, nessuno faceva per lei.
"Dai andiamo Ginny, ho la ronda anche stasera e sono esausta, vado a farmi una doccia."

Hermione voleva solo entrare in doccia e rilassarsi, così decise di prendersi qualche ora per profumare la sua pelle e lisciare i suoi capelli. Lo fece con calma, aprendo boccette costose acquistate qualche ora prima, riempiendo il bagno di bolle e di vapori. Uscì solo quando la sua pelle profumava di vaniglia e i suoi capelli luccicavano setosi.
Scelse un completo bianco, semplice a sensuale e si osservò allo specchio per qualche minuto: accarezzò le cosce agganciando le calze di lana della divisa, indossò il reggiseno e si prese del tempo per muovere le mani suoi seni prima di abbottonare la camicia bianca, così pura e casta, completamente in conflitto con i desideri e i bisogni di Hermione; si sentiva un po' sfacciata ed era un sentimento così nuovo che quasi la spaventò.
Guardò l'ora giusto in tempo e si fiondò per i corridoi. Le piaceva fare il prefetto, ma a volte avrebbe voluto starsene in camera sua, a leggere un buon libro o a scoprire qualche nuovo modo per darsi piacere.
Ma mentre sentiva questi pensieri diventare più spinti si trovò nello stesso corridoio della sera prima. Aveva meno paura, anzi, si sentiva pronta per mandare qualsiasi coppia dritta a letto e non voleva certo passare per la piccola innocentina e frigida agli occhi di qualche professore!
La bacchetta illuminava il corridoio e subito colse due ragazze intente a pomiciare selvaggiamente.
"Patricia! Silvy! – le ammonì con tono autoritario – non mi sembra il luogo adatto, non vi pare? Potete andare nelle vostre stanze, e 50 punti verranno tolti a Grifondoro per la vostra sfacciataggine!"
Le due ragazze, dopo essersi sistemate le gonne, guardarono Hermione sorprese e lentamente si dileguarono nel buio.

"I miei complimenti signorina Granger, abbiamo vinto l'imbarazzo?"
La voce baritonale di Piton echeggiava nel corridoio silenzioso e lo vide avvicinarsi con la bacchetta sguainata, fino ad illuminarle il volto.
"Buonasera professore, ancora da queste parti?"
"Ogni sera Granger. Non preferirebbe anche lei dormire invece che girovagare per i corridoi a togliere punti ai suoi compagni?"
"Si, decisamente – Hermione si accasciò su una panchina – sono esausta."
"Potrebbe richiedere un cambio, ma si priverebbe della soddisfazione di mandare a letto tutti gli studenti, come dire, insoddisfatti..." Piton abbozzò un sorriso, che Hermione percepì quasi diabolico.
"Con queste ronde anche io sicuramente andrò a letto insoddisfatta" Hermione lasciò scivolare questo pensiero fuori dalla bocca, senza rendersene conto.
"Mi scusi?" Piton alzò il sopracciglio così in alto che Hermione pensava potesse raggiungere la torre di astronomia. E poi si rese conto di ciò che aveva appena detto davanti al suo professore.
"Io non volevo essere..." bofonchiò Hermione rossa come un peperone.
"Fili al piano di sotto signorina Granger, la ronda la continuo io... così lei potrà andare a letto S O D D I S F A T T A." lo disse così ben scandito che non lasciò alcun dubbio di interpretazione. Hermione aveva fatto la seconda figuraccia con Piton in meno di 24 ore: non solo gli aveva fatto capire di essere inesperta e ingenua, ma anche insoddisfatta sessualmente.
Ottimo Hermione, sei un genio, un vero genio, pensava mentre si infilava sotto alle coperte, stanca e imbarazzata come non mai.
Che poi, perché con Piton?
Cosa voleva ottenere? Fare in modo che lui cambiasse idea su di lei?
Ci stava pensando troppo... stava pensando troppo a lui.

Tentazioni ProibiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora