"𝐎𝐛𝐛𝐥𝐢𝐠𝐨".

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[Helen]
Quando apro gli occhi mi ritrovo in una stanza lussuosa, l'uomo che temo è qui davanti a me seduto in una poltrona di lusso.
I suoi occhi verdi sono abbastanza spenti, il suo sguardo è freddo, e tutto questo mi fa venire i brividi.Mi guarda molto attentamente mentre beve dell'alcol.

Deglutisco e distolgo lo sguardo, nella stanza c'è un silenzio tombale e mi sento parecchio a disagio

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Deglutisco e distolgo lo sguardo, nella stanza c'è un silenzio tombale e mi sento parecchio a disagio. Dopo circa 5 minuti che mi guarda si alza e viene verso di me.
Rimango immobile e in viso divento pallida.

Elia: Non devi avere paura di me bambolina.
Helen: Non chiamarmi così.

Lui inizia a guardarmi e scoppia a ridere.

Elia: Dovresti mantenere un tono tranquillo con me.
Helen: Perché tu chi saresti?

Subito dopo realizzo quello che ho appena detto...
Accidenti a me e alla mia lingua che non sa stare al suo posto!.

Elia: Non hai ancora capito chi sono? 
a me pare che la tua faccia dica il contrario.

Mi guarda con un sguardo abbastanza divertito da quello che ho appena detto.
Sicuramente mi starà prendendo in giro.

Helen: Cosa c'è di così divertente?
Elia: Rido per la tua ingenuità ragazzina.

Decido di ignorarlo prima di rispondere male e fare una brutta fine. 
Inizia a guardarmi dalla testa fino ai piedi mentre sorseggia l'alcol che tiene in mano.

Helen: Potresti smettere di guardarmi in quel modo?
Elia: Ti guardo come voglio.

Continua a guardarmi dalla testa fino ai piedi con uno sguardo più freddo del ghiaccio.
Metto le mani davanti le gambe con la speranza che la smetta di guardarmi.
All'improvviso mi prende entrambi i polsi e li mette sopra la mia testa, guardandomi più attentamente di prima.

Elia: Devo guardare bene ciò che mi appartiene ragazzina.

Cerco di liberarmi dalla sua presa ma con scarsi risultati.
Si avvicina lentamente nel mio orecchio e sussurra...

Elia: .Non peggiorare la situazione o sai quello che succede.

Dopo questa frase spalanco gli occhi e rabbrividisco.
Annuisco per farlo allontanare e lui mi guarda sorridendo.
Guarda il suo orologio costoso e sono le 00:15.
Si allontana e cammina verso il letto togliendosi la camicia bianca.
Si gira con il petto nudo, si possono notare perfettamente i suoi addominali, le sue spalle enormi e i suoi muscoli.

Elia: Vieni qua.

Spalanco gli occhi pensando a quello che potrebbe farmi.
Dalla mia bocca esce...

𝐒𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐨?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora