Epilogo

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In quella casa c'era una confusione allucinante.

In quella casa c'era una confusione allucinante e la cosa divertente era che lui, quella casa, l'aveva riordinata quella mattina prima di uscire mentre Liam dormiva ancora.

Aveva appeso i vestiti e messo a posto i libri e raccolto le carte da terra e persino spostato le mille tazze che se ne stavano disseminate ovunque.

Quella mattina, quando lui era uscito dalla porta, la casa era in ordine. E quindi, quella che trovava ora rientrando, non era la confusione di giorni o di settimane... era la confusione di ore... poche ore tra l'altro visto che Liam dopo essersi svegliato era sicuramente andato a lezione e poi forse da Mason e Corey.

Il beta era forse rimasto nell'appartamento per due ore quel giorno e ora sembrava che ci fosse letteralmente esplosa dentro una bomba e bhe... tornare a casa in quel modo non era decisamente nella top tre delle sue cose preferite.

La chimera si chiuse la porta alle spalle con uno sbuffo, litigando come sempre per estrarre le chiavi dalla serratura, posandole dopo sulla mensola accanto all'ingresso solo per poi sentire il famigliare ticchettio di quattro zampette che venivano ad accoglierlo come sempre quando tornava dal lavoro.

«Hei piccoletta» salutò quindi la cagnolina che era corsa tra i suoi piedi, inginocchiandosi solo per accarezzarla «sai qual è la cosa tragica di vivere con il tuo padrone?» le chiese poi mentre si guardava intorno e gli faceva i grattini appena dietro le orecchie «che lui crea più confusione di te» si rispose dopo da solo, alzando gli occhi al cielo con una punta di esasperazione e dirigendosi per prima cosa in cucina, subito seguito da Wendy.

«Ma perlomeno non dimentica mai di darti da mangiare» si trovò poi a constatare, vedendo che la ciotola era stata palesemente usata quel giorno, indice del fatto che Liam si era ricordato almeno il cibo del suo cane.

Preparò in fretta la cena a Wendy visto che era già in ritardo con l'orario mentre lei, per tutto il tempo, si limitò a correre in cerchio per la cucina e a scodinzolare finché Theo non gli posò la sua ciotola azzurra davanti, facendola finalmente contenta.

E una volta tornato in salotto valutò per uno o due secondi di provare a sistemare le carte sparse ovunque o di radunare i vestiti buttati su ogni possibile superficie o anche solo di raccogliere i cuscini del divano che erano mollemente abbandonati a terra ma poi si ricordò che non appena Liam avrebbe rimesso piede in quella casa, cosa che sarebbe accaduta nell'arco di un'ora massimo, la situazione sarebbe tornata ad essere la stessa identica di prima e quindi si limitò semplicemente a spostare un po' di cose che occupavano il tavolo, creando un piccolo spazio per riordinare dei documenti di cui doveva assolutamente occuparsi.

E stava giusto spostando una tazza stranamente piena quando si rese conto del piccolo post-it giallo che navigava alla deriva in quel caos.

Vado da Mason e Corey e torno stasera :)

P.S. Ricordati il cibo di Wendy

L.

Liam aveva ormai preso l'abitudine di lasciargli sempre un bigliettino quando non si incrociavano la mattina, e anche se Theo ormai conosceva a memoria i suoi orari e le sue abitudini bhe, il beta continuava a lasciarglieli lo stesso, facendolo ogni volta sorridere visto che erano solitamente accompagnati da qualche stupido disegnino.

E ad essere sinceri il novanta per cento delle volte aveva delle serie difficoltà ad interpretare quei disegni che, quando a comprensione, erano spaventosamente simili a dei geroglifici. Ecco ad esempio quello che campeggiava ora in un angolo del foglietto giallo poteva essere un cane... oppure un fiore... oppure entrambe le cose e la parte divertente era che non lo avrebbe mai scoperto... però lo adorava.

NIGHTMARES || THIAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora