Uomini

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Cesare tornando a casa cercò di togliersi dalla mente quella donna, dolce, passionale, sensuale, disponibile... stop. Doveva smettere di pensarla era fonte di guai, non poteva desiderare seriamente una ragazza sconosciuta vista una volta sola.

La moglie di Cesare era una donna di mezza età economicamente dipendente da lui, che passava la giornata tra SPA ed estetista, molto appariscente e bella, gli erano sempre piaciute le belle donne, ma sua moglie era algida e mentalmente irraggiungibile, sessualmente frettolosa ma soprattutto non amava le coccole, lui invece, adorava accarezzare, abbracciare e soprattutto baciare con passione la propria compagna, Pamela era stata dolcissima e amava essere accarezzata in ogni momento della giornata, si erano baciati in macchina, in Hotel, al mattino mentre facevano colazione e anche nel viaggio di ritorno, le loro labbra si cercavano e nonostante avessero provato a tenere un distacco, non erano riusciti a mantenerlo, anche quando l'aveva lasciata sotto casa, non aveva resistito e l'aveva baciata appassionatamente, Pamela lo aveva salutato imbarazzata, anche lei non aveva voglia di lasciarlo, ne era sicuro, ma nessuno dei due aveva il coraggio di affrontare le loro sensazioni. Troppo indipendenti, Cesare poi era amante della conquista, non sarebbe riuscito a rimanerle fedele, ma lo strano era che da quando l'aveva salutata non aveva più guardato una donna con interesse, nemmeno la biondina che adesso si stava chinando davanti a lui mentre stava pranzando con i colleghi nella mensa aziendale.

Pamela stazionava nella sua mente e lui lottava per scacciarla, ma la sensazione di averla posseduta gli era rimasta dentro, la sua pelle morbida e il suo seno prosperoso gli provocavano un'erezione ovunque fosse, lo eccitava parecchio pensarla, anche se sapeva che avrebbe rischiato di invischiarsi in un rapporto extra matrimoniale. Quella sera quindi decise di passare dal locale ma si accorse subito che lei non c'era.

Francesco lo vide sedersi al suo solito tavolino e cercarla con gli occhi, Pamela lo ha rapito, pensò, è già tornato a cercarla, colpito ed affondato. Brava Pamela.

Francesco era geloso di Pamela, si era ormai reso conto che oltre al desiderio di possederla, la proteggeva con affetto e lei sembrava ricambiare le sue attenzioni, era sempre sorridente, solare, vivace ironica e scherzava con tutti, regalando la sua bellissima risata, Francesco si avvicinò al tavolo di Cesare e nonostante avesse il desiderio di dargli un pugno in faccia gli chiese:

- Come va?

- Bene tu Francesco?

- Bene grazie Cesare, cerchi qualcuno in particolare?

Cesare, che non aveva nessuna voglia di raccontare i fatti propri al proprietario del locale, perché aveva capito che lui ne era geloso, rispose

- No, nessuna in particolare, volevo solo rilassarmi un po'

- Bene allora rilassati, sei nel posto giusto

- Si, portami un gin tonic grazie

Francesco tornò dietro al bancone e mentre gli preparava il drink, lo osservava con attenzione, Cesare non era a proprio agio, continuava a guardarsi in giro e non riusciva a rilassarsi, era uno spettacolo vederlo così agitato, non lo aveva mai visto in quello stato, Pamela aveva proprio fatto danni, gli portò il suo drink e si dimenticò di lui.

Cesare era davvero a disagio, non trovare Pamela lo aveva irritato parecchio, si era reso conto che non avrebbe saputo come rintracciarla, il locale l'unico posto in comune e Francesco era sicuro, non gli avrebbe mai dato il numero, nonostante, probabilmente lo conoscesse a memoria, si vedeva lontano chilometri che era interessato a lei.

Fu una serata molto tranquilla, pochi ospiti, Carla provò a fare due chiacchiere con Cesare, ma lui non era proprio in vena di dialogare, inoltre temeva arrivasse da un momento all'altro lei e che lo trovasse in piacevole compagnia della sua amica.

Si era dunque rifugiato ad un tavolo dove era seduto un uomo già incontrato altre volte e si mise a parlare di calcio, argomento facile.

Pamela quella sera non aveva voglia di uscire, si sentiva strana, non voleva ammetterlo a se stessa ma Cesare le mancava, decise di sfatare la serata precedente organizzando un uscita con le sue amiche.

- Andiamo a ballare Jessica?

- Ok Pam, bella idea, mi cambio e ti raggiungo

Jessica era un'amica dell'università, giovane come lei e con la voglia di vivere a mille, suonò alla sua porta mezz'ora dopo vestita anni 90' paillettes e lustrini, l'aveva proprio presa sul serio

- Forza Pam, non sei ancora pronta? Forza forza

- Si tesoro, sei stata un fulmine, mi vesto e andiamo

Uscirono di casa cinguettando come solo due donne amiche riescono a fare, le loro chiacchiere inframmezzate da risate fragorose, quella voglia di vivere che solo la giovinezza e la libertà ti regala.

Pamela propose prima della discoteca un drink da Francesco, è presto disse a Jessica ci fermiamo mezz'ora e andiamo, almeno Francesco ci offrirà sicuro da bere, Jessica era un'altra delle ragazze che orbitava nel locale. Entrarono nel locale, belle e fiere a passo spedito andarono verso il bancone; Francesco le aveva notate subito e non solo lui.

- Ciao ragazze, che bello vedervi, posso offrirvi un mojito per accendere la serata? Scommetterei che siete in giro a fare danni

- Si Francy, stasera spacchiamo il mondo rispose Jessica ridendo

Cesare non le aveva staccato gli occhi di dosso, l'aveva seguita con lo sguardo fino al bancone, le sue gambe inguainate in una calza nera, la minigonna, era stupenda ma non volgare, si odiò per l'effetto che gli stava facendo, brividi in tutto il corpo lo stavano torturando, si alzò dal tavolo in cui si era seduto salutando il suo nuovo amico e andando verso il bancone si mise alle spalle di Pamela.

Pamela sentì quel respiro dietro di lei, le tremarono le gambe, e i girò, trovandoselo ad un centimetro dal viso.

- Ciao Cesare, che bello rivederti

- Ciao Pamela, piacere mio

L'odore di Pamela gli ricordava la notte di passione, i suoi capelli neri e bellissimi su di lui, il suo corpo e i suoi umori, l'aveva posseduta con dolcezza e passione, avrebbe voluto riprendersela, ora, in quel momento, lì davanti a tutti, posseduta contro il bancone, sentendola ansimare ancora, ansimava e gridava, Pamela quando godeva, la testa di Cesare era piena di immagini di lei sopra il suo membro che saltellava facendo muovere i suoi seni a ritmo del suo godimento.

Da parte sua Pamela era altrettanto agitata, sapeva nel suo profondo che avrebbe potuto incontrarlo, era andate per quello, doveva ammetterlo a se stessa, ma adesso che era davanti a lui non poteva fare a meno di immaginare la sua bocca in mezzo alle sue gambe.

Francesco assisteva alla scena, quei due si stavano sbranando con gli occhi, c'era un'elettricità pazzesca nell'aria tra di loro, Jessica parlava con lui ridacchiando ma la sua attenzione era su Pamela le disse:

- Pamela vieni domani sera vero?

- Certo Francesco sai che non ti tradirei mai

- Mi raccomando Pam ha chiamato il tuo cliente preferito, Paul, quel texano pieno di soldi al quale tu riesci sempre a spellare tre bottiglie a sera

Pamela era imbarazzata, non voleva che Cesare sentisse quella conversazione, ma in fondo era il suo lavoro e non se ne doveva vergognare.

- Perfetto Francesco, ci sarò sicuramente, voltandosi verso Cesare gli chiese:

- Tu come stai? 

Pamela, passione e carattereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora