CAPITOLO 43

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La MC Grannit continua a parlare ma non sto capendo una sola parola; per fortuna che almeno sono in ultima fila.
Con tutta la classe i miei occhi sono puntati sull' unico banco che non avrei mai voluto addocchiare: lui distratto dalla lezione, il banco di fianco vuoto, chissá di chi si potrà trattare.

I ricordi continuano a riaffiorare, da quando sono arrivata fino ad oggi: perché lui c'è sempre?
Dalle discussioni, alle vacanze di natale, al bagno in piscina, alla torre di Astronomia.
Continuo a pormi domande su domande anche se alla fine di tutta questa situazione io so bene qual è la verità: ha sempre avuto ragione mio fratello.
E se lo ascoltassi per una volta ?
Dovrei stare lontana da Mattheo?
Ma in fondo Draco me lo dice solo perché ha paura che mi innamori di Riddle, ma se non ci fosse nessun tipo di coinvolgimento emotivo non ci sarebbero problemi no?

P: T/N tutto bene ?

forse Pansy si è accorta della mia distrazione.

io: ehm... si perché?

P: boh è tutta l'ora che stai fissando qualcosa, o forse qualcuno

dice girandosi nella direzione in cui puntava il mio sguardo, ma fortunatamente non capisce.
Mi sono salvata.

io: ma va, stavo solo pensando

P: vabbè se lo dici tu, comunque domani che è sabato, festa

io: ovvio

D: ovviamente noi ci siamo

dice mio fratello seduto nel banco di fronte guardando Blaise che in tanto annuisce.

Le lezioni passano fin troppo lentamente e poi andiamo a mangiare.


-POV MATTHEO-

Cosa ho fatto.
È tutta la lezione che sto pensando: quella vecchia strega continua a spiegare ma metà classe non sta ascoltando (io compreso).
Ieri sera ero sulla torre a fumarmi una sigaretta e poi è arrivata lei.
Abbiamo un po' parlato di cose varie e poi mi ha fatto una semplice domanda: 'perche sei così impulsivo e aggressivo ?' e da lì...subito non mi aspettavo quella domanda e infatti mi sono messo a ridere e anche di gusto, ma poi ho capito che era seria e gliel' ho detto che la colpa è tutta di quel bastardo di mio padre.
Lei beh ha cercato di consolarmi ma la verità che non si può fare. Non c'è niente che possa cancellare i ricordi, i dolori, l'assenza di una figura paterna. Il mio animo è destinato a rimanere danneggiato per sempre, rotto.

Poi è successo tutto troppo velocemente come se neanche io fossi cosciente: io che mi avvicino, la mia mano tra i suoi capelli, i nostri sguardi inchiodati e le nostre labbra nuovamente unite in un rapido bacio.
Per me era solo un metodo di fuga dal discorso, ma lei potrebbe aver interpretato il gesto in un modo differente.
Così la illudo solo, ma comunque è quello che faccio un po' con tutte no?
Srei in grado di gestirle una relazione?
Saprei dare qualcosa in cambio oltre al mio corpo? Non penso, ma poi in fondo perché dovrei?
Cosa mi sta succedendo?
Dov'è il mio carattere di prima?
Io non mi sono mai posto certe domande, mai prima di... conoscere lei. Perché lei? Cos'ha di diverso da tutte le altre? Perchè riesce a tirare fuori lati di me che non pensavo neanche più di avere?
Che cos'hai di tanto speciale T/N Malfoy?
Non so dare risposta a nessuna di queste domande, so solo che devo cercare di starle lontano perché su di me ha un effetto negativo.
Si cazzo devo proprio togliermela dalla testa.

I miei pensieri vengono interrotti dal suono della campanella. Finalmente mi alzo da quella maledetta sedia e esco dalla classe.

Tutti intorno a me sono felici e allegri, chiacchierano con il loro gruppetto e ridono insieme.
Quando io passo tra i corridoi, la gente si sposta e cerca di starmi lontano.

Amore e odio with you Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora