4. BLOOD MOON CALLING

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Y/N 's pov:

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Y/N 's pov:

DOLORE: Quello fù l'ultimo sentimento che provai sulla mia pelle.
Quella stessa notte il mio cuore batteva all'impazzata, mentre sentivo che lui tirava fuori dal mio corpo il sangue rosso cremisi.
Lui mi strinse forte mentre infilzò le sue zanne ancora più a fondo nella mia pelle bianchissima.
Il sangue cominciò a sgorgare in modo ancora più intenso dal mio collo ormai livido e dolorante.
Lui cominciò a lasciare baci freddi lungo la mia clavicola; la sensazione delle sue labbra morbide e fredde era come avere tra le mani un pezzo di ghiaccio: inizialmente ti fa venire i brividi, ma se lo tieni troppo tempo tra le mani la sensazione di bruciore comincerà ad apparire a vista d'occhio.
Cercai di alzare lo sguardo verso il cielo stellato, notai che quei piccoli puntini bianchi che decoravano il manto scuro illuminavano il cielo in quella notte da incubo.
La luce che rifletteva attorno a noi cominciò a diventare scura e traballante; segno che la debolezza stava prendendo il sopravvento.
Cominciai a piagnucolare debolmente mentre respiravo a fatica nell'incavo del suo collo. Sentivo le gambe cominciare a cedere per la stanchezza, mi lasciai dirigere dal mio istinto: feci scivolare lentamente le braccia lungo i fianchi mentre continuavo ad appoggiare la testa sulla sua spalla.
Chiusi gli occhi mentre guardavo la morte in faccia, quel momento sembrava non terminare mai, sembrava non aveva una fine.
Non mi sarei mai aspettata tutto questo dolore; le sue zanne mi graffiavano la pelle in maniera lenta e dolorosa, così affilate da sembrare delle spine.
Le mie lacrime bruciavano come lava incandescente, quel dolore acuto e insopportabile mi mandava in crisi.
Non poteva essere vero; la sensazione che provai quella volta era talmente estrema e forte che ho persino paura a ricordarlo. La sensazione era come ardere tra le fiamme dell'inferno, ma dopotutto, ormai non avevo più paura di nulla. Tutte le esperienze che ho affrontato nella vita mi hanno aperto gli occhi sul mondo che mi circondava. Il dolore mi stava divorando dall'interno.
Cercai di lottare con i miei stati d'animo, era come se tra testa e cuore ci fosse una sanguinaria battaglia.
Ma non mi lascerò abbattere così facilmente, io sono più forte di un mare in tempesta, perché in fondo io sono il diavolo nel mio stesso inferno.
Appena sfilò i suoi canini dal mio corpo ormai pallido e privo di forze il dolore si fece sempre più accecante.
Caddi in ginocchio senza riuscire a respirare regolarmente. Sentivo il cuore perdere millesimi di battito man mano che i secondi scorrevano.
Il fiato mi si era completamente spezzato in gola, la sensazione era tale e quale a restare sott'acqua troppo a lungo. Cercai di riprendere il controllo di me stessa, dentro di me si era scatenato l'inferno: le lacrime che avevo sul viso erano gelide per via dell'atmosfera che circolava in quella foresta macabra e inquietante.
Mi portai una mano sul collo con fare dolorante; appena notai che era ricoperto dal fluido ormai essiccato sussultai per lo spavento.
Mi misi in piedi con le ultime forze rimaste, ma non era sufficiente.
Caddi ancora una volta a terra,
Ormai era diventato un mambo con la morte. La forza di reagire è sempre stata una cosa che non sono mai stata all'altezza di affrontarla nella vita.
In quel momento non sarebbe servito neanche un minimo del mio coraggio che avrebbe potuto salvarmi da quell'incubo senza tregua.
Crollai sul prato mentre il mio respiro si placò all'istante. In un nano secondo il mio cuore perse un battito.
"Significa questo morire?" Pensai mentre chiusi lentamente gli occhi.

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