1. IL PERICOLO È DIETRO L'ANGOLO

37 5 1
                                    

Y/N's pov:

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Y/N's pov:

Sono certa che nel buio esistono creature della notte che ci guardano mentre dormiamo. Creature che ti fanno gelare il sangue dalla paura ma anche farti entrare in uno stato di estasi. Erano le 3:00 di notte, sentivo le mie palpebre pesanti, però non riuscivo a dormire. Avevo paura che se mi addormentavo qualcosa mi avrebbe fatto del male. Ma cosa dico? Che stupida che sono. I mostri esistono solo nelle favole, qui siamo nella realtà, perciò non c'è modo che una creatura del genere si sviluppi attraverso l'immaginazione. Mi rigirai più volte tra le coperte, alla fine diedi per vinto al mio ego e una volta accesa la luce continuai a leggere quel libro dell'orrore che avevo cominciato la sera precedente. Era una storia abbastanza coinvolgente. Parlava dell'esistenza di alcune creature della notte chiamati "vampiri", mi incuriosì il fatto che queste creature per quanto possano essere macabre e inquietanti possano essere affascinarti. Forse è così che attraggono le vittime di sesso opposto: utilizzano la loro bellezza per farle cadere in trappola e mordere il loro collo. Rabbrividii al solo pensiero di immaginare scene del genere, quindi per evitare ancora incubi spensi la luce e andai a dormire. Ma sentivo che non ero sola; sentivo qualcuno con il fiato sul mio collo. Mi guardai attorno, ma nella mia stanza non intravidi nemmeno un ombra estranea. Sospirai pesantemente prima di chiudere gli occhi e cadere fra le braccia di Morfeo
Ma non mi sentivo del tutto al sicuro.
I miei dubbi vennero illusi non appena una figura abbastanza alta e oscura mi apparve accanto. Urlai dal terrore mentre cercavo di alzarmi per riuscire ad arrivare alla porta e scappare da lui. Ma non riuscii a fare neanche un passo, lui era stato più veloce di me e aveva chiuso la porta senza nemmeno sfiorarla. Aveva dei poteri soprannaturali che nemmeno sapevo che potesse possedere. Cominciai a piangere in modo isterico mentre colpivo la porta per cercare di uscire. Non ottenni nulla...lui venne alle mie spalle e mi afferrò dai fianchi per cercare di trattenermi e farmi smettere di urlare. Cercai di dimenarmi mentre mi liberavo dalla sua presa ferrea, ma lui mi mise una mano ghiacciata sulle labbra per cercare di fermare le mie urla.

LEVI: «Fa silenzio mocciosa, altrimenti peggio per te. Non farmelo ripetere»

Cercai di staccare la sua mano dal mio viso, sentivo il fiato mancarmi dai polmoni, e se avrebbe continuato a evitare di farmi respirare sarei svenuta per mancanza d'aria.
Appena vide che mi ero calmata e le mie lacrime bagnavano la sua mano mi lasciò con in faccia un espressione fredda e impassibile.

LEVI: «Tsk...i tuoi sentimenti negativi mi fanno venire il volta stomaco, stupida umana»

Lo guardai in modo confuso e terrorizzato. Chi era lui per dire queste cose? E perché non si definisce umano anche lui? Non riesco a capire...

IO: «C-chi sei? E perché sei qui?»

Presi tutto il coraggio che avevo nel corpo prima di fare queste domande all'essere che avevo davanti. Lui mi guardò in modo malizioso mentre rideva di gusto

LEVI: «Ahhh voi umani siete così ingenui, quasi quasi mi fa tenerezza il fatto che devo ucciderti. Innanzitutto mi presento: mi chiamo Levi Ackerman, e da oggi sono il tuo più grande incubo piccola》

Restai immobile a fissarlo. Perché non scappavo? Quali problemi avevo per restare ad ascoltare questa storia?

IO: «C-come h-hai fatto ad entrare?»

Lui scoppiò a ridere della mia paura, avevo i brividi a fior di pelle...

LEVI: «A me non serve il permesso di entrare sai? Io non sono come te e sicuramente ho molta più forza di quanto tu possa immaginare. E poi volevo farti notare che non è così difficile rompere una serratura »

Non riuscivo a crederci...cosa stava succedendo? Perché ha scelto me? Avrò fatto qualcosa di sbagliato per attirare una creatura del genere dagli inferi della terra?

LEVI:« Povera piccola...mi sembri davvero terrorizzata...cosa c'è che non va? Forse per far credere che non hai paura pensi di avere coraggio? Guardati...tsk, tremi come una foglia»

Aveva ragione...in quel momento ero davvero terrorizzata...avevo paura per la mia stessa vita.

IO:« I-io n-non ho capito...perché s-sei diverso...»

I miei occhi azzurri come il cielo si incrociarono nei suoi color ghiaccio. Avevo I nervi tesi come le corde di un violino.

LEVI: «Io sono una creatura dell'inferno...ma mi piace definirmi in maniera diretta. Io sono il conte Levi. Il vampiro più forte di questa terra.
Uno di quelle creature a cui piace vedere la gente soffrire...uno di quelle creature che si nutrono del sangue dei vivi...e in particolare...uno di quelle creature a cui piace mordere gli umani fino a prosciugare tutto il sangue che hanno nel corpo...»

Diventai pallida a quelle parole...quindi voleva uccidermi?

LEVI: «Perché tremi tesoro mio? Non ti piace il fatto che ho autocontrollo su di te?»

Mi rispose in un ghigno sadico mentre mi stringeva i fianchi tra le sue braccia fredde. Non riuscivo a dimenarmi, avevo troppa paura ad opporre resistenza...ma cosa mi sta succedendo? Sarò per caso impazzita?
I miei pensieri furono interrotti dal suo respiro caldo sul mio collo mentre veniva baciato lentamente, gemetti dal piacere sotto l'effetto dei suoi baci, ma sapevo che era una trappola.
Il piacere venne immediatamente sostituito da un dolore acuto proveniente dal collo e andava in circolazione in tutto il corpo. Trattenni le urla di dolore, ma qualche gemito doloroso e alcune parole soffocate lasciarono le mie labbra. Le lacrime correvano sul mio viso mentre mi sentivo sempre più debole, se restavo in silenzio, riuscivo a sentire persino il rumore del sangue che veniva tirato fuori dal mio corpo.
Non osai ribellarmi alla sua presa, ma prima che potesse finire di bere il sangue svenni sulla sua spalla, mentre aspettavo che finisse la sua opera d'arte. Il dolore appena tirò fuori i canini dal mio collo lo ricordo ancora ora, la sensazione era paragonata a due coltelli ardenti infilzati nel collo. Sussultai spaventata non appena il mio stesso sangue mi colava sulla spalla, ma non restai a lungo a vedere quella scena, perché le mie palpebre si fecero pesanti e persi i sensi in una velocità da record. L'ultima cosa che mi ricordai prima di chiudere gli occhi era il pavimento insanguinato sotto il peso del mio corpo, il dolore lancinante a partire dalle mie ossa e il buio avvolgere completamente la mia visione. Sentivo che il mio udito si era ovattato mentre i passi di quel ragazzo corvino si facevano pesanti e lenti sul pavimento di legno. In quel momento mi sentivo impotente...

LEVI: «Tsk...ma guardala...poveretta
non dice più una parola. Vedi tesoro? Questo è quello che ottieni a mettere alla prova il demonio in persona»

Non riuscivo a rispondere...il sangue mi bloccava la gola mentre il mio battito diminuiva e il respiro si faceva sempre più leggero...non sarei sopravvissuta a quel morso fatale...
Restai in silenzio mentre guardavo tutto diventare scuro...ho sempre amato la notte, ma a volte mi incute davvero terrore...e questa è la dura prova del pericolo che potrebbe causare. La mia vista diventava sempre più scura mentre chiusi gli occhi e rilassai il mio corpo. Mi abbandonai al buio di quella notte e al dolore che stavo provando, sapevo che non sarei andata molto avanti. Il mio respiro caló all'improvviso.
Mi lasciai andare senza avere più forze per combattere, in quel momento tra me e la figura di quel ragazzo oscuro troneggiava il silenzio più assoluto, esalai l'ultimo respiro prima di chiudere gli occhi e abbandonare il mio spirito al terrore del buio e di quella notte nera e profonda come un buco nell'abisso.

Mi lasciai andare senza avere più forze per combattere, in quel momento tra me e la figura di quel ragazzo oscuro troneggiava il silenzio più assoluto, esalai l'ultimo respiro prima di chiudere gli occhi e abbandonare il mio spirito al terrore del...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
AMOR VINCIT OMNIA🌙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora