Cucciolo

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Passarono diversi mesi prima di un nuovo soprannome: cucciolo.

Era una mattina, poco prima che suonasse la conchiglia per la colazione. Will si era fermato a dormire nella cabina di Ade, sfruttando la scusa del fatto che lui fosse medico, Nico un suo paziente, eccetera eccetera.

Quella notte però avevano fatto ben altro che dormire. Si erano invece divertiti tra le lenzuola, incuranti di essere sentiti dagli altri campisti.

Non era la prima volta che lo facevano. Era ormai da tempo che avevano iniziato a esplorare i loro corpi e a cedere all'attrazione che entrambi provavano, prima più semplicemente e poi con più passione, complice il fatto che Nico avesse ormai deciso di eliminare tutte le sue insicurezze riguardo la sua omosessualità e che ormai entrambi erano cresciuti e si ritenevano abbastanza grandi da poter superare quel limite.

Per cui, una volta svegli, dopo una marea di coccole e baci e carezze, si erano alzati, si erano fatti una doccia e si stavano cambiando.

- Will, cavolo, per forza tutti questi succhiotti... - borbottò Nico mentre cercava di coprire i segni sul collo con un fondotinta. Aveva imparato quel trucchetto quando uno dei campisti gli aveva fatto osservazione.

- Scusami? - l'altro allargò le braccia. Era senza maglietta e si potevano vedere bene tutte le macchie viola sul petto e sulle spalle.

- Non li ho fatti sul collo. Quelli con la maglietta non si vedono. - continuò il suo lavoro.

Se Will sembrava buono e innocente, ma sapeva diventare un vero demone a letto, allora Nico perdeva tutta la sua pudicizia da ragazzo degli anni '30.

Will lo raggiunse e lo abbracciò da dietro. - Dai, cucciolo, non arrabbiarti. Sono segni di appartenenza.

- Cucciolo? Non me l'aspettavo, Solace. - ammise Nico. - E comunque nasconderli è impossibile. Adesso dovrò andare in giro tutto coperto, e siamo in piena estate!

- Non durano tanto, amore. - gli baciò una guancia.

Lui grugnì. - Prepariamoci, dai.

- Siamo discreti. - disse mentre recuperava la sua maglietta. - E non reagire quando qualcuno fa battutine, okay?

- Perché questo punto vale solo per me?

- Perché sei tu quello più impulsivo, e violento. Non colpire nessuno. Stai buono e basta.

- Sì, ho capito. Mi tapperò le orecchie ad ogni provocazione.

- Ottimo. - gli baciò la fronte. - Adesso andiamo.

- Aspetta. - gli tirò il braccio e lo baciò un'ultima volta.

Will sorrise, poi aprì la porta e uscirono.




Nickname | SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora