3. LA PAURA DEL BUIO

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Y/N's pov:

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Y/N's pov:

Il dolore non si placava; davanti a me l'atmosfera era talmente ferma e inquietante che l'unico rumore presente era il mio passo svelto che si addentrava nella foresta. Sentivo l'impressione di essere seguita; non so perché mi trovavo in quel posto, ma l'unica cosa che sapevo era che se non volevo morire non dovevo guardarmi le spalle. Non smisi di correre nemmeno per prendere fiato.
Decisi di correre il più veloce possibile, se lui sarebbe stato in grado di prendermi sarebbe stata la fine. Sentivo che più tempo passavo rinchiusa in quell'incubo senza tregua e più mi sembrava di impazzire. La sua velocità era davvero sorprendente; era troppo agile per essere un semplice umano come me. Sentivo le mie lacrime sfiorare la mia pelle, mentre il mio battito diventava sempre più accelerato,non ero pronta a morire.
Cercai di nascondermi dietro il tronco di una quercia abbandonata.Placai il respiro per cercare di non farmi sentire.Ma lui era sempre più vicino...

LEVI: «Hey piccola...ti va di giocare un po con me?»

Non osai emettere nemmeno in rumore...sapevo che non avevo scampo...

LEVI: «Andiamo vieni da me...giuro che non sentirai molto dolore...»

Stavo avendo un attacco di panico, le lacrime non di fermavano, così come i suoi passi felpati, non di diede per vinto. Cominciò a cercarmi ovunque. Avevo vissuto questo incubo per anni...era sempre lo stesso...le lacrime agli occhi,i suoi occhi rossi cremisi che mi fissavano, il sangue che correva a cascata sul mio collo ed infine il buio...non è mai cambiato nulla, e quell'essere non morto diventava sempre più forte:

LEVI:  «Riesco a percepire il battito del tuo cuore a chilometri di distanza Y/N...stai per morire...non puoi scappare dal tuo destino. »

Aveva ragione: io non ero abbastanza forte da superare le mie paure, non ero nessuno per riuscire a sfidare la morte in persona...

LEVI:  «Mhm...il tuo sangue è così invitante che riesco a sentire il tuo profumo. Coraggio...vieni da me con le buone e non ti faccio niente.»

Sentivo i brividi salire lungo la spina dorsale. Decisi di reagire: cominciai a correre. Corsi, corsi senza mai fermarmi. Non avevo idea di dove stessi andando, ma dovevo vivere, non volevo lasciare che quella sarebbe stata la mia fine...non ero abbastanza forte da riuscire a realizzare il pensiero di morire senza neanche combattere...

LEVI:  «Non riuscirai a scappare molto lontano...consegnati a me Y/N...io vivo da anni nel buio dei tuoi incubi. Ho studiato ogni tua singola mossa...ti ho vista crescere...ti ho sempre osservata mentre dormivi, ti ho sempre seguita, e oggi finalmente ho azzerato la distanza che ci divideva... e ora finalmente posso farti diventare mia.»

Avevo il cuore in gola...non sapevo a cosa andavo in contro.
La brezza gelida che si aggirava in quel macabro posto mi tagliava il viso mentre correvo senza una meta, non importava quanto dolore stavo ricevendo a causa dei rami sporgenti che graffiavano la mia pelle, ma quello che era importante era ben altro.Dovevo solo pensare alla mia sopravvivenza,non morirò proprio ora.

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