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Dopo la bellissima colazione ci portano nella sala relax dove ci sono anche i ragazzi.
La sala é molto grande: ha un biliardino, una specie di slot machine, dei divani, dei tavoli e un pianoforte.
Già un pianoforte.
La tentazione di andare lì e suonare era alta ma non mi mossi anche perché c'erano già due persone a suonare... Cardio e Filippo.
Decisi di avvicinarmi e guardarli suonare.
Filippo accarezza i tasti in una maniera impressionante, ha un dono.
E Cardio con uno sguardo vigile lo ammira, lo scruta e cerca di captare ogni minimo dettaglio.
Appena Cardio mi vede, si alza dallo sgabello e viene da me.
<Ei> <Ciao Cardio>
<Com'è andata la prima notte?> <Sinceramente? Una merda non ho chiuso occhio>
<Anche a me é successa a' stess cos>
<Cardio posso farti una domanda?>
<Tutte quelle che vuoi Giadi> a questo soprannome gli sorrisi, nessuno mi aveva mai chiamato così.
<Come mai sei qua?> alla mia domanda Cardio deglutì pesantemente.
<Ehm diciamo ca' me tenen incastrato e song ca' ppe na' cosa ca' nun teng commesso. Te invece?>
<Diciamo che io un crimine l'ho commesso e anche grave>
<Oh vabbè dai mo' nun pensiamoci e vieni o' pianoforte cu me>
<Va bene capo> sia io che lui ci mettemmo a ridere.
Andammo al piano che ora è libero e ci sediamo.
<Hai mai suonato?> <Suono il piano da quando ho 5 anni>.
Senza dire altro e con Cardio con la faccia sorpresa incominciai a suonare il mio brano preferito: " Serenata in sol maggiore" di Mozart.
Quando incominciai a suonare tutti i ragazzi che prima stavano parlando, tacquero.
In tutta la sala si sentivano solo le note, solo la musica..la mia preferita, la mia ancora di salvezza, l'unica cosa insieme alla pallavolo che mi tiene ancora in vita.
Finisco di suonare e tutti applaudono.
Cardio, che era ancora di fianco a me, ha un sorriso a trentadue denti sul viso e mi sussurra all'orecchio:
<Sei bravissima, aie nu' vero talento> al suo complimento arrossisco subito e lo ringrazio.
Beppe, l'educatore, si avvicinò a noi e urló: <Abbiamo un nuovo talento qua!>
<Grazie Beppe>
<Tu e chiattillo insieme potreste suonare in una maniera divina. Se la direttrice accetterà ci saranno due ore al giorno in cui chiattillo e Giada vi faranno lezione di pianoforte, ovviamente solo per chi vuole.>
<Per me andrebbe benissimo Beppe> rispose Filippo
<Si anche per me> <E io sarò il primo allievo> rispose con felicità Cardio.

Passò una mezz'ora dove io e Cardio seduti a un tavolino continuammo a parlare del più e del meno.
Scoprì che avevamo tante cose in comune.
Lui ama la musica e proprio come me scrive canzoni.
Quando me lo disse mi sentii in dovere di dirgli che pure io ho la sua stessa passione e decisi anche di fargli vedere la bozza della canzone scritta la scorsa notte.
<É na' bomba Giadi e se ti va ti posso dare una mano a finirla> <Sii mi piacerebbe tantissimo anche perché non so come continuarla>
<Nun te preoccupa' mo' ci song io.> e mi fa l'occhiolino.
Mi sto trovando davvero bene con lui, è come se lo conoscessi da una vita.
A interrompere i miei pensieri è Beppe che rientra in sala tutto contento.
<Ragazzi la direttrice ha accettato, le lezioni di pianoforte inizieranno da domani!>
E io Cardio ci guardammo felicissimi e consapevoli che ci potremmo vedere più spesso.

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