"Non ne vengo a capo!" esclamo io sbattendo sul tavolino del soggiorno i fascicoli e ringhiando dal nervoso.
"Ali calmati! Non concludiamo niente così. La situazione è semplice. La banda ha la buona condotta, possiamo chiedere per loro la libertà condizionale. Lo stesso per Kabila. Saray invece può cominciare con la semilibertà per poi chiedere la condizionale anche per lei, idem Goya. Il problema restano Macarena e Zulema. Ma con la collaborazione dovremmo riuscire a ridurre enormemente i loro anni, bisogna capire cosa possono darci come informazioni" mi dice mia moglie con tutta calma.
"Raquel è Zulema che mi interessa tirare fuori di lì! Lo capisci? La banda uscirebbe comunque a breve, delle altre non me ne frega nulla. Sono costretta a tirare fuori loro perché altrimenti lei non mette il naso oltre le sbarre, quella è la sua famiglia lo capisci Raquel? Io voglio mia sorella fuori da quella feccia!" dico esasperata.
"Sei un ispettore, se quello che vuoi è scagionare Zulema non fai altro che produrre prove false che la assolvano e Zulema in un batter d'occhio potrà coltivare un orto in campagna" mi risponde Raquel.
"Non mi pare tipa da orto e poi c'è una confessione, lei ha confessato, ha tentato di evadere, come lo giustifico questo?" chiedo perplessa.
"Beh, una persona innocente fa l'impossibile per la sua libertà, può essere stato un attimo di follia in cui ha sentito il bisogno di aria dato che è chiusa in una cella senza motivo" continua mia moglie guardandomi.
"Dici che funzionerebbe?" sollevo un sopracciglio.
"NO ALICIA! Stai impazzendo? Devi farlo bene! L'unico modo è che lei collabori, devi parlare con lei e capire che cos'ha da poterci dare in cambio della libertà vigilata. Possiamo chiedere una riduzione maggiore facendole trascorrere qui i domiciliari in modo tale che tu possa dire che ti preoccuperai di farle mantenere la retta via e di portarla a fare terapia o quel che serve. Poi piano piano chiederemo una rivalutazione con la buona condotta e sarà libera" mi sorride lei.
"E con Macarena? Credo che ci sia un rapporto particolare fra loro, Zulema ha parlato di società, ma la cosa non mi quadra. Temo che senza Macarena, Zulema non porti il suo bel culo fuori da quella prigione" ragiono io ad alta voce.
"Allora andiamo a parlare con Macarena" solleva le spalle Raquel accennando a un mezzo sorriso."Ispettore Sierra e ispettore Murillo, abbiamo bisogno di un incontro urgente con la detenuta Macarena Ferreiro" dico io non appena varchiamo la soglia di Cruz del Norte.
"Ispettore Sierra, di solito volete vedere le tre della rapina alla Zecca, c'è qualche problema?" chiede il secondino in ingresso.
"Loro le vedremo un'altra volta, ora ho bisogno di parlare con Ferreiro, è possibile?" domando innervosita.
"Certo, la chiamo subito" mi risponde e ci invita ad accomodarci nella sala delle visite, un luogo che ormai conosco bene. Fortunatamente non vedendo le ragazze ed essendo reduce da una delicata operazione, Raquel può evitare la perquisizione. Pochi minuti dopo una ragazza bionda fa capolino dalla porta e, quando mi vede, sgrana gli occhi per un istante. Poi con passo titubante ci raggiunge e si siede.
"Macarena?" chiedo io.
"Sì, a cosa devo questa visita improvvisa?" domanda lei sollevando un sopracciglio.
"Si tratta di Zulema" le risponde Raquel, Macarena sgrana nuovamente gli occhi per una frazione di secondo, poi si ricompone immediatamente.
"Sta bene?" chiede mascherando la preoccupazione che posso percepire nel suo tono di voce.
"Sì, ora sì" le dico per poi spiegarle tutto ciò che è successo.
"Quindi tu hai donato un rene a una completa estranea, per di più la detenuta più pericolosa delle carceri Cruz, così? A caso?" domanda Macarena perplessa.
"Non proprio a caso ma di questo parleremo in un secondo momento" le risponde Raquel.
"No perdonatemi, venite qui senza che io conosca anche solo lontanamente le vostre facce, mi dite che volete parlare di Zulema, mi dite che era mezza morta e che tu - indica Raquel - le hai eroicamente salvato la vita senza nemmeno conoscerla e poi mi dite pure che ne parleremo più avanti? Dopo che tu - questa volta indica me - hai la sua stessa faccia come se avessero fatto copia e incolla? Ma pensate che io sia stupida? Cosa volete da me?" chiede indispettita.
"Hai ragione, perdonami. - le dico, in fondo non posso venire qui e pretendere di avere informazioni se non sono la prima a darne, soprattutto perché io sono in una posizione di vantaggio rispetto a lei, sono libera, lei è in carcere e i suoi sensi sono sempre in allerta, sa bene che non può fidarsi di chiunque - Zulema è mia sorella, i miei genitori adottivi mi hanno fatto credere la sua morte quando eravamo bambine e l'ho ritrovata solo pochi giorni fa, per questo Raquel, che è mia moglie, le ha donato un rene. Siamo qui perché voglio tirarla fuori da questo posto, ma lei mi ha detto che senza di te e le altre non esce. Quindi vorrei capire che rapporto avete e che cosa combina lei qui dentro, se puoi aiutarmi." le dico con tono calmo.
"Tua sorella? Non ha mai detto di avere un'altra sorella oltre a Saray" borbotta lei con tono pensieroso.
"Sì ecco in realtà ha solo me, so che Saray è una cara amica" rispondo un pochino risentita.
"Oh credimi è molto più che una cara amica, quelle due sono simbiotiche, Saray è l'unica persona che riesce a sopportare il carattere di merda di Zulema ed è anche l'unica con cui Zulema non nasconde il proprio affetto" mi risponde lei con un sorriso, nei suoi occhi vedo però qualcosa di strano.
"Stanno insieme?" chiedo io sapendo che la risposta è no, ma voglio andare più a fondo.
"Saray e Zulema? Assolutamente no! - esclama lei - Saray sta con la Riccia, più o meno. Zulema non è una persona da relazioni, non sta con nessuno a livello sentimentale" continua Macarena abbassando lo sguardo sulla punta dei suoi piedi. Bingo.
"Quindi siete socie?" le domando.
"Abbiamo smesso di tentare di ucciderci a vicenda e tendenzialmente collaboriamo per lo stesso obiettivo, quindi sì, socie credo sia il termine giusto" sospira spostando lo sguardo oltre le mie spalle.
"D'accordo, grazie Macarena" le dico avendo chiara la situazione.
"Tutto qui?" mi chiede lei scettica.
"Sì, credo di aver capito la situazione" rispondo io.
"Ah sì? Non mi pare di averti dato particolari informazioni" mi dice lei sollevando le spalle.
"Sono l'ispettrice di polizia migliore della Spagna e non pecco di arroganza quando lo dico. Non ho bisogno che tu dica tutto quello che pensi, il tuo corpo parla per te" le spiego io.
"E sentiamo, cosa avrebbe detto il mio corpo?" mi chiede. E io accetto la sfida.
"Non appena sei entrata in questa stanza e hai visto me le tue spalle hanno sussultato perché sono evidentemente la sua fotocopia con toni più chiari. Quando l'abbiamo nominata sei scattata. Quando Raquel ha provato a dirti che ne avremmo parlato in un altro momento ti sei innervosita e hai insistito per sapere di più. E poi, beh, la delusione nella tua voce quando mi hai detto che Zulema non sta con nessuno e che siete socie sono state la conferma. Semplice." le dico allargando le mani come se fosse ovvio. Raquel ruota gli occhi e sorride, conosce la mia ossessione per gli impercettibili movimenti del corpo che mi portano a studiare le persone attentamente per conoscerle.
"Semplice cosa?" il tono di Macarena è risentito.
"Tu provi qualcosa per lei. Ed evidentemente non solo tu" le rispondo.
"Io non provo nulla per Zulema. Ora, con permesso, vorrei tornare alla mia cella" dice lei alzandosi in piedi. Eh sì, Macarena Ferreiro prova qualcosa per mia sorella.
"Certo, grazie per la chiacchierata" le risponde Raquel, la bionda annuisce e si volta dandoci le spalle prima di sparire dietro alla stessa porta da cui era arrivata.
"Credi che Zulema ricambi?" mi domanda Raquel.
"Penso di sì, non conosco più mia sorella, ma
conosco le persone" sollevo le spalle io.
"C'è solo un modo per saperlo, anche se ti infastidisce la cosa" parla mia moglie e so esattamente a cosa si riferisce.
"Saray" rispondo sbuffando.
"Non devi avercela con lei, forse lei è la Victoria di Zulema. Lei era una sorella per te, hai smesso di amare Zulema per lei?" mi chiede.
"Sei terribile" le rispondo io scuotendo la testa e sapendo che ha perfettamente ragione. In fondo ho chiamato mia figlia Victoria nonostante io pensassi di aver perso anche mia sorella, non posso biasimare Zulema per essersi ricostruita la sua famiglia. Raquel mi sorride e mi accarezza il viso prima di allontanarsi per chiedere al secondìno di accompagnare da noi Saray Vargas, la sorella di mia sorella."Puta madre!" esclamo non appena vedo Saray avvicinarsi a noi.
"Coño sei uguale a Zulema" borbotta lei sedendosi.
"E tu a Nairobi" incalzo io.
"Grazie, quella è mia sorella" risponde lei.
"E Zulema è la mia" sorrido soddisfatta io pensando di averle dato una notizia sconvolgente.
"Anche questo è vero, ma noi almeno siamo gemelle, voi no eppure siete identiche. Coño Sierra spero che il tuo carattere sia migliore del suo. Come sta?" mi domanda e io sgrano gli occhi cercando lo sguardo di Raquel che, a sua volta, ha dipinta sul volto un'espressione di stupore.
"Tu sapevi che Zulema ha una sorella?" il tono di Raquel è tanto stupito quanto il suo viso.
"Certo, perché, tu no?" chiede giustamente lei.
"No, ecco no. Alicia sapeva che Zulema era morta quando era molto piccola, non ne ha mai parlato" risponde mia moglie.
"Oh, strano. Beh comunque come sta el puto escorpión?" sorride Saray. Le raccontiamo tutto e lei abbraccia Raquel per ringraziarla di aver salvato la vita di Zulema. La stringe forte a giudicare dalla smorfia di dolore sul viso di mia moglie che però non dice nulla, anzi sorride. Saray è l'opposto di Macarena, sarà più semplice.
"Senti, siamo qui perchè abbiamo bisogno del tuo aiuto. - comincio io - Si tratta di Macarena Ferreiro" dico.
"La rubia? Che ha fatto?" mi chiede. Rubia, devono essere amiche.
"Chi è per Zulema?" domando a mia volta.
"Me lo chiedi perché vuoi sapere la mia opinione o perché vuoi che io ti riferisca quello che dicono sempre loro?".
"Tu già mi piaci".
"Quindi?".
"La tua opinione".
"Sono innamorate perse, ma sono troppo stupide ed orgogliose per ammetterlo, quindi hanno messo su questo teatrino della società. Zulema ha rischiato la vita per Macarena quando l'ha tirata fuori da quella lavatrice in cui l'avevano centrifugata le cinesi di merda. E Macarena invece guarda Zulema in un modo in cui si guarda solo qualcuno di veramente importante. Si sono rovinate la vita a vicenda ammazzandosi persone care e tentando di ammazzarsi tra loro, ma ora sono insopportabilmente protettive l'una nei confronti dell'altra e io sono in mezzo semplicemente perché loro non sono capaci di ammettere di essere innamorate" Saray esplode in un soliloquio che pare essere più un pensiero ad alta voce che una condivisione con noi.
"Macarena nega" dice Raquel.
"Anche Zulema, eppure immagino che il vostro essere qui per parlare prima con Maca e poi con me significhi qualcosa, no?" domanda retoricamente lei sollevando un sopracciglio.
"Grazie Saray" le dico semplicemente io. Lei si alza e si congeda. Una volta arrivata alla porta però riporta il suo sguardo su di noi.
"Voi potete fare tante cose dall'alto delle vostre divise da ispettrici fighe, soprattutto tu Alicia che sei a capo di non so cosa e se ti chiedi perché lo so, beh me ne hanno parlato mia sorella e quelle altre due disgraziate. Sono sicura che Zulema si ammorbidirebbe con te se potesse salutare la sua bionda. - dice facendomi l'occhiolino, poi riprende a parlare probabilmente spinta dalla mia espressione - Certo che so che non ti sta rendendo le cose facili, è Zulema, è un'orgogliosa del cazzo, non deve aver preso bene il fatto che tu non l'abbia cercata, lei non contempla le sfumature, per lei è tutto nero o bianco" mi fa l'occhiolino.
"Credevo fosse morta" mi giustifico.
"Io l'ho capito, ma Zulema è Zulema, devi sapere come prenderla, sono certa che tu sia perfettamente in grado di farlo da sola, ma se posso darti un assist, pensa a quello che ti ho detto" e così dicendo se ne va. Mia moglie mi guarda sollevando un sopracciglio e io faccio lo stesso rimanendo in silenzio. Poi, improvvisamente, sorrido.
"So cosa fare" le dico dirigendomi verso la guardiola.* spazio autrice *
Ecco qui, chi immagina cosa può succedere? Vi piace questo intreccio?
- Elle 🦂
STAI LEGGENDO
Mitad
FanfictionA volte tutto cambia con una porta che si apre. Un vortice di ricordi. Un tuffo nel passato. Meravigliosi intrecci che tessono una trama incredibilmente fitta. Un velo di malinconia nello sguardo di Alicia. La voglia di riscatto nel riflesso dei suo...