Quell'estate non sono stata quasi mai a casa, i miei avevano voglia di perdersi su qualche spiaggia nuova, così siamo partiti nuovamente per una bella località dell'Adriatico. Gabriele era partito per la montagna con i suoi, continuava a scrivermi di quanto avrebbe preferito prendere il sole con me per poi buttarmi tra le onde salate. Io sentivo la sua mancanza, inoltre devo dire che mi sentivo anche un pò sola, partire con i miei non era poi così divertente. Non sono riuscita ad integrarmi bene con gli altri ragazzi del posto, loro erano un gruppo già formato e non aspiravano ad allargarlo. Nonostante ciò ho conosciuto due ragazze alla mano, semplici con cui passare le serate. Nadia dai ricci castani e la sua risata contagiosa, Giulia dalla pelle chiarissima e gli immancabili occhiali da sole che portava tutto il tempo a mo'di cerchietto, amavano stuzzicarmi e chiedermi chi fosse questo Gabriele di cui parlavo spesso, finché una sera eravamo tutte in vena di confidenze. La spiaggia era deserta, solamente le nostre tre voci pacate risuonavano tra un'onda e l'altra, correva il discorso su quanto i ragazzi fossero ritardati ed io non potevo far a meno di esprimere il mio assenso.
- Davvero, i ragazzi secondo me sono arretrati per natura, Marti non dirmi che non conosci nemmeno un deficiente?! - esclamò Giulia mentre gesticolava con quelle manine affusolate.
- Inizierei la numerosa lista con il mio ex..- neanche il tempo di finire la frase che Nadia di getto mi chiese:
- Anche questo Gabriele ne fa parte?-
Ci fu un secondo di silenzio, sentivo gli sguardi curiosi delle mie amiche. Esitai e mi morsi il libro inferiore:
-Bhe lui si è un deficiente, ma in modo carino..-
Entrambi scoppiarono a ridere maliziosamente
-Ma no ragazze non mi ci vedrei mai con il mio migliore amico!-
Un brivido mi percosse la schiena, iniziai un pò a stranirmi, così cercai di sviare il discorso.
Tornata in hotel, prima di infilare le chiavi nella serratura, lo schermo del telefono s'illumina: Gabriele ti ha inviato un messaggio.
Inserisco il Pin almeno 3 volte prima di visualizzare la chat, avevo una strana ansia. Non lo sentivo dalla sera precedente e la conversazione di prima me lo aveva ricordato. Che stava facendo? Perché non mi ha scritto come sempre appena sveglio?
00:12 G "Ehi"
00:13 M "Ti ho pensato prima"
00:13 G "A cosa di specifico?"
00:14 M "A quanto mi manchi e che per me sei diventato un'abitudine"
Invio il messaggio e mi appoggio al muro con la schiena, chiudo gli occhi, respiro profondamente. Cosa sta succedendo?
00:15 G "È una cosa brutta?"
00:16 M "Ci sentiamo domani mattina, buonanotte "
Attendo una risposta e spengo il telefono. Mi infilo il pigiama e vado a letto. Non ho sonno. E se provassi di più per lui? NONO è il mio migliore amico, non si può.
La settimana non passa molto in fretta, un pomeriggio ero sotto l'ombrellone a mangiare un gelato mentre sentivo Another day in paradise di Phil Collins.
Invio una foto a Gabriele con un sorrisone a trecentocinquanta denti. Risponde anche lui con una foto. Lui e Riccardo. Bum un colpo al cuore. Mi irrigidisco. Non vedevo il mio ex dall'ultimo giorno di scuola, un incrocio di sguardi e via, chissà quando ci saremmo rivisti. I suoi occhi nocciola, le basette un pò più lunghe, quel collo liscissimo, su cui una volta lasciavo dolci baci. Blocco lo schermo d'istinto.
Più tardi rispondo a quella foto con un "ho avuto da fare ed eccomi qua", Gabriele però non aveva intenzione di cambiare discorso. Rispondo fredda, fin quando leggo "tanto sta con un'altra'.
Ok, va bene, lui sta andando avanti e lo stai facendo anche tu.
Senza dare troppo a vedere la mia curiosità, per non parlare del mio stupore, spingo Gabriele a dirmi di più. Una biondina di un paio d'anni più piccola, secondo il mio amico "una sempliciotta".
Fa male, mi fa venire i nervi questa cosa.
Riccardo è stato il mio primo bacio, non dimenticherò mai i momenti passati insieme. Con me era un amore, gli piacevo così, con una taglia in più e complessata da morire. Mi faceva sentire bene nei nostri pomeriggi in macchina, a stringerci. I vetri appannati, gambe intrecciate, respiri che si fondono.
Dio come mi manca tutto questo.
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Dalla pelle al cuore
RandomQuesta non è una storia d'amore. Questa è la storia di come le situazioni si evolvono sfuggendo dalle mani, di come la notte ci si ritrova a fissare il soffitto nell'attesa di un messaggio, di come il contatto fisico confonde, di come l'attrazione è...