Cosa ho fatto quella sera?

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Arrivata l'ora di andare al Wethervane cominciai a prepararmi.
Ammetto che ero un po' in ansia, mi trovavo in una posizione scomoda.
Non sapevo bene cosa dire a Xavier, se confessare tutto quello che aveva fatto o tenere qualcosa all'oscuro per non farlo imbarazzare troppo.
Ma non avevo una risposta chiara, avrei deciso direttamente sul momento.

Arrivai al locale con leggermente del ritardo, infatti Xavier era già dentro ad aspettarmi.
"Alla buon'ora" disse ridendo.
Gli rivolsi una smorfia che lo fece divertire ancora di più.
Posai di fretta le mie cose, misi il grembiule e lo affiancai dietro al bancone.
"Come vedi c'è il pienone oggi" disse indicandomi i tavoli completamente vuoti, ovviamente era una battuta.
Cominciavamo a lavorare molto presto, in un orario pomeridiano in cui pochi venivano a prendere qualcosa.
Ciò significava che avevamo molto tempo per affrontare l'argomento "dopo festa"
"Stai aspettando che ti dica tutto quello che è successo dopo la festa vero Xav?" con quella battuta ormai era più chiaro che mai che volesse spingermi a parlare.
Annuì con un leggero sorriso imbarazzato.
"Xavier allora" cominciai a parlare
"Dopo il nostro ballo sono andata a farne un altro-" mi interruppe
"Si con Kent" sentenziò.
"Non vedo come questo debba essere un problema" ribatto.
"Non sto dicendo che lo sia"
Davvero non capivo quel suo comportamento, cos'era? Una scenata di gelosia insensata?
"Vai avanti tranquilla" mi disse, sapeva che mi stavo per irritare.
Decisi di lasciar stare quel suo strano cambio di umore e continuai.
"All'improvviso mentre stavo aiutando Enid con una cosa Ajax mi chiamò a gran voce.
Ti trovammo completamente fradicio al bancone delle bevande.
Io, Yoko ed un altro ragazzo ti abbiamo portato al capanno d'arte per non farti scoprire da Rowan o, peggio ancora dalla Weems..."
"Grazie a tutti e tre allora. Ma soprattutto a te Meredith"
Sorrisi.
"Ajax non mi ha aiutato perché-"
"Non ti preoccupare, mi ha già raccontato di Enid" ridemmo entrambi.
"Meredith cosa è successo una volta nel capanno? Raccontami tutto per favore"
Tirai un grande sospiro e ripresi con il racconto.
"Ho provato a farti riposare ma ti muovevi come una scheggia impazzita.
Hai vomitato sul pavimento e sul mio vestito così ho dovuto pulire tutto"
"Tranquilla, mi ricordo ancora l'imbarazzo di quel momento" ora era tutto fuorché sorridente, stava morendo dalla vergogna.
L'istinto mi fece avvicinare una mano sulla sua guancia.
"Xavier, è tutto superato. Lasciami solo spiegare" mi guardò intensamente negli occhi.
"S-scusami" tolsi subito la mano.
Lui non disse niente, continuò solamente a guardarmi.
Per far svanire l'imbarazzo di quel momento andai avanti con la storia.
"Mi sono lavata e mi hai offerto di mettermi una tua maglietta lunga.
Te la riporto domani pulita, tranquillo. Solo che..."
"Solo che?" si stava preoccupando davvero.
"Appena mi hai visto con quella addosso hai fatto... insomma... apprezzamenti su di me"
Diventò rossissimo in viso, non riusciva nemmeno più a parlare.
"Meredith dimmi un'altra cosa. La mattina dopo mi sono ritrovato senza camicia addosso, me la sono tolta da solo?"
Mimai un "no" scuotendo la testa.
"Per favore Meredith basta. Non dirmi che ho fatto altre cose imbarazzanti"
Avrei voluto tanto dirgli di no, ma già che c'eravamo gli ho raccontato che mi aveva detto che gli provocavo cose strane e di come mi aveva toccato le gambe.
"Meredith scusami scusami scusami.
Non vorrei che tu ti sentissi violata, non era mia intenzione.
Io-io non farei mai una cosa simile"
"Xavier lo so" cercai di calmarlo.
"Non so cosa mi sia preso, io-" si mise le mani in faccia smettendo di parlare.
Lo abbracciai, lo abbracciai fortissimo.
Lui rimase sorpreso da quel contatto.
Dopo poco sentì le sue mani dietro la mia schiena.
"Grazie Meredith, non volevo farti soffrire"
E adesso chi glielo spiega che ho pianto per lui?
"Xav posso chiederti una domanda sincera?"
"Vai"
"Ti piace ancora Mercoledì?"
"Si, credo che mi piaccia ancora" rispose nonostante abbia esitato a dirmelo.
"Allora perché hai dipinto me e non lei?" che coraggio avevo avuto nel chiedere una cosa del genere.
"Perché sei bella Meredith. Perché amo i tuoi tratti e dipinti risultano ancora più belli.
Forse avrei dovuto informarti di questa cosa e non fartelo vedere da ubriaco.
Ma fidati che non c'è malizia in quel dipinto.
Passiamo solo tanto tempo assieme e la tua immagine rimane vivida nella mia mente"
Nonostante avesse detto che il dipinto era per semplice amicizia stava comunque dicendo delle cose che mi toccavano nel profondo.
"Credi davvero che io sia bella?"
"Più di quanto tu possa credere"

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