𝐃𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐥𝐞 𝐛𝐮𝐠𝐢𝐞

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𝐏𝐨𝐯'𝐬 𝐄𝐥𝐢𝐚

Osservo mia moglie mentre che legge un libro fuori vicino la piscina, è così bella. Il sole risalta i suoi occhi bellissimi e i suoi lineamenti delicati.
Sorrido e continuo a leggere i documenti che tengo in mano, ultimamente sono molto occupato con il lavoro e passo poco tempo con lei, vorrei poter rimediare.Smetto di pensarci e
prendo il telefono, chiamo ad una mia guardia, la guardia con cui ho più fiducia.
<< Avete trovato a quel pezzo di merda?>> <<No signore, ancora io e Lucas non abbiamo informazioni a riguardo >>. Mi risponde con tristezza.

<< Dovete trovarlo prima che sia troppo tardi>>. Ribatto con un tono irritato.
<< Va bene capo, farò riferimenti a Lucas, buona giornata. >> Termina così la telefonata.

______

Dopo circa 2 minuti esco fuori, mi siedo accanto mia moglie e la guardo. 𝐿𝑒𝑖 è perfetta, alza lo sguardo dal libro, i suoi occhi si scontrano con i miei, ci guardiamo per pochi secondi.
<< Ti serve qualcosa? >>. Mi domanda con voce sottile, è molto tranquilla rispetto al solito.
<<No, continua pure a leggere>>.

Voglio che lei sia sempre tranquilla con me, che mi parli senza temermi, senza avere paura.

<<Sta sera mangeremo fuori>>. Dico con tono tranquillo. << Va bene>>. Risponde senza ribattere.

È decisamente diversa rispetto al solito. Non so se essere felice o preoccuparmi.

15 minuti dopo

Per questa serata decido di mettere una giacca nera elegante, una camicia bianca e dei pantaloni neri eleganti, mi sistemo i capelli e aspetto a mia moglie.
Dopo 20 minuti esce dal bagno e rimango colpito, ha deciso di indossare un abito rosso con una spacca alla gamba destra, il mio amico lì sotto vuole farsi notare, mi giro per non darlo a vedere.

<< Sei pronta?>>. Dico.
<< Sì, sono pronta>>. Mi avvicino a lei e le prendo la mano, usciamo dalla stanza, scendiamo le scale e saliamo in auto. Per tutto il tempo in macchina c'è un silenzio assurdo, apro leggermente la bocca per dire qualcosa e interrompere il silenzio, ma subito dopo mi fermo. Noto che lei è impegnata a sorridere al telefono.

<< Con chi stai parlando?>>. Domando con un tono irritato. << Con una mia amica>>. Ribatte con aria turbata alzando gli occhi al cielo.
<< Come si chiama questa "tua amica">>. Dico facendo un sospiro e incrociando le braccia nel petto. << Perché tutte queste domande?>>. Mi risponde irritata

Sta per caso sfidando la mia pazienza?, se la riposta è si, è un ingenua. Ho problemi di rabbia, e non so come potrei reagire in situazioni del genere.
Le strappo il telefono dalle mani senza pensarci due volte e guardo la chat, la guardo e scoppio a ridere. Lei e la sua amica parlano di discorsi senza senso, del tipo... "Vorresti essere un uccello?"

Mi guarda irritata e diventa rossa dall'imbarazzo.
<< Beh, sei contento adesso?>>. Sputa dalla sua bocca con odio. << Adesso sì>>. Rispondo abbastanza divertito dalla situazione. Incrocia le braccia e guarda fuori dal finestrino per non affrontare l'argomento imbarazzante.

30 minuti dopo
Una volta arrivati, scendiamo dall'auto. Mi volto verso di lei con un sorriso e le stendo la mano in avanti, lei afferra la mia mano senza fare polemiche ed entriamo nel ristorante di lusso, quando entriamo noto che lei guarda il ristorante a bocca aperta, guarda a destra e sinistra stupita.
Ci sediamo a tavola e iniziamo a ordinare, ordiniamo del pesce e attendiamo, si forma un silenzio imbarazzante, lei abbassa lo sguardo e cerca di non fare notare la noia.

Mi schiarisco la gola e tiro fuori un argomento.
<< Dunque, ti piace questo ristorante?>>.
<< Sì, è molto bello>>. Mi risponde con tono sereno, sembra che lei si trovi a suo agio, non è più rigida come prima. Sono felice che lei si stia ambientando qui.

Dopo 5-6 minuti arrivano i nostri piatti, prendiamo entrambi le posate e iniziamo a mangiare.

14 minuti dopo

Finiamo di mangiare e ci alziamo. <<Il pesce è stato buonissimo>>. Mi dice sorridendo. Inutile dire che non me l'aspettavo da parte sua, di solito non parla ed è sempre rigida. << Sono contento che ti sia piaciuto>>. Le rispondo ricambiando il sorriso.

Ci incamminiamo verso l'uscita, non so perché ho un brutto presentimento. Ho un pò d'angoscia, come se stesse per accadere qualcosa di terribile. Nonostante questo brutto presentimento, faccio finta di niente.
Quando sto per aprire lo sportello della macchina un tizio mi chiama << ELIA, BASTARDO VOLTATI!>>. Urla l'uomo che è dietro alle mie spalle, appena che mi giro spalanco gli occhi.

L'uomo è armato, ha uno sguardo spento ed è più che deciso a sparare, la pistola è rivolta verso ad Helen, la guardo e noto paura nei suoi occhi. <<NON TI PERMETTERE>>. Gli urlo contro stringendo i pugni. << LEI NON C'ENTRA NULLA>>.

Il tizio guarda prima a Helen e dopo me, ha un'aria divertita, << Devi soffrire come un cane, Elia>>. Scoppia a ridere, lei inizia a tremare e trattiene le lacrime. Il bastardo carica la pistola e prima che lui possa sparare mi metto davanti a lei.

Preme il grilletto.

Improvvisamente, tutto diventa nero davanti a me.

La vera domanda è... Perché l'ho fatto?.
In quel momento non sapevo cosa fare, il panico aveva preso il controllo su di me per la prima volta in tutta la mia vita.Potevo perfettamente reagire sparandolo in fronte, ma non l'ho fatto.
Sono stato un ingenuo, dovevo ucciderlo...
Anche se è mio fratello.

𝐒𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐨?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora