CAPITOLO 6

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                                   —THE STORY LINE WAS SO RIDICULOUS—


Un paio di giorni dopo ricevetti una telefonata, da un numero che non avevo memorizzato. Pensai che forse poteva essere Luke, visto che non avevo il suo numero ma gli avevo dato il mio. Prima di rispondere, però, pensai proprio a lui: mi ero avvicinata a Luke un po' per gioco, anche se Ashton mi aveva chiesto di conoscere meglio lui e i suoi amici, e poi perché era piuttosto carino...però ora iniziavo ad avere dei dubbi. Risposi al telefono...

"Pronto...?"

"Allison?" una voce maschile un po' acuta  disse il mio nome dall'altra parte.

"Irwin...?" chiesi riconoscendo la voce.

"No...Ashton" rispose lui, con una risata.

"Ashton...non ci ho ancora fatto l'abitudine"

"Ce la farai...come va?"

"Ehm...bene. Ma aspetta, come hai avuto il mio numero?" poi però ci pensai, e aggiunsi "Ma certo...Luke"

"Esatto..."

"E...a cosa devo questa telefonata?" chiesi.

"Una proposta, diciamo..."

"Ah sì...? Che ti passa per la testa, Ashton?"

"Niente, solo chiederti di fare un giro..."

"Hai detto un giro??"

"Sì, un giro...ho pensato che non abbiamo ancora parlato veramente, e se non parliamo come ci conosciamo?"

"Certo che sei proprio curioso..."

"Era il patto, ricordi...?"

"Sì...mi ricordo bene"

"Davanti all'Annandale tra 20 minuti?"

"L'Annandale?"

"Sì...va bene?"

"Ok...tra 20 minuti" risposi.

"A tra poco..." mi salutò, e riattaccai.


Venti minuti dopo ero arrivata davanti all'hotel. Proprio dove tutto era iniziato...chissà perché aveva scelto proprio quel posto. Vidi Ashton in piedi sul marciapiede: indossava skinny jeans neri strappati su un ginocchio, una t-shirt degli AC-DC e tra i capelli una delle sue bandane, di colore nero. Una di quelle che si metteva di continuo e che trovavo irritanti...

"Hey...!" mi salutò, e un sorriso gli si stampò sul viso.

"Ciao Ashton..." lo salutai anche io.

"Non hai la t-shirt dell'altro giorno, peccato..." rise.

"Ma seriamente ti piacciono i pony??"

"Sì, sono carini...a te no?"

"Oh certo, quando andavo all'asilo..." risposi, e lui mi guardò con una strana espressione "D'accordo, lasciamo perdere...allora, dove mi vuoi portare?"

"Sorpresa..." sorrise ancora.

"Odio le sorprese, sappilo..."

Lui sospirò, sistemandosi la bandana...

"Ok, facciamo così" disse poi "Perché non seppelliamo l'ascia di guerra, almeno per un giorno...?"

"E' molto quello che mi chiedi..."

"Ma è un sì?"

"Sai, non so chi sia peggio tra te o mio fratello...avanti, andiamo in questo posto misterioso"

I LOVE TO HATE YOU x  [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora