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La cena passa tranquillamente e ci rinchiudono nelle celle.
Io, Nad e Silvia parliamo per circa due orette e poi decidiamo di andare dormire.
Passano ore ma io non riesco ad addormentarmi.
Continuo a ripensare al corpo inerme di mio padre.
Io immobile dinanzi a lui, mia mamma che piange sul suo corpo e mia sorella che mi abbraccia cercando di confortarmi.
Se solo quel pomeriggio non mi avesse promesso che non mi avrebbe più picchiata forse ora non sarei qua.
Purtroppo però il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Cerco di pensare ad altro: al mare, alle onde, la sabbia, la pallavolo, la musica..ma niente il cervello non vuole fare altro che farmi ricordare la sera in cui cambiò tutto.
Stufa di stare a letto a pensare decido di alzarmi e scrivere una canzone.
È da qualche anno che scrivo canzoni ma non le ho mai pubblicate perché ho paura del giudizio della gente.
Prendo il mio quadernino e scrivo, scrivo e scrivo fino a quando non esce una bozza di quello che avevo in mente.

Ciao come va?
É quello che alcune volte vorrei sentirmi dire
per aiutarmi a non pensare a cose che fanno stare male
ma ogni persona è uguale
ogni persona pensa a sé e non a quello che potrebbe provare
ogni livido è uguale fa lo stesso male
ma fa più male il cuore perché è una persona cara a farti male.

Ancora il titolo non l'ho trovato però come bozza mi piace.
Non mi accorgo che la mattina arriva in un lampo così decido di andare in bagno a lavarmi il viso e a vestirmi per la giornata che mi aspetta.
Mi sentivo uno zombie perché questa notte non avevo dormito assolutamente nulla così mi addormentai in mensa.
Mi risvegliai circa mezz'ora dopo con il segno del vassoio sul viso e tutte le ragazze che ridono.
In quel momento mi sentii viva e leggera.
Vorrei che fosse sempre così...

SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazz*
In questo capitolo conosciamo meglio la nostra Giada... che ne pensate?
PS: LA CANZONE L'HO SCRITTA IO

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