Ophelia rimase in casa, quando gli altri uscirono per parlare con Thena. Druig le chiese per quattro volte se fosse sicura di voler rimanere da sola, e lei tutte le volte annuì. D'altronde doveva prepararsi un gran bel discorso per Gilgamesh.
Così iniziò a girovagare per la cucina e per il salotto, senza osare mettere piede fuori dalla porta. Si sedette su una sedia, poi si rialzò, poi si mise di nuovo a sedere. Controllò numerose volte l'orologio, ma degli Eterni nessuna traccia. Moriva dalla voglia di vedere Thena in carne ed ossa, era questa la verità.
Quando finalmente iniziò a sentire delle voci fuori dalla porta, si alzò ritta in piedi e attese con pazienza. Sudava dalla testa ai piedi.
-Ophelia!- esclamò Kingo, appena mise piede in casa. La ragazza poté giurare di sentirlo un pò nervoso, ma decise di non farci troppo caso. Anche perché, finalmente, Thena aveva fatto il suo ingresso nella stanza.
-Quindi sei tu la ragazza- disse, con voce profonda. Ophelia annuì, con un sorriso a trentadue denti.
-Sì, sono io- rispose, entusiasta. Thena non sembrò farci tanto caso, perché rimase praticamente impassibile. Si sistemò meglio i lunghi capelli biondi sulle spalle, prendendo posto a tavola.
-Un'umana e una dea nella stessa stanza, chi lo avrebbe mai detto-
Gilgamesh si affrettò ad avvicinarsi ai fornelli, senza dire una parola. In effetti Ophelia aveva notato, poco prima, che erano già pronte tantissime pietanze. Si era dato davvero da fare. Si sedettero tutti intorno al tavolo al centro della stanza. La ragazza si infilò tra Sersi e Sprite, così da avere Thena perfettamente di fronte.
-Questo è quello che mangiate tutti i giorni?- chiese Kingo, riempiendosi il piatto forse per la terza volta.
-Proprio così- annuì Gilgamesh.
-Grazie, davvero- disse Ikaris, e l'altro gli rivolse un gesto della mano del tipo "ma figurati". Ophelia mangiò di gusto, ma non poté non fare caso agli occhi di Thena, che restarono costantemente incastrati nei suoi.
Nel bel mezzo di un discorso dove, ad un tratto, Gilgamesh si trasformò in un gigantesco bebè, venne fuori il nome di Odino. Ophelia lo aveva già sentito prima, ovviamente. Oltre che degli Eterni, suo padre le raccontava sempre delle imprese degli Avengers.
-Thor mi seguiva dappertutto quando era piccolo. Ora è un famoso Avenger e non mi risponde al telefono- disse Kingo, facendo ridacchiare Druig.
-Ora che Captain Rogers e Iron Man non ci sono più...chi potrebbe guidare gli Avengers?- chiese Sprite, mentre inforchettava un altro pezzo di carne.
-Potrei guidarli io- rispose Ikaris -penso che me la caverei-
-Sì, sicuro- commentò Kingo, facendo ridere Ophelia.
-Ajak non ti ha scelto nemmeno per guidare noi- aggiunse Gilgamesh, con una mano sulla spalla di Ikaris.
-Oh, Gil, questa sì che fa male- disse Druig, dando un colpetto sul braccio a Ikaris.
-Sì dai, te la perdono. Lo so che sei invidioso perché io posso volare e tu no- replicò quest'ultimo, continuando tranquillamente a mangiare.
Tutto il resto del pranzo fu abbastanza tranquillo. Ophelia si rilassò notando che nessuno le fece molte domande, a parte qualcuna da Gilgamesh, che voleva sapere di cosa si occupasse e, soprattutto, di come si fosse ritrovata insieme a Druig e Kingo. Anche in quell'occasione, Thena continuò a fissarla.
Ad un certo punto Sersi si alzò da tavola, seguita a ruota dal padrone di casa. Nessuno li vide più per un bel pò di tempo. Quando rientrarono, il sole era già calato da un pezzo.
-Tutto bene?- chiese la ragazza, perché aveva notato che Sersi la stava guardando con sguardo grave.
-C'è...c'è qualcosa che devo raccontarvi- rispose lei, sedendosi di nuovo, un pò barcollante. Per l'ennesima volta, Ophelia ebbe una pessima sensazione.
***
-Quindi siamo praticamente dei robot sofisticati?- chiese Kingo, alla fine dell'incredibile racconto di Sersi. Ophelia ne era rimasta talmente scioccata che a malapena riusciva a muoversi.
-E i nostri ricordi- continuò Kingo -sono conservati...nello spazio?-
-E Arishem ha creato i Devianti- aggiunse Sersi.
-Mi dispiace, Thena- disse Gilgamesh, anche se Ophelia non sapeva a cosa si stesse riferendo -avevi tentato di avvertirci-
-L'ultima volta che Arishem ha azzerato i tuoi ricordi, qualcosa è andato storto- disse Sprite, cogliendo l'attenzione di tutti.
-Che vuoi dire?- chiese Kingo.
-Io ricordo ogni pianeta sui quali siamo stati mandati. E ricordo che tutti morivano durante l'Emersione. E...- disse Thena, fissando lo sguardo su Ophelia, di nuovo -in ogni mio ricordo ci sei sempre tu-
Tutti si voltarono verso la ragazza, che sbiancò d'un tratto.
-Io?- disse, la voce tremante, e Thena annuì. Poi continuò a parlare.
-Per quanto ne so, la ragazza potrebbe benissimo rappresentare la nostra rovina- sentenziò, ed Ophelia rimase a bocca aperta.
-Thena, ti ricordo che lei è la stessa ragazza che mi ha salvato la vita- replicò Druig, leggermente stizzito -perciò al massimo potrebbe essere una nostra alleata-
-Un'umana? Nostra alleata? La vedo una cosa alquanto improbabile- rispose Thena -siamo noi ad aiutare gli umani, sin dall'inizio dei tempi, non il contrario-
-Anche Arishem mi ha mostrato Ophelia- disse Sersi, lo sguardo fisso per terra. Sembrava davvero turbata. -Me l'ha mostrata, e ha detto "tenetevi stretta la ragazza"-
-Ecco- Druig batté le mani -a dimostrazione della mia tesi-
-Thena, già gli umani capaci di vedere gli Eterni sono davvero pochi, escludendo quelli a cui ci manifestiamo volontariamente- prese la parola Ikaris -e non c'è mai stato nessuno tanto coraggioso da seguirci in un'impresa-
-Nessuno l'ha obbligata, immagino- replicò Thena, secca.
-No, ma le è stato ripetuto molte volte che, se non se la sentiva, sarebbe stata immediatamente riportata a casa- disse Druig -e lei non si è mai lamentata di niente-
Gilgamesh e Kingo si lanciarono uno sguardo complice, che Ophelia notò con la coda dell'occhio. Poi si concentrò su Druig, mimando un "grazie" con le labbra.
-Arishem non ti ha mostrato più niente, riguardo ad Ophelia?- chiese Kingo, e Sersi scosse la testa.
-Solo questo. Ma, la prossima volta che riesco ad entrarci in contatto, potrei chiedergli di più. Minaccia o alleata. Niente vie di mezzo-
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❝ 𝐇𝐔𝐌𝐀𝐍 ❞ || 𝑫𝒓𝒖𝒊𝒈
Fanfiction"𝘐𝘯 𝘱𝘳𝘪𝘯𝘤𝘪𝘱𝘪𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘤'𝘦𝘳𝘢 𝘯𝘶𝘭𝘭𝘢. 𝘚𝘰𝘭𝘰 𝘰𝘴𝘤𝘶𝘳𝘪𝘵𝘢̀, 𝘥𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘴𝘪 𝘷𝘰𝘭𝘨𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘰. 𝘗𝘰𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘭𝘶𝘤𝘦 𝘦𝘳𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘳𝘴𝘢 𝘪𝘯 𝘧𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘧𝘪𝘯𝘪...