23.

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Federico's pov

La giornata oggi sembra non voler finire.
Più vorrei essere con lei, più il tempo non passa mai.
Sono seduto in panchina.
Fisso i miei scarpini sopra l'erbetta del campo che ho lanciato via dopo la corsa e i faticosi allenamenti di oggi.
Quei scarpini rappresentano tutta la fatica, tutto il duro lavoro di questi anni e i suoi frutti, insomma, guarda dove sono adesso..
Mi sento di essere arrivato? Di essermi realizzato? Certo che no, ma questo è il club più importante d'Italia, anche se le ultime due annate non sono state le migliori, ma parliamo di una squadra che ha vinto nove campionati di fila.
Presto o tardi, ci riprenderemo ciò che ci spetta.
-Sei stanco? Preoccupato?- il mister si siede al mio fianco.
-Mi sono distrutto oggi.-
-Ti avevo detto di riposare.-
-Non posso.- sorrido pensando alla promessa di Eleonora.
~Domenica verrò allo stadio se torni a lavoro domani!~
-Eh! Quel sorrisetto. La fidanzata ti ha promesso un premio?-
-Verrà a vedermi giocare..-
-Non l'ha mai fatto?-
-Solo una volta, ma non stavamo ancora insieme, ecco noi..è una storia complicata..-
-Credo di averla sentita.-
-Ah si?- chiedo sorpreso.
-Sappi che non ti giudico, le scelte sono personali, nessuno può dirti cosa fare, però sei abbastanza grande da assumertene le responsabilità e mi pare che tu l'abbia fatto. Hai corso il rischio, ma sembra che ti abbia ripagato, sembri molto sereno.-
-Sono felice. Non mi ero mai sentito così con una ragazza..-
-C'è poco da fare, quando arriva arriva, si vede che quella di prima non era quella giusta e adesso hai trovato la persona adatta.-
-Già..mi sa proprio di sì..-
-Ed è bellina?- chiede.
-Fosse solo bellina..in realtà la conosce..-
-Si?! È dove l'ho vista?-
-La cena della società, ricorda?-
-Si, certo, c'era un buffet che non si può scordare manco tra dieci anni.-
-La ragazza che organizzò la cena di quella sera..è lei?-
-Aah! Bella proprio lei. Sembrava anche molto educata e intelligente.-
-Lo è..-
-Sei innamorato, si vede proprio. Adesso sta bene?-
-Oggi verrà dimessa, si spera..-
-Ma l'aggressore? L'hanno preso?-
-Si, era il suo ex.-
-Eh quelle so brutte storie, stalle vicino, soprattutto per lei sarà difficile tornare nel posto dove è stata aggredita.-
-Purtroppo è stata aggredita nel portone di casa..-
-E allora portala via. Ospitala per un po'.-
-Diciamo che è parecchio testarda ed ha la tendenza a sbrigarsela da sola senza fare affidamento sugli altri..-
-Tipa tosta! Mi sta sempre più simpatica!-
-Eh è tosta si!-
-Sarà mica livornese?!- chiede.
-Eh no, romana, ma vive a Torino!-
-Eh beh! C'hanno una bella testa dura anche lì però so calorosi!-
-Lei no. È soprannominata la regina di ghiaccio.- scherzo.
-Oh per la miseria e che sarà mai!-
-Quando si arrabbia o è infastidita le sue uscite sono gelide e taglienti come il vento artico.-
- Ti fa rigare dritto eh!-
-Abbastanza! Però non la cambierei per niente al mondo, è perfetta così com'è per me..-
-Anche te c'hai il tuo bel caratterino, quando ti piglia non te si può di niente!-
Rido perché è la verità.
-È vero, lo ammetto.-
-Però..sei davvero un bravo ragazzo, molto attento e soprattutto con la testa concentrata e sulle spalle, sono molto contento di averti qui.-
-Anche io sono contento di averla come mister!-
-Tra toscani ci si piglia Chiesa!- dice alzandosi.
-Ma io so ligure!- dico o quasi urlo.
-Eh ma c'hai praticamente preso la residenza a Firenze dopo tutti sti anni! Adesso a lavoro che le chiacchiere le porta via il vento e le biciclette i livornesi!- dice.
Rimetto gli scarpini e riprendo l'allenamento.
Manca sempre meno e potrò finalmente stare con la mia Bimba..

-Amore dai! Portami a casa!-
-Stiamo da me per un po'..dai..-
-Non avrò nessun trauma da aggressione, starò bene e poi lui è in carcere.-
-Ma da me staremo più tranquilli..c'è molta sicurezza..-
-Mi sento sola quando non ci sei, perché è una casa gigante e sono sola. Casa mia invece è piccola, ma non mi fa sentire sola..-
-Beh dovrai abituarti bimba..-
-Perché?-
-Non vivremo in case separate per sempre, prima o poi vivremo insieme.-
-Questo è da vedere!- scherza lei -E poi possiamo sempre stare a casa mia!-
-Impossibile.-
- E per quale motivo scusa?!-
-Non ci sarebbe posto per tutti.-
-Eh vabbè tutti! Quanti siamo? Io te e i cani?-
-E i nostri futuri figli.-
-figli!?-
-Ovvio.-
-Chiesa! Ma ti pare un argomento da affrontare così?!-
-Così come? Ne faremo tre!-
-E magari tutti maschi.- dice lei ironica.
-Sarebbe bello, ma no, mi piacerebbe che almeno una fosse femmina e che fosse identica a te..la amerei troppo, sarebbe la mia piccola principessa!-
Mi aspettavo una sua risposta pungente invece sta in silenzio..
-Sembra che tu sia già pronto a diventare padre..-
-Beh..Non penso che si ci possa mai sentire pronto per una cosa così grande, ma di sicuro lo voglio e lo farei..-
-Sei giovane..i figli per certi versi ti limitano..no?-
-Sarò anche giovane, ma i miei per esempio avevano la mia età quando mi hanno avuto, non li ha fermati mai nulla. Certo è ovvio che le cose cambino, quello è inevitabile, però io penso che un figlio non limiti, ma bensì arricchisce la vita di chi lo mette al mondo..-
-Mi stai dicendo che se un giorno ti dicessi di essere incinta saresti felice?-
-Assolutamente si.-
-Non pensi che sia presto? Stiamo insieme da poco. È una grande responsabilità..-
-Non credo più al fatto che per metter su famiglia servino lunghi anni di fidanzamento, se ti guardi intorno al giorno d'oggi, dopo anni di matrimonio e figli c'è gente che ha mollato la famiglia o per una ragazza più giovane, o perché si sentiva oppresso nella vita matrimoniale e cazzate del genere, quindi sinceramente non mi interessa da quanto tempo sto o non sto insieme a te. Io voglio che sia tu la donna che mi farà diventare padre, non so tu..- dico.
La guardo mentre aspetto che il semaforo diventi verde.
Fa un sorriso adorabile..
-Ne sarei felice..però non so se sarò in grado, c'è un manuale per fare la mamma?-
Tiro internamente un sospiro di sollievo..
-Mmh credo di no, ma penso che venga in maniere naturale comportarsi da mamma.-
Sospira..
Le prendo la mano..-Tranquilla, ci penseremo quando sarà il momento, quando ci troveremo ad affrontare questo momento, adesso pensiamo a come sistemare la questione casa.-
-Fede posso restare da me, non c'è alcun pericolo adesso. Sei gentile, dico davvero, ma non voglio piantare le tende in casa tua, sai che odio dipendere dagli altri.-
-Lo so, questo l'ho capito, ma sarà solo per qualche giorno, puoi farlo per me?-
Mi guarda e nel frattempo io riprendo a guidare.
-Solo per qualche giorno però!-
Sorrido vittorioso.
-Andata!-
-Però passo prima a prendere dei vestiti a casa.-
-Va bene! Quando rientri a lavoro?-
-Domani.-
-Domani?! Come mai così presto? Dovresti stare a riposo a detta del medico.-
-Luca è dovuto rientrare prima dalle ferie per sostituirmi a causa di quel deficiente di Mattia, c'è una marea di lavoro da fare e siamo nei casini. Non posso permettermi di stare a casa.-
-Non puoi lavorare da casa?-
-Si, potrei, ma il problema sta nel fatto che i fornitori hanno solo me e Luca come punti di riferimento, non posso incaricare nessuno, e se Luca è in ufficio, chi penserà a loro? È tutto un casino.-
Vorrei tanto aiutarla..
-Sei costretta a stare in ufficio quindi?-
-Si, non dovrebbe essere troppo faticoso, starei comunque seduta. Luca ha ufficialmente annullato le sue vacanze, si rifarà quando saremo meno carichi.-
-Beh, andrà in vacanza dopo allora.-
-Si, ha già scelto le due settimane che prenderà il mese di aprile. Penso odi Mattia anche perché gli ha rovinato i piani. Si immaginava già sdraiato alle Maldive.-
-Farà il devasto allora appena sarà libero di andarsene in ferie.-
-Sicuramente.-
Arriviamo sotto il suo appartamento ed entrambi guardiamo il punto in cui..quel pezzo di merda..
Scuote il capo affranta..
-Sono stata una scema, avrei dovuto chiedere aiuto.. se Luca non fosse venuto qui..che poi non so nemmeno cosa ci facesse qui..-
-È il tuo angelo custode a quanto pare..-
-Già..-
Saliamo in casa e tutto è perfettamente in ordine, ovvio, è casa sua.
-Ci metterò poco, promesso, ma ho bisogno di infilarmi sotto la doccia..-
-Tranquilla, hai tutto il tempo che vuoi?-
-Che farai nel frattempo?-
-Ti guarderò.-
-Maniaco.-
-Che scema, sei la mia ragazza, posso.-
-Andiamo va..-
Si spoglia e apre l'acqua calda..
Dio è stupenda..
-Non guardami in quel modo Chiesa, mi consumi..-
-Non è colpa mia se hai questo effetto su di me..mi fai uscire di testa..-
-Povero bimbo..-
-Ti prendi gioco di me, bimba?-
-Si, mi diverte..-
Sorride ed entra nella doccia.
-Mi provochi?- chiedo.
-E chi lo sa? Sei uno che cede facilmente alle provocazioni?-
-Dipende da chi mi trovo davanti..-
-È in questo caso?-
-Penso che cederò..-
Si insapona il corpo perfetto lentamente..non distoglie lo sguardo dal mio nemmeno per un attimo..
-Che fai? Resti lì?- chiede.
-Vuoi che venga li?-
-Se ti fa piacere..-
-A te fa piacere?-
-Può darsi..-
-È così difficile rispondere sì o no?-
-Mmh no..-
-E quindi? Ti fa piacere se vengo lì?-
-No.-
-Stronza..non lo ammetteresti mai.-
-Allora visto che lo sai perché non vieni e basta?-
-Non cambierai mai.-
-Proprio mai.- dice soddisfatta.
Mi spoglio e sento il suo sguardo bruciarmi addosso..
-Se mi guardi troppo mi consumi..- le dico.
-C'è ne faremo una ragione, sei il mio ragazzo, posso.-
Sorrido.
Entro nella doccia con lei..
-Siamo dentro l'Etna?-
-Perché?-
-Non ti si scioglie la pelle? Quest'acqua è bollente!-
-È fantastico invece..fa scivolare tutto via..-
-Se lo dici tu..-
Si mette sotto il getto bollente.
-Sei matta.-
-Vieni qui anche tu..-
-Non esiste.-
-Dai amore..-
La raggiungo..
-Ti sei sciolto?- chiede soddisfatta.
-Non per l'acqua però.., ma per te..e per il modo adorabile in cui mi chiami..-
Mi abbraccia e quando i nostri corpi nudi si toccano è come se prendessero fuoco..
E non è a causa del calore dell'acqua..
Scatta un desiderio irrefrenabile..nessuno dei due riesce a fermare la voglia e il desiderio dell'altro..
Ci si unisce, ci si fonde insieme come se fosse l'ultima volta della nostra vita, e avidi vorremmo che non finisse mai..
Il cervello si spegne e seguendo solo l'istinto ci abbandoniamo all'immenso piacere carnale..
La sua voce arriva alle mie orecchie come un suono angelico..
Mi sembra di stare sulle montagne russe..
Il cuore quasi esplode..
Sento il sangue scorrere nelle vene..
Lei mi rende vivo..
Mi fa sentire amato come mai prima..
I suoi occhi brillano..
Le mani toccano ovunque..
La pelle brucia e le labbra non smettono di cercarsi..
-Ti amo da morire..-
-Ti amo..ti amo davvero tanto Federico..-
Veniamo travolti dal piacere ed entrambi ci guardiamo dritti negli occhi..
Il fiato corto ci mette un po' a stabilizzarsi..

I Fuck you in Secret ~Federico Chiesa~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora