Capitolo 10
"Finché non diverranno coscienti della loro forza, non si ribelleranno e, finché non si ribelleranno, non diverranno coscienti della loro forza."
George OrwellPrima della rissa.
Ore 22.00
Dormitorio femminile di Grifondoro
Rhea si stava esercitando nell'utilizzo della sfera supervisionata da nonna Nives che la osservava dal suo ritratto. Come prima dell'estate tra quelle mura, le visioni erano di nuovo confuse.
Da settimane soffriva di lancinanti mal di testa e la mattina trovava il cuscino con qualche macchia di sangue, lacrime impercettibili che le uscivano dagli occhi senza che lei se ne rendesse conto.
Aprì le mani a pochi centimetri dalla sfera e fece un profondo respiro per concentrarsi.
Nel giro di qualche istante gli occhi divennero bianchi e tutto il mondo reale, lo spazio intorno a lei e il vociare dei compagni di scuola in Sala Comune, si dissolsero nel nulla lasciando spazio a una delle visioni più raccapriccianti e confuse di sempre.
Intrappolata tra un materasso il suo corpo.
La luce soffusa di tanti lumi ci circonda, mi mostra i suoi splendidi occhi.
Mi fissano intensamente, supplichevoli, voraci come quelli di una bestia selvatica che dilania la sua preda.
Le sue mani calde e accoglienti mi cingono il viso, sento le dita premere sul cranio e sento le forze venire meno, il respiro azzerarsi.
Il cuore sta rallentando.
Ho tanto freddo.
Un bacio di morte mi distrugge.
I muscoli delle sue braccia sono tesi per impedirmi di scappare, gli occhi sempre più neri e inespressivi si assottigliano sofferenti.
Muoio per lasciarlo vivere.
Un amore straziante per cui da sempre mi dispero.
«Rhea!»
Qualcuno la stava richiamando al presente.
Nonna Nives, forse Hermione.
«Rhea!»
Ancora una volta.
Improvvisamente, scuotendola con violenza, Hermione riuscì a farla rinvenire da quel terribile incubo.
Dagli occhi bianchi di Rhea scendevano lacrime copiose di sangue ed Hermione, non sapendo assolutamente come comportarsi in una situazione come quella, su consiglio di nonna Nives fece l'unica cosa sensata: portare Rhea dalla professoressa McGranitt. Quando riprese conoscenza, Rhea si accorse di essere seduta nell'ufficio della vicepreside.
Minerva le vuotò una tazza di tè bollente e la sospinse verso di lei. Hermione, nel frattempo, camminava nervosamente avanti e indietro tormentandosi le mani. Quando si accorse che Rhea era finalmente tornata in sé le sedette accanto.
«Come ti senti? Mi hai fatto prendere un colpo!»
«Io... Sto bene, credo. Adesso».
«Sei responsabilità mia in questo momento, cavolo! Ma cosa ti è saltato in testa?»
Rhea fece per rispondere, ma i pensieri erano ancora troppo confusi per riuscire a formulare una risposta sensata. «Io...»
«Signorina Collins», le interruppe la McGranitt, osservando Rhea con apprensione, «visti i tuoi recenti malesseri, ritengo che qualche lezione in più con la professoressa Cooman sia la soluzione più adatta per capire da che cosa dipendono, se sono collegati effettivamente alla chiaroveggenza. So che le tue visioni stanno riscontrando qualche problema, perciò...»
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Destined -The Hogwarts Saga Book one. The Origin
FanfictionQuando Beauxbaton e Durmstrang giungono ad Hogwarts per il torneo Tremaghi, Harry conoscerà Rhea Collins, studentessa della prestigiosa scuola francese nonché amica d'infanzia di Draco Malfoy e Chloe Lewis, unica studentessa Serpeverde a cui Harry...