CAPITOLO 5

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Capitolo 5

 

 

“Di regola, gli uomini si preoccupano più di ciò che non possono vedere che di ciò che possono vedere”.


Giulio Cesare

 

Il freddo che penetrava dalle finestre del dormitorio femminile di Serpeverde fece venire a Chloe la voglia di crogiolarsi sotto quelle coperte smeraldine e non uscirne mai più.


Erano successe molte cose il giorno prima.

Era stata il tesoro di Harry per la seconda prova del Torneo, costretta a rimanere sveglia e immobile sul fondo del Lago Nero e aveva abbracciato Draco.

Come diamine le era venuto in mente?

E poi, Fred l'aveva raggiunta, stretta fra le braccia, portata in una stanza isolata e...

Solo a ripensarci sentì le guance in fiamme e il disagio premere dal fondo del suo stomaco.

Scalciò via le coperte con un grugnito, sotto gli occhi stralunati di Pansy, Daphne e Millicent sveglie da poco, mentre si dirigeva verso il bagno, per poi vestirsi e dirigersi verso la scrivania senza rivolgere la parola a nessuno.

«È tutto ok, Chloe? Sembri... strana», le disse Daphne, facendola arrossire ancora di più.

«Non... non sono strana, ho... Ho solo fretta. Volevo studiare un po' in biblioteca prima delle lezioni», replicò, ignorando i loro sguardi indagatori mentre riponeva i libri nella borsa.

«Tu e Weasley siete spariti ieri. E sei tornata parecchio tardi...È successo qualcosa?» domandò Pansy, e in quel momento Chloe perse la concentrazione e inciampò nelle sue stesse scarpe, imprecando.

«Per Merlino! Queste dannate scarpe!» esclamò, facendo strabuzzare gli occhi alle sue amiche.

Le indossò, prese toga e sciarpa verde e argento, e si diresse alla porta.

«Va tutto bene. Non è successo niente! Ok? Niente!» Se lo ripeté con talmente tanta enfasi, si rese conto, che se Pansy non aveva capito prima, avrebbe certamente tratto le giuste conclusioni in quel momento.

Chloe scese velocemente in Sala Comune dove per poco non si scontrò con Draco che le intimò in modo piuttosto aggressivo di stare più attenta.

Anziché rispondere, come aveva sempre fatto, si limitò a superarlo e a uscire di corsa dal dormitorio, lasciando lui e Blaise esterrefatti.

Non capiva nemmeno lei perché si stesse comportando così.

Ciò che era successo con Fred, era la logica conseguenza di una relazione amorosa e lei lo aveva voluto.

Era sicura, però, che non avrebbe mai dovuto sentirsi così.

Avrebbe dovuto essere felice, soddisfatta, proprio come Pansy la sera del Ballo del Ceppo.

Tuttavia, le uniche emozioni che avvertiva erano insoddisfazione e disagio. Sentiva il bisogno di parlarne con Rhea o sarebbe esplosa.

Destined -The Hogwarts Saga Book one. The OriginDove le storie prendono vita. Scoprilo ora