CAPITOLO 42

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Mio fratello mi dice: " Stai lontana dai Riddle, non ci si può fidare di quella famiglia".
I miei amici mi dicono: " fidati che i Riddle non hanno mai portato niente di buono".
Io giustamente sto andando sulla torre di Astronomia dove sono sicura di incontrare Mattheo Riddle.
Non so il perché, ma qualcosa mi dice che devo andare lì.
Probabilmente quando vedrò la sua faccia, da una parte mi verrà voglia di stampargli uno schiaffo, mentre  dall'altra parte resterò a fissarlo come un ebete.

Lui è pericoloso e questo lo so, ma chissà cosa l'ha fatto diventare così.
Cioè non è che uno nasce così, ci diventa... vorrei conoscere qualcosa del suo passato, magari potrei capirlo.

Quando io sono arrivata in questa scuola però, era diverso da ora.
Era più aggressivo, arrogante e maleducato. Non che ora non lo sia più eh, però è cambiato qualcosa in lui, qualcosa che devo ancora capire, ma soprattutto devo capirne il motivo.

So che dovrei stargli lontana come dice mio fratello, ma la curiosità di scoprire qualcosa in più mi spinge a salire i gradini della torre.

L'ultima notte che sono venuta qua e c'era anche lui, è finita sul letto di camera sua.
Non sono qua per ripetere quella sera, vorrei semplicemente parlare.
Magari potremmo diventare amici.
Ahahahahahah ma che sto pensando, non è possibile con uno così.

Apro la porta ed entro.

Perché ogni volta che io vengo lui c'è già? Non c'è una volta in cui posso arrivare prima io?

Fortunatamente ho indossato almeno una felpa perché non fa caldo come le altre sere.
Non dico niente e mi siedo lì sulla panchina guardando il cielo stellato.
Lo vedo che si accende una sigaretta e inizia a fumare.
Voglio che sia lui ad iniziare un dialogo questa volta.

Il mio cuore inizia a battere più velocemente quando sento il suo sguardo bruciare sulla pelle.

Perché mi deve fare questo effetto?
È solo un ragazzo, niente di più.

Aspetto fino a quando lui si decide di aprire la bocca sputando fuori tutto il fumo.

M: stai aspettando che ti chieda di scopare di nuovo ?

ma te senti sto coglione. Era meglio se parlavo prima io.

io: non sono come le tue puttane

chiariamo questa cosa perché qua sembra che non sia chiaro.

M: vuoi essere una mia puttana?

ecco tipo a lui non è per niente chiaro. Non so se ridere o iniziare a picchiarlo.

M: non ti scaldare ho solo chiesto

bastardo mi ha letto la mente, ma forse anche meglio perché non ho parole per esprimermi.

Ormai pensavo di essere abituata alle sue battutine perverse del cazzo, ma a quando pare no, ogni volta riesce comunque a sorprendermi.

Cala di nuovo il silenzio per qualche minuto, ma viene di nuovo interrotto da un suo intervento intelligente.

M: comunque se tu volessi ripetere la notte sai dove trovarmi

il bello è che mentre lo dice è serio.

io: sai, a me sembra che sia tu quello che mi sta chiedendo di scopare di nuovo

M: beh a me non dispiacerebbe

io: si, l'avevo capito, ma te ti faresti qualsiasi essere vivente femminile

M: non è vero, sono molto esigente

si come no, si è fatto praticamente tutta la scuola, posso capire di che esigenze parli.
Mi alzo dalla panchina ma rimango girata sempre verso di lui.

M: comunque in camera mia-

io: basta hai rotto le palle

non ne posso più di sentirlo parlare solo di scopate e scopate, soprattutto se continua a ricordarmi la cazzata di quella notte. Io volevo solo sapere qualcosa di più su di... lui.

Mattheo mi guarda incurvando un sopracciglio e poi si alza venendo verso di me.

M: tu non hai le palle, ho verificato io stesso

io: però le hai tu e se continui ti prometto che te le taglio

ha l'espressione sorpresa, ma continua ad avvicinarsi fino a sovrastarmi con la sua altezza.
Sul suo viso si forma una smorfia divertita.

M: Malfoy mi piace questo tuo lato così aggressivo

mi soffia il fumo in faccia allora gli strappo la sigaretta dalle labbra e me la porto alla bocca.

Sembra tipo scioccato dal mio gesto, ma poi incurva le labbra in un sorriso.
Si appoggia sulla ringhiera della torre vicino a me e guarda il cielo perdendosi nella luce emanata dalle migliaia di stelle che lo puntinano.
Lo imito e mi appoggio come lui con i gomiti alla ringhiera.
Lui è incantato a pensare chissà cosa, mentre io fumo la sua sigaretta.

Il panorama è stupendo a quest'ora della notte: non c'è una luce che disturbi la nostra visuale sul cielo pieno di piccole stelle che si riflettono nell' acqua del lago nero.
Potrebbe essere questo il momento adatto per chiedergli qualcosa su di lui anche se ho paura della sua possibile reazione.

io: perché sei così impulsivo e aggressivo?

mi sa che non si aspettava una domanda del genere perché si gira verso di me e mi fissa. Poi improvvisamente inizia a ridere e anche di gusto.
Cos' ha tanto da ridere ?

M: tu

ride.

M: tu non potresti capire

continua a ridere.

io giuro che non lo capisco.

M: meglio Malfoy che tu non mi capisca

di nuovo c'è il silenzio.

M: comunque è... è colpa di mio padre

eccolo. Lo sapevo. Sapevo che c'entrava lui. Tutto quello che suo padre ha fatto nel passato non doveva essere per niente facile per lui. Chissà cosa ha passato.

io: sai Mattheo, io non posso capire il tuo dolore, ma fa male tenersi tutto dentro.

Lo vedo che si tiene tutto perché non ha nessuno con cui condividere.

io: so che non siamo in ottimi rapporti, ma se hai bisogno di qualcuno con cui sfogarti io ci sono perché ne capisco il bisogno

non voglio sembrare compassionevole nei suoi confronti o che lo faccia per attirare l'attenzione, ma tutti abbiamo bisogno di qualcuno, anche lui.

io: e non intendo scopando perché per quello hai abbastanza ragazze che ti aiutano no ?

M: mh gelosa?

io: mh no

Poi accade tutto velocemente: lui che sia avvicina, la sua mano destra tra i miei capelli e le nostre labbra nuovamente unite in un normale bacio fin troppo breve.

M: T/N goditi i tuoi genitori adesso che ti offrono tutto quello che hanno e sentiti fortunata ad avere loro al posto di altri

e poi come se niente fosse se ne va lasciandomi li così ancora appoggiata alla ringhiera senza parole.

Amore e odio with you Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora