-Capitolo 5-

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Lydia's Pov
È passato un mese dall'inizio della scuola e mi sono fatta molti amici tra cui: Fred e George Weasly, Neville Paciock, Dean Thomas e Seamus Finnigan di Grifondoro, Draco Malfoy, Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Pansy Parkinson e Theodore Nott di Serpeverde.

Quando sto con un gruppo, non sto con l'altro, perchè se con lo sguardo si potesse uccidere si sarebbero trucidati a vicenda almeno una ventina di volte.
Oltretutto mi sono pure presa una cotta per Orion.

Ora sono le 22:00 e sto andando nell'ufficio del preside con la professoressa McGrannitt. Non so se io abbia fatto qualcosa ma siamo arrivate ad una statua a forma di gargoile. <Torrone al caramello> dice lei e il gargoile si sposta lasciando intravedere una scala a chiocciola che ci porta davanti ad una porta su cui la McGrannitt bussa. <Avanti.> dice quella che riconosco essere la voce di Silente. Quando la porta si apre vedo i miei genitori nella stanza e mi assale una terribile sensazione.

<Buongiorno signorina> mi saluta il preside. <dobbiamo dirti una cosa> comincia mia madre ma si ferma e mi guarda. Io mi preoccupo, ma non sono minimamente preparata alla notizia che mi stanno per dare <Tu sei stata... adottata> dice mia madre con la voce piatta. <Cosa..? Io non riesco a capire...> dico <Noi ti abbiamo trovata sulla soglia di casa di notte e ti abbiamo accolta nella nostra famiglia... ma non siamo mai riusciti a dirti la verità> spiega mio padre. 'Non può essere vero' continuo a ripetermi nella testa. <Non è vero> dico <Noi...> <PERCHÈ NON ME LO AVETE DETTO!?> urlo fuori di me. <Noi non ci riuscivamo, eri così felice e...><E AVETE PENSATO BENE DI TENERMI NASCOSTO CHE SONO STATA ADOTTATA><Non ti permetto di parlarci così signorina!> esclama mio padre rosso di rabbia <PERCHÈ?! TANTO NON SONO VOSTRA FIGLIA! NON VI VOGLIO VEDERE MAI PIÙ!> quelle parole che avevo detto avevano ammutolito mio padre (se lo posso chiamare ancora così).

Mi girai e scappai fuori dall'ufficio diretta nell'unico posto che sapevo mi avrebbe calmato: la torre di astronomia.

Sto guardando il panorama, è bellissimo sotto la luce della luna. I miei capelli da rosso fuoco diventano grigio topo come succede ogni volta che sono triste, infatti sto piangendo a dirotto.

Sento dei passi dietro di me e quando sono abbastanza vicini mi butto tra le braccia della persona senza pensarci due volte e senza sapere chi fosse. Questa rimane rigida per qualche istante poi ricambia il mio abbraccio accarezzando i capelli per farmi calmare <cosa ti è successo Lydia?> riconosco la voce che mi sta parlando, è il professor Lupin, ma è strano che abbia usato il mio nome. La sua voce mi dà conforto e alzo la testa lui mi guarda ed incontro i suoi occhi, sembra capire tutto il dolore che sto provando <il p-professor Silente m-mi ha fatto a-andare nel suo ufficio e l-lì c'erano i miei g-genitori. M-mi hanno detto c-che sono s-stata...> non riesco a dire quella parola ma lui sembra capirmi e mi stringe di più. Appoggio la testa al suo maglione ormai bagnato dalle mie lacrime e continuo a piangere consolata dal mio professore.

La mattina dopo
Mentre sto facendo colazione il professor Silente mi fa cenno di avvicinarmi a lui e cosi faccio, ci allontaniamo di qualche metro dal tavolo dei professori. Poi lui parla <Riguardo quello di cui abbiamo parlato ieri, i tuoi veri genitori vorrebbero incontrarti.> ci rifletto sopra, accetto anche se ho molta paura di come possano essere. Lui sorride <hai fatto la scelta giusta> dice prima di tornare a sedersi.

La figlia del lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora