Capitolo 7
I venti di fine estate rendono le persone inquiete.Sebastian Faulks
Quando tornarono in Francia, l’anno scolastico giunse al termine.
I voti dell’ultimo periodo non erano stati eccezionali come avrebbe voluto, ma quello che era successo a causa del Torneo Tremaghi aveva certamente influito.
Giugno arrivò con i suoi colori caldi e il profumo di gelsomini. Parigi in primavera era un quadro romantico e meraviglioso.
Un pomeriggio, sedute al tavolino di una gelateria in centro, Linda affondò il cucchiaio nel suo gelato al lampone e si schiarì la voce.
Doveva parlare a Rhea e stava cercando di trovare le parole giuste.
Una decina di sacchetti pieni di vestiti griffati giaceva ai loro piedi e il profumo zuccheroso di macarons si poteva sentire nonostante la brezza tiepida dell’estate.
«Scricciolo, devo dirti una cosa e non posso più rimandare. Vedi, mi è stato comunicato che alla fine dell’estate verrà inaugurata una nuova sede dell’Élégance Folle a Londra e mi è stato proposto il ruolo di caporedattrice. Ecco, la richiesta è rimasta in sospeso perché quando l’ho saputo, nel periodo di dicembre, non ho avuto modo di parlartene. Avrei dovuto farlo quando ti ho portato l’abito per il Ballo del Ceppo, ma… Non me la sono sentita. Tesoro, se non vuoi trasferirti faccio sempre in tempo a declinare. So che qui hai tutti i tuoi amici, ma trasferendoci a Londra potresti frequentare Hogwarts e lì ci sono Chloe, Draco, Theo e Blaise».
«Mamma…»
«Se non vuoi lo capisco perfettamente. Come volevo dirti posso ancora declinare e…»
«È meraviglioso!» Rhea si alzò dalla sedia e si gettò letteralmente tra le braccia di Linda stringendola in un abbraccio soffocante.
«Mamma, non puoi immaginare quanto sono felice! Accetta la proposta, ti prego!»
Linda ricambiò l’abbraccio senza parole. Si era immaginata una reazione avversa da parte di sua figlia, ma mai che fosse entusiasta di cambiare vita con tanto poco preavviso.
«Io… Rhea, sei sicura?»
«Sì!» squittì Rhea sciogliendo l’abbraccio, sorridendo felice come una bambina il giorno di Natale. «Devo dirlo subito a Chloe! Di nuovo insieme… Non riesco a crederci!»
Quando tornarono a casa, Rhea si precipitò in camera sua e prese Maria Antonietta tra le braccia facendo una giravolta su sé stessa per la felicità. Il gatto miagolò infastidito, ma dopo qualche istante venne adagiato sul letto e Rhea si accomodò alla sua scrivania armandosi di pergamena e calamaio per scrivere alla sua migliore amica. Mentre scriveva emozionata e piena di entusiasmo, lo sguardo le ricadde sull’indirizzo di Harry Potter e su quello di Adrian Pucey in cima ai disegni di Chloe. Affondò i denti nel labbro inferiore e si scoprì dispiaciuta dal non aver ricevuto lettere da Harry. Quando si erano salutati l’ultima volta era convinta di ricevere una sua lettera nel giro di qualche settimana, invece, gufo dopo gufo, nessuna busta riportava il suo nome.
Quanto ad Adrian, con il suo indirizzo in agenda, Rhea pensava spesso di scrivergli, ma quando si decideva a farlo non sapeva mai che cosa dirgli e inevitabilmente il pensiero correva a Harry e al fatto che lui, invece, contrariamente ad Adrian, il suo indirizzo lo aveva e non si era mai scomodato a farsi sentire.
Si sforzò di scacciare quel pensiero e intinse la punta affilata della penna nell’inchiostro per continuare a scrivere. Harry Potter non aveva alcuna importanza per lei.
«Pensierosa, bambina?» domandò Nives dal suo ritratto, osservando sua nipote con uno sguardo insinuante. Rhea si volse a guardarla e con un flebile sorriso scosse la testa. Come sempre, sua nonna era in grado di leggerle dentro senza che lei potesse impedirlo.
Dopo qualche giorno, scrisse a Camille e Philippe per incontrarli a Parigi dove avrebbe avuto modo di salutarli prima del trasloco a Londra.
Li incontrò in piazza Trocadèro, di fronte alla Torre Eiffel, dove loro l'avevano attesa sorpresi e curiosi allo stesso tempo. Capitava sovente che si vedessero in estate, ma non era mai successo con l'urgenza e le premesse che Rhea aveva scritto loro sulle lettere.
Seduti su un muretto al sole delle quattro del pomeriggio, Rhea si decise a parlare.
«Mi trasferisco a Londra, ragazzi».
«Te ne vai, Cherì?»
«Sì. Oggi stesso andrò con mamma a Beauxbatons da Madame Maxime per il trasferimento ad Hogwarts».
Camille guardò la sua più cara amica di infanzia e gli occhi di un dolcissimo azzurro, alla luce calda del sole, divennero ancora più limpidi specchiati dalle lacrime.
«Questo vuol dire che non ci vedremo più?»
«Ci vedremo presto e ci scriveremo. Mamma è la nuova caporedattrice dell'Elégance Folle di Londra. Credo che abbia fatto bene ad accettare... E io sono felice».
«Così potrai finalmente stare con i tuoi amici inglesi...» mormorò triste Camille, e Rhea le prese la mano con la sua stringendola.
«Mi mancherai da morire. Per me sei e sarai sempre una sorella».
Camille non riuscì più a trattenersi e Rhea la strinse in un forte abbraccio, a cui anche Philippe partecipò avvolgendo tra le braccia le sue amiche. Nonostante tutto, la loro amicizia era e sarebbe rimasta preziosa.
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Destined -The Hogwarts Saga Book one. The Origin
FanficQuando Beauxbaton e Durmstrang giungono ad Hogwarts per il torneo Tremaghi, Harry conoscerà Rhea Collins, studentessa della prestigiosa scuola francese nonché amica d'infanzia di Draco Malfoy e Chloe Lewis, unica studentessa Serpeverde a cui Harry...