10: Verità

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Gaia pov's

Ero al terzo banco, mentre l'insegnante stava spiegando chissà cosa.
Ero distratta a guardare un punto fisso della lavagna, mentre pensavo all'accaduto di ieri sera.
Come mai Ciro si era comportato in quel modo?
Perché lei aveva provato quei sentimenti quando l'aveva toccata?
Una marea di domande la travolse, non rendendosi conto che l'artefice di tutto cioè si trovava nel banco dietro al suo, che la divorava con gli occhi.

«Rossi, mi può ripetere cosa sto parlando»

Gli chiese l'insegnante riportandola nella realtà.
Senti gli occhi di tutti addosso, specialmente quelli di qualcuno che gli bruciavano quasi la schiena.

«Bene... Ora segui la lezione e non distrarti più»

Continuò l'insegnante capendo che Gaia non avrebbe risposto.
Poco dopo la ragazza gli chiese se poteva andare in bagno, e quanto gli diede l'approvazione uscì dalla porta, e mettendosi in un angolo riparata, dove non poteva vederla quasi nessuno, estrasse la sigaretta che si era fatta fare da Totò in cambio di farsi dire cosa era successo prima che venisse lui a disturbare lei e Ciro.
Quando accese la sigaretta con l'accendino, e aspriro da essa, senti un brivido lungo tutto il corpo.
Adorava la sensazione che gli dava dopo tre giorni di astinenza.
Era immersa nei suoi pensieri, fin quando qualcuno si mise seduto accanto a lei, interrompendoli tutti.

«Che ci fai qui?»

Gli chiese lei guardandolo accendersi una sigaretta.

«Dovevo fumare»

Rispose lui rimettendosi l'accendino nella tasca dei pantaloni.

Gaia si incanto a guardarlo.
Il suo sguardo fisso a guardare il mare, i suoi capelli perfettamente uniti dalla lacca, non si muovevano di un millimetro, il taglio al sopracciglio che lo rendeva più attraente.
Gaia per un minuto penso che era veramente bello, e che se non avesse avuto quel carattere, ci avrebbe fatto volentieri qualcosa.

«C ré, te si incantata a guardarmi? Lo so che sono bello, ma così mi scupi»

Disse lui, girandosi verso di me.
I loro occhi si incrociarono, facendo percorrere un brivido su tutto il corpo di Gaia.

«Ma quando mai. Ti monti troppo la testa Ciro»

Disse lei girandosi dall'altra parte a guardare il mare, mentre la osservava attento.

«Ora sei tu che ti sei incantato»

Gaia si giro verso di lui, osservandolo attenta.

«Su, pecche si troppo bell»

Gli disse lui avvicinandosi, mentre scandiva ogni parola.
Quando senti il respiro di Ciro sulle sue labbra, volto il viso verso il mare.
Non voleva assolutamente ritornare alla situazione di ieri, non voleva sentirsi debole davanti a lui.
Non gli era mai capitato di provare quelle cose per un ragazza oltre all'atto carnale.
E questo la spaventava.

«Dai Ciro non esagerare»

Continua lei diventanto leggermente rossa.
Non gli era mai successo di arrossire per un complimento di un uomo.
Eppure ne aveva sentiti tanti.
Ma l'unica cosa che Gaia non capiva, è che Ciro non era uno qualsiasi.
Ciro la guardava attento, mentre aspirava il fumo dalla sigaretta.

«Non esagero, è la verità

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«Non esagero, è la verità. Tutti ti vanno dietro Gaie, e tu nemmeno te ne rendi conto. Stai sulle tue, senza guardare gli altri, non dai la possibilità a nessuno di avvicinarsi, a meno che non voglia tu, o non ti si preda alla sprovvista»

Le parole di Ciro l'avevano presa in pieno, era come se fosse giusto a leggerla dentro.
Ma l'unica cosa che Gaia non aveva intuito, che Ciro si riferiva anche a lui.
Voleva cercare di stargli vicino, ma lei non glielo permetteva, solo se la prendeva alla sprovvista.

«Da quando sono nata mi si è stato insegnato così, allontanare le persone indesiderate, e avvicinare solo quelle di cui potevo ricavarci qualcosa, denaro, benessere fisico o altro, ma mai qualcos'altro oltre a quello. I sentimenti per me non esisto. Niente di questo»

Ciro rimase immobile, ascoltando ogni sua parola, riflettendo su esse.
Gaia non sapeva perché si stava aprendo con lui.
E Ciro non sapeva perché la stava ascoltando, e perché stesse riflettendo su ogni cosa disse la ragazza.

«Ti capisco. Mio padre mi ha cresciuto solo con la convinzione che dovessi diventare il boss di Napoli, nient'altro. So che le mie parole non serviranno a niente, e che non sarò il primo a dirtelo, ma voglio darti un consiglio... Cerca di andare avanti, i sentimenti fanno parte di una persona, alcune volte bisogna lasciarsi andare e basta, senza pensare alle conseguenze. Perché se si spengono i sentimenti per troppo tempo, dopo si è costretti a subirne le conseguenze»

Gaia rimase paralizzata, le parole di Ciro erano così vere che si stupì che venissero proprio da lui.
Aveva ragione su ogni punto di vista, e non sapeva cosa rispondere, così rimase in silenzio, mentre aspirava la sigaretta nello stesso momento dell'altro.
Ciro non sapeva perché gli avesse detto quelle parole, sapeva che aprirsi troppo con una persona sarebbe stato un male, ma sentiva che di lei si poteva fidare, che con lei avrebbe fatto tanto.
E questo gli bastava.

Gaia spense la sigaretta oramai finita, alzandosi dal muretto, guardando Ciro.

«Andiamo?»

Chiese lei al ragazzo che a quelle parole spense la sigaretta e si alzo con lei, rientranti nella stanza con il Ricci alle sue spalle.
Tutti la guardarono scioccati, curiosi di sapere cosa fosse successo tra i due.

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Gaia sospirò, mentre si trovava sul suo letto intenta a leggere un libro che Cardiotrap le aveva comprato.

«Si può sapere che è successo con Ciro?»

Gli chiese Totò avvicinandosi al suo letto.

«Niente»

«Niente a me non sembra. Quando siete tornati Ciro teneva un sorriso, e non l'avevo mai visto così felice in vita mia. Manco con Viola fa cosi»

A quelle parole Gaia fece un mezzo sorriso, gli faceva piacere sapere che lui facesse così dopo essere stato con lei.
Ma non capiva di perché di questo suo interesse improvviso verso Ciro.

«Se ti racconto che è successo la smetti di rompermi il cazzo?»

«Forse»

Disse Totò titubante.

«Allora no»

Il rosso cambio espressione in un secondo.

«Scherzavo. Smetterò di romperti, però ti prego dimmi che è successo. Voglio saperlo»

Gaia fece sbattere una mano sulla sua fronte esasperata.
Non l'avrebbe lasciata andare tanto facilmente.

Come Calamite | Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora