CAPITOLO 8

47 4 8
                                    

Capitolo 8

"Che stagione l'adolescenza. Senti di poter essere tutto e ancora non sei nulla e proprio questa è la ragione della tua onnipotenza mentale".

Eugenio Scalfari


Il primo settembre arrivò in fretta e il binario 9 e ¾, come sempre, era gremito di studenti e genitori.
Le ultime settimane, Chloe le aveva passate a casa di Rhea per aiutarla con il test d'ingresso che l'attendeva, che avrebbe determinato se la ragazza sarebbe potuta entrare regolarmente al quinto anno o retrocedere al quarto.
Rhea era arrivata prima ad Hogwarts proprio per questo motivo e si era già premurata di scriverle via lettera che era andato tutto per il meglio, esattamente come Chloe immaginava.
Sapeva che ce l'avrebbe fatta, l'aveva interrogata più volte, trovandola più che preparata.
«Hai preso tutto, pulce?» domandò suo padre, premuroso come sempre.
«Sì, papà. Ti scriverò se dovesse mancarmi qualcosa. Ora è meglio che salga, Blaise, Draco e Theo avranno già occupato un posto», mormorò abbracciandolo forte.
«Abbi cura di Rhea quest'anno. Merlino solo sa se i Grifondoro l'accetteranno come una di loro. Mi raccomando, pulce».
Aron considerava Rhea come una seconda figlia, esattamente come Jack con lei.
Chloe salì sul treno con la sua valigia, ma invece di dirigersi subito nel vagone occupato dai Serpeverde, raggiunse la carrozza dove aveva visto un'altra persona con cui voleva parlare.
«Incredibile. Costretto a vederti anche qui, Lewis», commentò Ron che stava raggiungendo con Hermione quella che sapeva essere la carrozza dei Prefetti, cosa che avrebbe fatto anche Draco.
Chloe non era stata scelta per quell'incarico, ma non ne era affatto sorpresa. Piton la odiava e non era certo un segreto.
«Finiscila, Ronald!» lo rimbeccò Hermione, sorridendo a Chloe non appena Ronald si allontanò.
«Ti trovo bene, Chloe».
«Anche io ti trovo bene, Hermione. Prefetto. Ovviamente».
«Già, e ritengo che questa spilla sarebbe stata molto meglio a te che alla Parkinson».
Chloe sorrise. Un sorriso mesto, spento, che non coinvolgeva gli occhi.
Nella mente l'espressione delusa di sua madre nel sapere che non sarebbe diventata Prefetto.
«Piton si sarebbe fatto lavare i capelli piuttosto che dare a me quella spilla», disse infine facendola ridere.
«Harry sta arrivando. È andato a prendere qualcosa da mangiare dal carrello».

****

«Era ora! Dove eri?» domandò Blaise non appena Chloe, sorridendo, varcò la soglia del vagone occupato dai Serpeverde.
«A discutere di alcune cose», rispose lei vaga, facendo caso alle mani di Pansy tra i capelli di Draco.
«Allora... Com'è stato l'incontro con i Prefetti delle altre Case?»
«Una noia mortale. Esattamente, con chi stavi discutendo?» Le domandò piccata Pansy, quasi la presenza di Chloe l'avesse terribilmente infastidita.
Draco, scocciato e infastidito dalle carezze di Pansy, la scansò in malo modo e recuperò uno dei suoi libri dalla ventiquattr'ore nera ai suoi piedi.
«Sarà andata dai suoi amichetti imbecilli di Grifondoro. Perché stupirsi?» Rimbeccò freddamente, immergendosi nella lettura.
«Dove io sia andata, Malfoy, non sono affari che ti riguardano», replicò Chloe altrettanto freddamente, per poi rivolgersi a Pansy.
«Se hai qualche problema, Pan, non hai che da dirlo».
«Il mio problema è che dall'anno scorso non fai che stare in compagnia di Potter. È un problema per tutti, in realtà, non solo mio».
Draco ignorò il discorso e continuò a leggere il suo libro in santa pace.
«Questo non va bene, Chloe. Pansy ha ragione», le disse Theodore, seduto nel sedile alle loro spalle.
«Il tuo problema porta un altro nome, e non è certo quello di Harry», replicò Chloe velenosa, provando un insolito fastidio nel guardare il modo in cui Pansy accarezzava i capelli di Draco. «Attenta alle assurdità che dici. Ti si potrebbe annodare la lingua. Posso essere amica di chi voglio e fare quello che voglio!»
«Anche essere amica di chi si diverte con te e poi ti scarica? Complimenti, Chloe, non ti smentisci mai...» replicò Pansy sarcastica, seguitando ad accarezzare i fili argentei sulla testa di Draco. Chloe strinse i pugni e si rivolse a Theodore.
«Tua cugina, la mia migliore amica, è una Grifondoro. Questo cambia ciò che è? Non penso proprio!»
«Mia cugina è un caso a parte. Ma tu non eri con mia cugina, Chloe, eri con Potter. Questa storia va avanti dall'anno scorso e non ci piace».
«Nemmeno a me piace il fatto che ti porti a letto alcune ragazze di Grifondoro, ma non vengo a romperti le scatole!»
Pansy sorrise malignamente.
«Oh! Abbiamo un'esperta dell'argomento qui!»
Chloe ricambiò il sorriso.
«Meglio che eviti di fare tanto la vissuta su questo argomento, Pansy. Non renderti più patetica di quanto tu non sia già».
Blaise strinse il braccio di Chloe percependone il tremore. Dopo la storia con Fred Weasley, tutti quanti sapevano che quello era un tasto dolente.

Destined -The Hogwarts Saga Book one. The OriginDove le storie prendono vita. Scoprilo ora