La macchina della polizia mi sta portando all'IPM, un istituto penitenziario per i minorenni.
Dicono che mi troverò bene e che ci stanno persone in gamba, che mi aiuteranno a passare questo periodo della mia vita.
Persa fra i miei pensieri non mi accorsi che eravamo arrivati.
Scendo dalla macchina e ad aspettarmi, a quanto mi hanno detto, c'è il comandante di cui ovviamente non mi ricordo il nome.
<Ciao tu devi essere Giada, io sono Massimo il comandante>
<Ciao, si sono io>
<Perfetto. Entriamo>
Facciamo qualche passo e mi ritrovo davanti una ventina di ragazzi e una ventina di ragazze che giocano nei due campi, uno da pallavolo e uno da calcio.
Vedere il campo di pallavolo mi ha trasmesso felicità perché io amo la pallavolo e la pratico da quando sono piccola.
Appena i ragazzi mi vedono incominciano a fare apprezzamenti.
<ma chi è chesta bellà uagliona>
<ue peccerella si na' ciucia ra paurà>
Cerco di fare finta di nulla, anche perché il napoletano lo capisco poco e niente, e continuo a seguire il comandante che mi porta direttamente allo studio della direttrice.
Il comandante bussa e la direttrice ci dice di entrare.
<Buongiorno direttrice>
<Buongiorno Giada, siediti pure>
Faccio come mi dice lei e mi accomodo sulla sedia.
<Allora> prende il mio fascicolo fra le mani e poi continua a parlare <Mmm omicidio. Se posso chiedere com'è successo?>
<Scusi ma preferisco non parlarne>
<Certo capisco. Comunque spero ti troverai bene, per qualsiasi cosa io sono a disposizione>
"La direttrice mi sembra molto carina e disponibile. Mi piace."
<Grazie direttrice>
<Ora la nostra Liz ti accompagnerà alle celle>
Mi alzo dalla sedia saluto la direttrice e seguo questa Liz che mi porterà nella mia suite.
Il tragitto procede in silenzio.
Nessuna delle due parla.
<Ecco siamo arrivate questa, Giada, è la tua cella che dividerai con Nad e Silvia.
Ragazze! Venite qua!>
<Ciao bellà io song Silvia e tu aia' esserè Giada.
Mòlt piacerè!>
<Ciao! Si sono io molto piacere!>
<Ei io song Nad! Ma tu nun si napoletana vero?>
<No no io sono di Milano>
<Ahh come o' chiattillo!>
<Nad sei proprio ossessionata da lui!>
<Non è vero Silvia. Io nun song ossessionata ra lui.>
<Ma ragazze chi è o'chiattillo?>
<nu' uaglione milanese ca' ha ucciso nu' suo cumpagn ppe sbaglio> mi risponde Silvia.
<Oh okey. Ma i ragazzi noi li possiamo vedere
vero?>
<Abbiamo solo qualche ora al giorno insieme e basta> mi dice Nad.
<Capito>
<Comunque chistu ca' é o' toje letto.
Sono sicura ca' nuje tre ci divertiremo nu' sacc' insieme!>
<Si lo penso anche io Nad!> le rispondo.SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazz*!
Io sono Giada e questa è la mia nuova storia su mare fuori.
Mi scuso subito se ci sarà qualche errore nelle frasi in napoletano ma non parlandolo mi sono dovuta arrangiare.
Spero che la storia vi piaccia e se vi va lasciate qualche stellina!
Giadi🫶🏻
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Sangue nero
FanfictionGiada è una ragazza di sedici anni di milano che fin da quando era piccola veniva picchiata dal padre. Un giorno presa da un coraggio inaspettato prese la pistola che si trovava in un cassetto del comó di casa sua e lo uccise con tre colpi al petto...