CAPITOLO 3

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                                                         —TRYING TOO HARD—


"Fammi capire, questa ragazza ti odia senza conoscerti...?" chiese Michael ad Ashton.

Dopo il concerto all'Annandale erano andati in un locale lì vicino per mangiare qualcosa, visto che non avevano cenato prima.

"A quanto pare..." rispose lui con un sospiro, giocherellando con una patatina fritta nel piatto.

"Ma dai, è assurdo...!" esclamò Calum "Non ha senso..."

"Ash piace sempre a tutti..." commentò Luke "Voglio dire, è strano...sta simpatico a tutti quelli che lo conoscono, ma lei non lo conosce..."

"Piaccio a tutti...?" chiese Ash.

"Ma sì, hai capito..." disse Michael.

"Sì, Luke ha ragione" concordò il moro "Piaci a tutti perché sei simpatico, allegro, e anche molto strano sì, però piaci a tutti. Sinceramente non capisco come fa lei a non sopportarti, e per di più senza conoscerti..."

"E poi dai, per una maglietta..." disse Michael "Ok, forse era la sua preferita, ma non è una tragedia...io ho rovinato un sacco di mie magliette"

"Forse più che altro è perché nel suo caso è stato Ash..." aggiunse Luke.

"E' esattamente così, Luke...ovviamente ce l'ha con me perché sono stato io, ma mi ha fatto capire che non è solo questo..."

"Che vuoi dire?" gli chiese Calum.

"Non lo so, ma penso che non sia solo per la maglietta...ha detto chiaramente che ce l'ha con me, e che non vuole avere niente a che fare con me..."

"Cavolo, che tipa..." commentò Michael "Ma che problema ha...?"


Ashton alzò le spalle, facendo capire che non sapeva cosa dire. Però ci era rimasto piuttosto male: lui aveva avuto solo buone intenzioni, ma a lei sembrava non importare. Al contrario, lo aveva aggredito di continuo e accusato senza conoscerlo. Non capiva proprio perché lo odiasse tanto...



Il giorno seguente ce ne andammo dall'hotel, grazie al cielo, e tornammo nella nostra casa tranquilla poco fuori dal centro di Sidney. La zia di mia madre aveva deciso di visitare la costa più a sud, e aveva prenotato una stanza in un albergo ad Adelaide. Probabilmente sarebbe tornata, ma almeno per un po', forse, potevo ritornare alla mia solita vita. Purtroppo, però, la mia tranquillità arrivava fino a un certo punto, perché poi ci si era messo di mezzo quel <batterista irritante-con la testa tra le nuvole-che si credeva chissà chi...in breve, Ashton Irwin. Cavolo, già il suo nome mi irritava. In ogni caso, ora che mi trovavo di nuovo a casa mia, non avevo voglia di perdere tempo pensando a lui...


Ashton, nel frattempo, stava recuperando insieme ai ragazzi gli strumenti dal palco dell'hotel, dove si erano esibiti la sera prima...

"Sai Ash, in realtà c'è una cosa che non capisco..." gli disse Calum, mentre richiudeva la custodia di una chitarra "Perché stai tanto a pensare a quella ragazza, se non ti sopporta...?"

"Beh..." iniziò lui, mentre continuava a smontare la batteria "Forse per questo. Insomma, mi piacerebbe avere una spiegazione a tutto quest'odio..."

"Non ha tutti i torti..." commentò Michael.

"Se devo essere sincero" aggiunse Luke "Io non saprei come comportarmi se una ragazza mi odiasse così..."

"Sai Luke, nemmeno io lo so..." rispose Ashton.

I LOVE TO HATE YOU x  [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora