Un destino crudele (pt.1)

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Spesso si chiedeva il perché si sentisse così inutile, privo di uno scopo, non sempre riusciva a tirarsi su, a riemergere da quella voragine che lo inghiottiva sempre di più.
Era così che si sentiva ogni volta, inferiore, mediocre, un essere quasi del tutto inutile. Sapeva ballare ne era consapevole, faceva innumerevoli eventi in giro per l'Italia eppure si sentiva perso, smarrito ed in questo momento più inutile che mai, sì Christian si sentiva così, completamente impotente davanti a quello che molti definivano destino.
Quasi un anno prima quando rivide Mattia non avrebbe potuto immaginare che la vita sarebbe stata così bastarda, tutto credeva ma di separarsi da Mattia proprio no.
Christian dopo aver comprato una casa solo per loro ed esservi trasferito con Mattia credeva che da lì in poi il futuro magari non potesse essere rosa, è vero, ma sicuramente non vedeva più bianco o nero, aveva imparato le diverse sfumature che si trovavano tra di essi ed era pronto a viverle.
La vita però con loro fu crudele, due mesi dopo il loro trasferimento la caviglia ormai guarita di Mattia aveva iniziato ad avere problemi più seri. Mattia aveva solamente diciannove anni e vide questo come uno scherzo del destino, si chiese perché non potesse essere felice, erano stati un anno divisi e finalmente quando si trovavano di nuovo l'uno tra le braccia dell'altro la caviglia di Mattia ebbe un cedimento provocando in lui un dolore atroce, Christian si precipitò vicino a lui aiutandolo a sedersi su quello che era il loro divano, chiamò il medico e purtroppo l'esito della visita fu più devastante del previsto.
Mattia forse per via dello sforzo durante l'ultimo anno aveva un danno alla caviglia molto più serio del previsto, il medico disse che probabilmente sarebbe stato permanente, allo sentire queste parole Mattia scoppiò a piangere e Christian lo avvolse in un abbraccio cercando invano di trattenere le lacrime.
Il medico disse che probabilmente grazie ad uno specialista Mattia avrebbe potuto recuperare l'uso motorio del piede e della caviglia, il problema era il luogo in cui avrebbe affrontato queste cure e il tempo che ci avrebbe impiegato; infatti l'unico centro specialistico per tali problemi si trovava in Svizzera e Mattia non poteva chiedere a Christian di seguirlo di rinunciare a tutta la sua vita per lui, che doveva rimanere in Italia per sé stesso, il suo lavoro e la sua famiglia.
Quel giorno si dissero molte cose e Mattia non sapendo per quanto tempo sarebbe stato via prese una decisione alquanto drastica per entrambi.
M:"Chri è meglio così...fidati di me"
Lì nella loro casa mentre Mattia preparava i bagagli per partire prese una decisione per entrambi... Christian non sarebbe andato con lui.
C:"Come come può essere meglio farti andare da solo ma non esiste io ti amo Mattia..io..tu...noi..non possiamo, non posso lasciarti andare...ti prego"
Christian piangeva e anche Mattia pur cercando di trattenersi si voltò una volta preparata la valigia prendendo il volto di Chri tra le mani
M:"amore fidati è meglio così, non posso farti questo...forse noi non eravamo destino...forse ci siamo trovati nel posto giusto al momento sbagliato io non lo so...ma non posso chiederti di seguirmi e nemmeno di aspettarmi..ti amo troppo per farlo"
C:"quindi ci stiamo lasciando non è così?"
Christian lo disse con gli occhi colmi di lacrime che Mattia asciugò con le mani annuendo con il volto
M:"si temo di sì...questo però non è un addio è un arrivederci "
C:"e allora perché non possiamo stare insieme anche a distanza perché Matti?"
Mattia gli sorrise amaramente
M:"perché tu meriti amore Christian e io attualmente non sono in grado di dartelo, non posso costringerti ad aspettarmi, ti ho amato tanto e continuerò a farlo ma non posso costringerti a stare così, potrei tornare tra mesi o anni o...mai più e tu hai una vita amore mio, meriti di più ed io devo lasciarti andare "
Tra le lacrime sorridevano amaramente entrambi, fronte contro fronte.
C:"quindi..quindi è la fine è "
M:"si temo di sì "
C:"ed io che pensavo saremo stati insieme per sempre, che stupido che sono stato, ho addirittura comprato una casa"
Mattia sorrise cercando di fermare le lacrime
M:"e sarà pronta ad accogliere qualcun altro se tu lo vorrai"
C:"non lo dire nemmeno per scherzo...io ti ho regalato il mio cuore e tu sei l'unico che possiede la chiave per aprirlo e sarà sempre così...o te o nessun altro "
Christian lo baciò ancora una volta era un bacio bagnato e sofferto ma voluto da entrambi.
C:"il nostro ultimo bacio.."
M:"si...il nostro ultimo bacio...ciao Christian "
Mattia sulla soglia della porta lo salutava pronto a partire.
Era successo tutto così in fretta, nemmeno ebbe il tempo di realizzare che si ritrovò da solo in quella casa ormai freddo e vuota.
L'impotenza era qualcosa di veramente brutto, Christian ormai si sentiva così, i giorni passavano e la sua carriera continuò, nonostante vedesse il mondo andare avanti lui era rimasto fermo. Nella sua vita non c'erano colori, il tempo si era fermato, e il cuore faceva così male...era tutto vero, forse Mattia aveva ragione, si erano già separati una volta, e una seconda ed ora una terza, forse davvero per loro non era destino, forse erano nel posto giusto al momento sbagliato..nessuno poteva saperlo ma c'era una cosa che in questo momento Christian stava pensando con tutto sé stesso...in un modo o nell'altro avrebbe riavuto Mattia. Non poteva finire così...questo non poteva essere ciò che la vita aveva programmato per loro...


Spazio autrice:

Eccomi qua anche questa volta..le cose non possono finire davvero così..o forse sì? La vita è piena di sorprese nel bene o nel male però l'amore fortifica, l'amore salva...

R.s♡

Noi due come satelliti...♡//raccolta os ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora