Dopo l'oretta passata in sala relax le educatrici ci portarono nelle celle e passammo tutto il pomeriggio lì.
Arrivata l'ora di cena scendiamo in mensa e a nostro stupore scopriamo che mangeremo insieme ai ragazzi.
Noto subito Cardio che mi saluta e mi fa cenno di mettermi di fianco a lui.
<Ciao Cardio> <Ei piccère> mi accorgo solo dopo che di fronte a noi al nostro stesso tavolo c'erano Filippo e Carmine e così Cardio me li presenta.
<Carmine, Chiattí lei è Giada> <ciao> salutarono in coro <ciao ragazzi>.
Dopo un minuto di silenzio imbarazzante è Filippo a parlare per primo <sei bravissima a suonare > <grazie mille e anche tu sei molto bravo e poi sei pure di milano > <siamo gli unici milanesi qua ahaha> <eh si haha dove abiti di preciso?> <proprio davanti al duomo, te?> <madonna beato te, io vivo in periferia > alla nostra conversazione Cardio interviene dicendo: <Giady ma perché sei qua?>
<oh ehm> <non voglio obbligarti eh solo ti va>
<no no tranquillo cardio é solo che é difficile per me raccontarlo> <con calma piccère nun te preoccupa'> gli sorrisi <allora> feci un sospiro profondo e poi incominciai a raccontare <fin da piccola mio padre mi picchiava. Facevo qualcosa di sbagliato? Mi picchiava. Facevo qualcosa che a lui non andava a genio? Mi picchiava e poi si scusava. Mi diceva che gli dispiaceva, che non voleva e che non l'avrebbe più fatto ma non andò così.
Un giorno mi promise che non mi avrebbe più alzato un dito ma ovviamente la sera cosa fece? Mi picchió
Mi tiró schiaffi, calci, mi spaccò il naso e mi fece diventare un occhio nero.
Allora presa da un coraggio che non pensavo di avere, presi la pistola che avevo in casa e gli ho sparato.
3 colpi dritti al petto ed è morto sul colpo.
Mi sono sentita così sollevata per aver ucciso mio padre.
Per aver ucciso la persona che ha provocato traumi enormi alla piccola me, che si sentiva così sbagliata, così fuori luogo.
Ma col tempo capí che quella sbagliata non ero io ma l'animale di mio padre>.
Le facce dei ragazzi erano sbalordite.
E Cardio piangeva.
Già Cardiotrap piangeva per la mia storia.
<Cardio> quando lo chiamai alzò lo sguardo <ti capisco Giady> parlò sempre piangendo <mi capisci Cardio?> <Mamma mi veniva picchiata da padre mi.
Però lei non fece nulla. Tu invece aie reagito.>
Se prima non stavo piangendo ora invece sono una fontana, le lacrime scendono da sole.
<Cardio..> <Giady io song con ti, nun te lo scurdá mai>.
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Sangue nero
FanfictionGiada è una ragazza di sedici anni di milano che fin da quando era piccola veniva picchiata dal padre. Un giorno presa da un coraggio inaspettato prese la pistola che si trovava in un cassetto del comó di casa sua e lo uccise con tre colpi al petto...