7| Antipatica

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25 maggio 2022

Erano passate esattamente due settimane dall'ultima volta che Charles e Aurora si erano visti.

Il ragazzo aveva continuato a mandarle dei messaggi, tutti i giorni, ma questi erano puntualmente rimasti senza risposta.

Tra pochi giorni si sarebbe tenuto il Gran Premio di Monaco: Charles si trovava perciò in città e Aurora decise di uscire il meno possibile perché evitare di incontrarlo.

Chiuse a fatica la sveglia, dopodiché si alzò.

Aprì le tapparelle, e ammirò il cielo soleggiato sopra il mare di Monte-Carlo.

Da lì a pochi minuti sarebbe arrivata Marie a casa sua. Sua madre le aveva lasciato un giorno libero, e aveva deciso di passarlo insieme ad Aurora.

Il rapporto tra Marie e Aurora era molto stretto, come se non si fossero mai divise.  Erano come due sorelle e sapevano una i segreti dell'altra.

Avevano deciso di uscire e Aurora aveva promesso a Marie che si sarebbero preparate insieme, e che l'italiana le avrebbe prestato qualche vestito.

Per questo quando il campanello suonò non si fece scrupoli ad andare ad aprire in pigiama.

«Sei in ritardo, quasi pensavo non saresti più venut-...» le parole le morirono in bocca quando, una volta aperta del tutto la porta, sì ritrovo la figura di Charles davanti.

Sentì lo sguardo del ragazzo scorrerle su tutto il corpo e insidiarli tra le scollature "pericolose" della sua canottiera.

«Charles, ma cosa ci fai qui?» disse lasciando la porta aperta e correndo verso il divano, dove aveva fortunatamente lasciato una felpa.

«Non c'è bisogno di fare tutta questa scena» iniziò Charles, chiudendo la porta e raggiungendola «Non è niente che io non abbia già visto, d'altronde» concluse sorridendo maliziosamente, piantando il suo sguardo in quello della ragazza.

«Stronzo» sussurrò lei, mentre guardava il ragazzo andare verso la cucina, a cercare qualcosa da mangiare.

«Fa come se fossi a casa tua» gli disse Aurora raggiungendolo e sedendosi sullo sgabello del bancone della cucina.

«Sto cercando qualcosa da mangiare» gli disse Charles, quasi a volersi discolpare.

«in Ferrari non ti nutrono abbastanza?» chiese la ragazza con tono ironico.

«Dimmi un po', stai pensando di fare la modella? Vedo che hai già intrapreso la dieta» rispose il pilota ignorando la domanda della ragazza, alludendo al fatto di non aver trovato niente di suo gradimento da mangiare.

«Non potrei fare la modella, altrimenti saresti geloso» disse Aurora.

«Ti sbagli» rispose Leclerc, andando vicino alla ragazza,mettendole una mano sotto il mento e  facendole ruotare il volto verso di lui.
«Potresti fare la modella, ma ad una condizione» disse.

Aurora si sistemò meglio sullo sgabello, ruotando tutto il corpo verso di lui.
«E sentiamo, quale sarebbe questa condizione?»

«Dovrei essere l'unico a poter assistere alle tue sfilate»

La ragazza sorrise.

«Chissà perché me l'aspettavo» gli disse poi.

«Forse perché anche a te piacerebbe sfilare soltanto per me» concluse Charles, facendole un occhiolino e andando a sedersi di fronte a lei.

«Sta arrivando Marie, oggi siamo insieme» lo informò Aurora.
«Ah, e non avete pensato di invitarmi? Complimenti Aurora, davvero» disse Charles con finto tono offeso.

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