ad aprile inizio a sentirmi di nuovo triste, fra poco sarà un anno dall'inizio della mia nuova vita e dalla fine della poca felicità che avevo...
credo che il 3 e il 5 giugno resteranno per me le date più brutte di tutta la mia vita.. un pezzo del mio cuore si è frantumato e credo che aggiustarlo non possa essere possibile.
tante sono le mie domande, perché a me? perchè doveva succedere così? e se louis non ci fosse stato? se nick o niall non ci fossero stati? se mia mamma avesse conosciuto qualcun altro? voglio sapere: come sarebbe la mia vita? vorrei davvero saperlo, ma non posso perché ormai non si può tornare indietro e io non posso vivere due volte..
voglio solo trovare un po' di pace, pace che non duri solo qualche mese, una pace che possa durare per almeno qualche anno...26 aprile, domenica
3:49pmio, louis e le sue sorelle siamo seduti sul divano, tutti abbracciati che cerchiamo di non ascoltare le urla dei nostri genitori di sopra che stanno litigando: sapevo che prima o poi mia mamma avrebbe scatenato l'inferno..
"non è meglio se andiamo a farci un giro?" domanda louis,
"aspetta, non possiamo uscire così" gli rispondo,
"vuoi sentirli fino a che non avranno più voce?" mi chiede sbuffando,
"adesso mia mamma dirà 'basta!' e verrà giù e se ne andrà di casa poi ritornerà, non si parleranno più e andremo a dormire" dico buttando la testa indietro, infatti dopo qualche minuto mia mamma scende furiosa ed esce sbattendo la porta senza accorgersi di noi, dopo di conseguenza scende anche il padre di louis che ci nota,
"ragazzi" dice con voce spezzata,
"tutto okay papà, io harry usciamo adesso" dice louis prendendomi di forza e facendomi uscire,
"ma che fai?" gli domando mentre lo seguo,
"non riuscivo a stare ancora li dentro" risponde,
"louis, lo sai che questa cosa non funzionerà più" inizio,
"che si lascino il giorno che faranno un anno, a me intanto non importa" alza le spalle e inizia a camminare più veloce,
"dove vai louis!" esclamo cercando di stargli dietro,
"lontano!" urla, io gli corro dietro e lo fermo,
"louis" dico,
"che cosa c'è" sbuffa,
"ti amo" dico per la prima senza urlare o balbettando, mi esce per la prima volta questa frase dal cuore, lui mi guarda capendo che glielo detto in un tono che mai avevo usato, un tono davvero sincero, poi sorride e mi prende il viso tra le mani,
"ti amo" gli cade una lacrima e gliela asciugo con il dito,
"non devi piangere" gli dico,
"mi hai tirato su il morale" risponde,
"ero sincero"
"anche io" dice, lo bacio e poi lo prendo per mano,
"vuoi un gelato?" gli domando con un sorriso,
"okay" dice, mentre andiamo a prenderlo, si calma.
all'ora di cena andiamo a mangiare in un pub, visto che andare a casa sarebbe stata l'idea peggiore. ci sediamo in un tavolo e ordiniamo.
"dovremmo andare a vivere da soli" ride louis per non piangere, poi morde il suo panino,
"potremmo stare meglio" dico mangiando un patatina,
"senti harry, non dirlo a tua mamma, però papà mi ha detto qualche giorno fa che se dovesse succedere qualcosa di brutto tu e tua mamma potrete tornare nella vostra vecchia casa" dice dal nulla, io mi blocco totalmente e lascio cadere il panino dalle mani,
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paura, inganno e noi. {larry stylinson}
Fanfiction"forse con l'inganno potremo essere amanti, forse con la paura potremmo essere amici, forse con la lealtà potremmo essere io e te, perché prima di essere qualcosa dobbiamo essere noi, noi da soli, io da solo, tu da solo, dobbiamo essere prima di tut...