Okay, quando gli era stato detto che con solo qualche giorno di preavviso fosse libera per l'ultima sera dell'anno e disposta ad andarci con lui, di sicuro non si sarebbe aspettato... Beh... Questo tipo di ragazza. Oh no, cosa le avevano detto di lui? Era lì perché gli faceva pena l'idea del povero Peter tutto solo da quando gli era morta la ragazza? Ad ogni modo, Peter si schiarì la voce, anziché stare lì imbambolato davanti a lei decise di dire qualcosa.
"Ciao, Mary Jane, io sono Peter, e..."
"Certo, lo so come ti chiami" rispose lei ridacchiando, poi gli si mise sotto braccio. "Bene, andiamo in taxi, no? Spero non sia un problema, ho anche invitato la mia amica Liz, Liz Allen, credo sia già lì o al massimo starà per arrivare, visto che tua zia ha dato alla mia anche l'indirizzo".
"Sì, andiamo in taxi e non credo sarà un problema".
"Perfetto. Buona serata, signora Parker!" Salutò la zia di Peter, la quale fece cenno di saluto con la mano ad entrambi, mentre sorrideva assolutamente entusiasta. Mary Jane poi praticamente trascinò Peter fuori, il quale non sapeva se sentirsi più ammaliato o terrorizzato dalla ragazza, la quale fermò poi un taxi sul quale entrambi salirono.
"Allora, tigrotto, non so niente di te, sai? Dimmi, cosa fai nella vita?"
Oh, davvero non sapeva niente di lui? Beh, quantomeno si era tolto quella paranoia iniziale. Mentre gli parlava, poi, lo fissava con quel sorriso smagliante e quegli occhioni che sembravano divertiti da qualsiasi cosa incrociassero. Il fatto che lo guardasse così gli rendeva difficile guardarla senza essere palesemente imbarazzato e ogni volta che incespicava nelle sue parole, lei sembrava ancora più divertita.
"Ehm... Lavoro per il... Bugle, come fotografo, faccio le foto a Spider-Man, ma... Recentemente ho iniziato a lavorare anche per il loro sito e per i loro computer. E... Tu?"
"Wow, le foto a Spider-Man? Deve essere davvero emozionante! Oh, io faccio la modella, invece".
Peter decisamente non faticò a crederci.
"E... Uhm... Ti posso chiedere come mai hai scelto di passare la serata con me, anche se non mi conosci?"
"Direi che conoscere qualcuno di nuovo è piuttosto divertente. E poi il modo in cui mia zia ti ha descritto mi ha incuriosita molto".
"Sì? Perché, come mi ha descritto?"
"Ha usato le seguenti parole: sembra un ragazzo in gamba, ma ha anche una perenne espressione da cane bastonato" ammise ridacchiando.
Perenne espressione da cane bastonato, sul serio? E in che modo questo l'avrebbe incuriosita?
"E... Questo ti ha incuriosita?" Le chiese infatti.
"Beh, ho deciso di concentrarmi sulla definizione di ragazzo in gamba. E mi aveva incuriosito anche l'altra parte, lo ammetto, volevo verificare io stessa. Posso dire che è parzialmente vero, anche se al momento sembri un cerbiatto spaventato. Sei adorabile, lo sai?"
Okay, Peter era certo che sarebbe morto in quel taxi. Abbassò velocemente il finestrino del suo lato del veicolo per fare entrare un po' d'aria, cosa che fece ancora una volta ridere Mary Jane.
"Su, è davvero così facile metterti in imbarazzo?"
"Oh, non ne hai idea".
Fortunatamente, presto il taxi arrivò a destinazione e Peter pagò per entrambi, ringraziato dalla ragazza. Mary Jane gli si mise poi nuovamente sotto braccio e i due si recarono all'entrata della casa, suonando il campanello. Dopo qualche secondo andò ad aprire loro Flash, il quale guardò Mary Jane con aria sorpresa.
"Lei è la ragazza di cui mi avevi parlato?"
"Buonasera anche a te, Flash" ribatté Peter, ridacchiando.
"Oh, allora tu sei Flash, molto piacere e grazie per l'ospitalità, io sono Mary Jane" disse lei, prendendogli la mano e stringendola. "Scusami se ho invitato anche la mia amica Liz, è già qui? Oh, eccola! Ciao, Liz!" E andò direttamente da lei senza aspettare risposta.
"Quella è la sua amica Liz? Ma che sta succedendo stasera?" Chiese Peter osservando l'altra bellissima ragazza, alta, capelli castano scuro e mossi, pelle scura e occhi magnetici di color nocciola.
"Hai portato loro due qui stasera. Che tu sia benedetto, amico mio". Commentò Flash fissando le due ragazze, per poi guardare Peter. "Piuttosto, come stai?" Chiese preoccupato, riferendosi a quel messaggio di qualche giorno prima. "Va meglio?"
"Onestamente, non lo so" rispose Peter con sincerità. "Mi sento spesso parecchio giù, ma non ci ho ripensato, comunque. Ma non siamo qui per parlare di queste cose, no?" Detto ciò, inaspettatamente Peter si trovò stritolato fra le braccia di Flash. "O... Okay?" Rimase stupito Peter, dando qualche pacca sulla spalla di Flash.
"Quando hai bisogno, sono sempre qui, lo sai, vero?"
"Lo so... Grazie".
Dopodiché, Flash lasciò andare Peter per qualche secondo prima di prenderlo per il braccio e trascinarlo verso Mary Jane e Liz. Stava diventando per Peter la serata del venire trascinato in giro da chiunque.
"Tu devi essere Peter!" Esclamò Liz vedendolo, accogliendolo con un sorrisone.
"Proprio io" rispose Peter, abbastanza imbarazzato. "Deduco invece che tu sia Liz"
"Proprio io" rispose lei, facendogli scherzosamente il verso. "Che dite, iniziamo a bere qualcosa?"
"Con Peter è inutile" intervenne Flash. "Non avete idea della quantità di volte che ho tentato di farlo ubriacare, quando eravamo all'università, tutto inutile. Beveva, beveva e non arrivava neanche ad essere brillo".
"Caspita, un talento naturale o cosa?" Chiese Mary Jane e Peter scrollò le spalle.
Ben presto, la serata iniziò ad animarsi. Come al solito, Peter non riusciva più di tanto ad inserirsi o sentirsi in generale a suo agio nelle situazioni con molte persone. Flash lo sapeva e ogni tanto passava da lui, ma c'erano giustamente anche gli altri invitati, in particolare il suo interesse era spesso attirato da Liz, con la quale anche Mary Jane stava passando la maggior parte del suo tempo, anche se anche lei ogni tanto passava da lui. Oltre a ciò, Peter si sentiva in colpa per essere lì, anche senza fare un granché, quando magari c'era gente che aveva bisogno del suo aiuto. Ma non poteva essere sempre Spider-Man, no? Inoltre, c'era anche la polizia. Eppure, quel pensiero continuava a tartassarlo. Avrebbe avuto le stesse preoccupazioni se Gwen fosse stata lì con lui? Quando passò a pensare a lei, sentì immediatamente la necessità di prendere un po' d'aria, quindi si spostò sul balcone, sedendosi ad una delle due sedie lì presenti vicino il tavolino. Prese qualche respiro profondo, doveva distrarsi, anche se non stava facendo il festaiolo, non era il caso di pensare a certe cose mentre era lì. Dopo qualche minuto, sentì qualcun altro raggiungerlo.
"Dannazione, come fai a stare senza cappotto? Qui si gela" gli disse Mary Jane, la quale invece si stava stringendo nel proprio.
"Oh, sono abituato, pur odiando il freddo. Scommetto che ti ha mandato qui il mio personale cane da guardia Flash" ipotizzò Peter, ridacchiando.
"Si era accorto della tua assenza e stava impazzendo, ti ho visto sul balcone e gli ho detto che sarei venuta io da te. Credo che a causa dell'alcool abbia confuso una nostra chiacchierata sul balcone come un nostro matrimonio, visto che ha iniziato a farmi una sorta di predica sul fatto che dovrei comportarmi bene con te e robe del genere" gli raccontò ridendo.
"Ti prego, dimmi che non è vero" rispose Peter, imbarazzato.
"Temo proprio che lo sia" disse Mary Jane ancora ridacchiando, per poi prendere l'atra sedia e mettersi accanto a lui. "Come mai qui fuori, solo soletto?"
Peter scrollò le spalle. "Mi sono tornate in mente delle cose tristi e... Volevo prendere un po' d'aria".
"Posso farti compagnia, allora?"
"Sicura?" Peter guardò l'orario. "Dannazione, non manca troppo a mezzanotte, non voglio farti stare qui. Possiamo rientrare".
"Ma tu non hai ancora voglia di rientrare, vero?"
"No, ma..."
"Allora possiamo rimanere qui fin quando vuoi. Poi dopo la mezzanotte rientriamo e vediamo se è vero che è impossibile farti ubriacare".
Peter ridacchiò. "Va bene. Grazie per la compagnia, si vedeva che ti stavi divertendo".
"Alla fine per me quello è un modo per distrarmi. So che cosa pensi, ti sembro probabilmente totalmente spensierata, piena di allegria. È ciò che voglio che gli altri pensino di me. Alla fine è tutto un modo per distrarmi".
Effettivamente, spensierata e piena di allegria era come le stava sembrando, di sicuro non come qualcuno che avesse bisogno di distrarsi da pensieri e situazioni spiacevoli.
"Io tendo per lo più a chiudermi in me stesso, infatti. L'ho sempre fatto, ma sono peggiorato negli ultimi anni".
"Cosa ti ha fatto peggiorare? Se posso chiedertelo".
"Anni fa stavo con una ragazza, Gwen ed era... Tutto per me. Davvero tutto. Ma un giorno l'ho persa, è morta. Ho subito altre perdite, ma nulla mi ha buttato così giù. Sono passati anni, ma non smette mai di fare male". Spiegò Peter a capo chino, non poteva neanche spiegare il senso di colpa per la sua responsabilità nella sua morte, il non essere riuscito a salvarla. Sentì la sua mano venire presa e avvolta da quella di Mary Jane.
"Mi dispiace, Peter. Mi dispiace davvero tanto. Certe cose non smettono mai di fare male, immagino. Sono anni che non vedo mio padre, ma comunque penso spesso a tutte le volte che tornava a casa ubriaco e tutti i suoi atteggiamenti violenti".
Peter si trovò ad accarezzarle la mano quasi involontariamente, sentendo quelle parole aveva iniziato inconsciamente, ma quando se ne accorse, non si fermò. "Mi dispiace, non ne avevo idea".
"E io non immaginavo che avrei avuto questo tipo di conversazioni quasi all'inizio dell'anno nuovo" ribatté lei ridacchiando, causando una risata anche a Peter. "Ma sono lo stesso contenta, si vede che sei una persona buona. Di solito neanche parlo di certe cose perché so che la maggior parte delle persone che conosco neanche mi ascolterebbero. Liz però fa eccezione a questo, nel caso te lo stessi chiedendo".
"Beh, direi che ora hai due persone ad ascoltarti".
"Immagino di sì" rispose lei, sorridendo.
"Ora siamo qui, un po' rintanati, stiamo seguendo il mio modo di reagire ai problemi". Rifletté Peter "dopo devo provare il tuo modo, invece".
"Oh, sarò la prima persona a farti ubriacare e a farti diventare un animale da pista".
"Ci conto assolutamente" rispose, Peter, divertito, per poi sentire che gli altri stavano iniziando il conto alla rovescia per l'inizio dell'anno nuovo.
Quando terminò, si sentirono dalla casa le consuete urla di festeggiamento, mentre presto nel cielo furono visibili i fuochi d'artificio. Mary Jane si mise con la testa poggiata sulla spalla di Peter.
"Buon anno, Peter".
"Buon anno, Mary Jane".
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The Amazing Spider-Man 3
FanficDopo essere stato coinvolto negli eventi multiversali di Spider-Man No Way Home, Peter 3 torna a casa. Una volta lì, non dovrà affrontare una minaccia multiversale, ma un errore del passato e qualcuno che vuole fargliela pagare.